La notizia della fissazione definitiva della fine della ingiusta pena inflitta all’ avvocato Edoardo Longo a seguito di una losca operazione a regia che ha avuto il suo epicentro operativo presso il palazzo di giustizia (? ) di Pordenone , è volata rapidamente fra i lettori di questo blog. Li ringraziamo tutti per i messaggi di solidarietà e felicitazioni inviati, di cui qui facciamo un richiamo solo ad alcuni dei tanti, i più significativi. Quelli più estesi, invece, li pubblicheremo un po’ alla volta integralmente. il primo a scriverci è stato Albert Gardin, da Venezia, e il suo messaggio lo abbiamo pubblicato separatamente.
Da Roma ci scrive G.CP . : “ Adesso che è finito l’ incubo, siedi e aspetta di veder passare i cadaveri dei tuoi aguzzini”. Un sentimento molto diffuso, quello di richiedere quella giustizia nei confronti di chi si è accanito sparando “ con pallettoni da caccia all’ elefante” – espressione usata da Edoardo - nei confronti dell’ avvocato dei ribelli… La replica del nostro amico : “ .. Per vederli passare debbo comunque dar loro una spinta per farli cadere in acqua..” Eh. Già.. quella è gente togata, veri paraculi, con mille agganci e protezioni nell’ ambito giudiziario.. Sperare che qualche magistrato si attivi nei loro confronti da solo, per tutti gli abusi che hanno compiuto in 3 anni e oltre e stanno ancora compiendo, è pura chimera… Io, il vostro Monitore, aggiungo anche che, se anche cadono nel famoso fiume del proverbio, restano a galla : infatti la loro sostanza di cui son intrisi è per definizione “ galleggiante”. Per mandarli a fondo andrebbe legata loro al collo con una catena una pietra…
Il paragone con i “pallettoni da caccia all’ elefante “, ha colpito la fantasia dei nostri Lettori e da Gorizia uno ci scrive ricordando che “ gli elefanti hanno buona memoria..” Altrochè ! Ma ogni persona onesta e che ama la giustizia ha e avrà la stessa memoria dei tanti crimini togati patiti da Edoardo, perché c’è qua il vostro Monitore che li ricorda a tutti, in attesa di quel giudizio popolare – veneto e non solo – che dovrà incriminare e adeguatamente condannare tutti questi lestofanti in toga e alle dipendenze dello Stato.
Ed è lo Stato il vero e unico criminale di
questa vicenda e di tante altre simili , come ci ricorda un Lettore
auto-determinato Veneto che, a proposito della operazione per eliminare
brutalmente l’ avvocato Longo, ci cita Hans Hermann Hoppe , il filosofo e politologo
libertario ( che apprezziamo moltissimo), che così scrive : “ Lo stato può
anche ordinare che tu sia ucciso per difendere se stesso o qualunque cosa che
lo stato consideri difesa della sua proprietà statale”. Un avvocato scomodo,
troppo battagliero e non per finta ? Poichè
la giustizia “ è cosa loro”, dello Stato e dei poteri mafio-togati
e incappucciati che lo compongono, può andare benissimo ucciso e tolto di mezzo :
e tutte le marionette dello Stato e del sistema ubbidiscono ed eseguono senza obiezione.
L’ idea della vendetta da compiere nei confronti di tutti questi banditi - che sarebbe più corretto definire giustizia, una giustizia che andrà cercata senza sperare nelle aule dei tribunali di Stato – accarezza molti dei nostri lettori e uno di loro, da Udine, il cui figlio è stato assassinato in carcere , dalla mala sanità penitenziaria che non gli diagnosticò un tumore se non quando era ormai all’ ultimo stadio ed incurabile – ci scrive con ironia : “ Anche la giustizia si consuma fredda…Lei, per ringraziamento , al momento giusto, la serva leggermente surgelata..” E ringraziamo ancora tutti gli altri che hanno fatto sentire la loro voce, a cominciare dall’ amico e collaboratore delle Edizioni che da Treviso ha scritto : “ Bella notizia, era ora. Son contento per te che inizi a vedere un barlume di luce”.
Naturalmente ci ha scritto anche l’ amico affettuosamente soprannominato Talpa, l’ agente di polizia giudiziaria che lavora in un tribunale del FVG . Ci ha scritto molte volte, con preziose informazioni, ma noi ne abbiamo fatto tesoro senza citarlo per evitare che il suo anonimato fra le toghe malefiche venisse scoperto. E’ gente bastarda ( come ci scrive un dirigente del CLNV) , che non ha alcun disagio a fare più male possibile. Per il vero, non abbiamo citato l’ ultima profezia del buon Talpa , che per fortuna non si è avverata : Talpa aveva percepito il profondo disappunto fra le toghe sul fatto che l’ anno scorso, contro gli accordi presi in precedenza fra questi galantuomini , a Edoardo fossero stati concessi 135 giorni di sconto di pena per buona ( anzi, ottima), condotta e che lui avesse avuto l’ ardire di utilizzarli a suo favore per richiedere la re-iscrizione all’ albo degli avvocati, come è suo diritto. Lo avrebbero fatto tutti, ma lui “ non doveva farlo”. Infatti l’ ufficio penale di Udine a febbraio era riuscito a brigare perché non gli venissero concessi ed Edoardo " non ci riprovasse". Purtroppo per tutti questi galantuomini , il Giudice ha tagliato netto con questi ricatti e ha concesso tutti i giorni di sconto mancanti.
Talpa sosteneva che sarebbe stata adottata una soluzione ambigua
che avrebbe accontentato l’ ente ordinistico : non potendo non concedere
gli sconti – peraltro sulla base di una ottima condotta certificata dalle relazioni
dei Carabinieri, la sola istituzione seria in questa vicenda – ne sarebbero
stati concessi solo metà : Pertanto,
non sarebbero stati utili ai fini della reiscrizione all’ albo, perché agevolmente
la nota cricca avrebbe messo l’ accento sulla parte negativa per vanificare quella positiva: giochetti talmudici in cui questi soggetti eccellono. Così non è
stato grazie a Dio - e grazie ad una intensa attività difensiva di Edoardo in questa primavera, ma di questo ne
parleremo più avanti.. - e la battaglia finale , quella per recuperare il diritto
al lavoro che è stato rubato con destrezza ladresca dall' ente ordinistico e dai suoi mentori , si riaprirà a settembre. Continuate a seguirci !
Il Monitore
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