“Sono completamente d'accordo con il mittente di questa lettera...: https://monitore1980.blogspot.com/2025/10/forza-italia-o-forza-sion.html stai camminando in un campo minato, il compianto Gianantonio Valli ti direbbe quello che ha detto a me... inutile fare a testate con chi indossa un casco, bisogna usare la testa in un altro modo... l'astuzia e un po' di malizia sono le uniche armi che dobbiamo utilizzare......... non gli ho mai dato retta. Buonanotte Edoardo.”
Ricevo questa mail da Mirko Viola, un amico che mi è stato vicino durante le mie persecuzioni da oltre 15 anni . Bisogna però che ve lo presenti. E’ un grande combattente per la libertà di espressione conculcata con violenza dalla lobby che non esiste. Ha subito il carcere duro per aver partecipato ad un forum politico, peraltro in un sito americano, neanche nella nostra colonia I-ta-lya. Della sua vicenda ne parlo a lungo in questo libro che gli ho dedicato : https://lanterna88.blogspot.com/2024/03/italia-cameriera-di-sion.html
Pensate che il solito pubblico ministero italiano aveva osato chiedere con rogatoria internazionale il sequestro del sito che ospitava il dibattito che il PD e la lobby non gradivano. Il Governo americano risposte che la loro Costituzione al V Emendamento garantisce la libertà di opinione in tutto il territorio USA e che, quindi, la richiesta di sequestro veniva respinta con orrore. Cosa avrebbe fatto un qualsiasi magistrato di un paese democratico ? Si sarebbe vergognato come un ladro della lezioncina di democrazia subita e si si sarebbe ritirato in buon ordine. Non così in I-ta-lya : senza avere gli atti originali del sito negati dal governo USA processò e condannò lo stesso una ventina di persone, fra cui Mirko Viola.
Mirko mi scriveva dal carcere lettere sulla sua vicenda che io pubblicavo sul mio blog Dissonanze. Suscitarono un grande scalpore, perché tutti capirono come la lobby ebraica era ed è un pericolo gravissimo per le libertà democratiche in Italia. Insorse anche il Rabbino capo di Roma – era la procura di Roma che indagava – chiedendo che Mirko Viola non scrivesse più lettere. Gli fece eco - in una orgia di deliri polizieschi che i tempi dello Spielberg in confronto erano robe da garantisti – Lo stesso Sindaco di Roma all’ epoca, quel Gianni Alemanno che andava a coprirsi la zucca con la kippah ogni settimana in sinagoga , insorse sulle colonne del Tempo di Roma , dichiarando scandaloso che a un detenuto in sezione di massima sicurezza e isolamento venisse concesso di scrivere lettere all’ esterno. Solo nella Cina Comunista si possono assistere a questi linciaggi contro un detenuto già ingiustamente recluso per reati d’ opinione. Noi le lettere le pubblicammo lo stesso e ora le trovate tutte nella nuova edizione del libro che vi ho segnalato.
Il karma poi ha inflitto al "sindaco
de Roma" una dura pena del
contrappasso, perché ora in carcere c’è lui , da un anno, e scrive proprio ogni
giorno quelle stesse lettere disperate sull’ orrore concentrazionario che anni prima
negava dai colli fatali allo sfortunato Mirko. Alla potenza
divina doveva avere fatto proprio schifo l’ arroganza dell’ ex fascista
Alemanno contro un suo fratello , " fascista" come lui, incarcerato per le stesse idee : quel colle fu fatale al sindaco maramaldo . E gli ebrei ora lo hanno pure scaricato e lasciato marcire in carcere, come un cane. Come un gojim . Sic transit gloria mundi.
Oggi Mirko mi scrive e mi documenta che la sequela di
infinite minacce da parte ebraica di cui si parla nel libro continuarono ancora
e giunsero fino all’ invio di proiettili e minacce di morte a lui e al figlio
di poco più di un anno . leggete qui :
https://agenziaitaliapress.blogspot.com/2014/12/proiettili-e-minacce-viola-nessuna.html?m=1
Nell’ articolo si
sottolinea che il capo della comunità ebraica in I-ta-lya non condannò il gesto
del suo confratello rimasto anonimo, nonostante la denuncia che venne archiviata dal solito ignavo pubblico ministero italiota e perfetto shabbat-gojm.
Questa la vicenda di
Mirko Viola, in questo oscuro lembo italico della periferia dell’ Impero. In un prossimo post risponderò anch’ io al professore romano
che mette l’ accento sulla manina di Sion nelle mie tormentose vicende.
Edoardo Longo
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