Grazie Edoardo di esserti
ricordato che in questi giorni è finita la mia condanna penale da libero sotto sorveglianza ... Ma la mente
non é un interruttore "acceso/spento"... Fatto il
dovuto abissale confronto con la sofferenza che hai dovuto subire tu.. Anche se
non esiste un’ unità di misura del dolore, quel che mi ha segnato anche nelle
condizioni fisiche sono stati i frequenti controlli notturni... Tipo tortura
del sonno, veglia isterica per timore di non sentire il campanello e over dose
di sonniferi per poter dormire.. Come tenere il piede del sistema cardio-circolatorio sia sul freno che sull’ acceleratore contemporaneamente...
Purtroppo abito in una
strada trafficata, perciò le pattuglie - non avendo altro da fare - passando qui di notte scampanellavano in continuo per controllare se il criminale era a casa.. Eppure erano bene
a conoscenza della mia grave cardiopatia... Oltre ad averla trasmessa più volte al
magistrato di sorveglianza assieme alle diagnosi del pronto soccorso - visto che mi hanno portato lì tre volte in codice arancio - ,
lo ricordavo con veemenza agli sgherri... fatica inutile. Per avere una idea della tortura a cui sono stato sottoposto si deve sapere che, in oltre due anni di sorveglianza, io ho avuto una visita notturna a sorpresa in media 7,5 volte al mese , in che vuol dire sveglie bestiali nel cuore della notte ogni 4 notti circa ! Le ho segnate tutte. E tutto ciò è durato per oltre due anni, quasi tre.
Una volta ho chiesto loro
perchè mi stessero torturando e gli ho
proposto di spararmi, avrei anticipato io i soldi della pallottola.. Manco a
dirlo rispondevano sempre "ordini superiori".. Che non
é affatto vero, lo so con certezza.. Il magistrato non impartisce date,
frequenza e orari dei controlli.. Ho saputo che i comandanti degli sgherri a
inizio turno ordinano: "stanotte portatemi 10 identificazioni",
ed é più comodo scampanellare allo sfortunato di turno che identificare macchine per
uccidere con coltelli e machete, tipo gang dei bar di colombiani dove non
mettono piede neanche se chiamati per emergenze..
Mi spiace non averti
scritto mentre eri "dentro", scusami... Se avrai bisogno di
assistenza per promuovere il tuo libro “ Deportazione “ a ******* , fammi sapere.. Certo che qualche
macigno dalle scarpe voglio/devo togliermelo, anche perchè interiorizzare tutto
non fa troppo bene... Per quel che può servire stavo pensando di denunciarli per
violenza privata, so che archiviano subito, però intanto pubblico tutto. Che ne
pensi? Ciao, a presto.
Un indipendentista
Lettera firmata
Nessun commento:
Posta un commento