Caro Monitore, intanto voglio
manifestare il mio apprezzamento per il
cambio di iconografia dei post : lo stile medievale mi appare molto
adeguato, suggerisce una idea estetica di forza, vigore, che appartiene alle
nostre Tradizioni : basta, in effetti, con toghe , parrucche, ciprie e tutto l’
apparato talmudico di ipocrisie, falsità , codicilli del menga, che corolla gli
abusi del folle pianeta giustizia, del tutto scollegato con la realtà e solo servo dei poteri senza volto e senza
anima, per conto dei quali svolge la funzione di carceriere e persecutore ! E’
l’ ora che le sentenze non vengano più scritte con l’ inchiostro del Talmud, ma
col sangue e la spada ! Non certo con il sangue degli innocenti o dei poveri sudditi
, ma con quello putrido e nerastro dei corrotti di questa nave
impazzita che va alla deriva e si chiama I-ta-lya, così
come viene scritta e pronunciata in
ebraico dai padroni sionisti che ci perseguitano. Con la spada si salva il diritto e la giustizia ! Lo sapevano già i Romani.
Vengo al punto : sono un
Lettore delle Edizioni della Lanterna e vorrei salutare l’ amico Edoardo Longo e
dirgli che gli sono vicino. Dalla lettera che sto scrivendo lui capirà chi
sono. Hanno ragione i Lettori del blog a dire che è ora di fare giustizia per gli abusi
patiti dal nostro amico, patiti fino allo sfinimento. Mi associo a questo coro.
Sappiamo tutti che l’ avvocato Longo non è capace di “ vendetta” alcuna
se non nei limiti della legge. Che abbia ragioni da vendere non si discute, ma
vorrei dirgli di lasciar perdere. Per lui, per noi, non c’è giustizia da parte
di questo Stato ! E’ inutile, avvocato, che sporga querele o prepari azioni
legali ! I tribunali non le renderanno mai giustizia. Se lo dovesse fare, mi ricorderà quei kamikaze giapponesi pronti a lanciarsi con il loro ZERO sulle
navi americane e che prima di partire sfogliavano
i petali di ciliegio vedendoli cadere, per una forma superiore di meditazione
sul loro destino. Non lo faccia ! Ogni
querela verrà archiviata, sono solo petali di ciliegio, sarà inutile e si dovrà attendere la violenza di
Stato piombare di nuovo su di lei.
Segua invece la strada politica che stava dando i suoi effetti. Mi riferisco ai volantinaggi dei suoi amici, che avevano mandato in paranoia fino al parossismo il palazzo dell’ indecenza : quelle toghe hanno molto da nascondere per il fatto di aver abusato del loro potere per condannare un innocente e togliergli il lavoro con imbrogli che fanno vergognare anche gli zingari più truffatori. Continui con queste azioni di protesta politica , fino a organizzare un Processo Popolare che coinvolga la gente. Mi pare di aver letto qualcosa sul blog in proposito. Assediare il palazzo d' Inverno. Assediare il palazzo dell' Indecenza. Come aveva fatto il vostro Doge.
Un ultimo consiglio per l' avvocato : giustamente Lei insisterà ancora per tornare a fare l’ avvocato. Deve farlo ! Di questo hanno paura, una paura fottuta, non desista dalla battaglia. Lei ha il diritto, la legge e la giustizia morale dalla sua. Piuttosto, mi consenta un suggerimento : faccia una raccolta di firme fra i suoi amici, ex clienti, sostenitori, per chiedere l’ applicazione , una buona volta, del suo diritto al lavoro. Impedendoglielo hanno fatto una porcata pazzesca, e solo della mobilitazione popolare hanno paura in quelle losche tane togate ! Il popolo contro l’ oro. Anzi : contro loro. Lei ha già capito a chi mi riferisco.
Un caro e cameratesco
saluto ,
R.F.
Monfalcone
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