Selfie con avvocata immigrata per il capo forzaitaliota degli avvocati pordenonesi :
essere del Burundi non è di ostacolo per fare l' avvocato a Pordenone,
ma lo è se sei pordenonese con 41 anni di esperienza professionale....
Pordenone, 29.12.2024
Al
CONSIGLIO
DELL’ ORDINE DEGLI AVVOCATI
Palazzo
di giustizia – 33170 PORDENONE
RACCOMANDATA RR
per Conoscenza :
Ch.mo Sig.
DOTT.
PIETRO MONTRONE
Procuratore
della Repubblica
Palazzo di
giustizia – 33170 PORDENONE
RACCOMANDATA RR
per Conoscenza :
AL
CONSIGLIO
NAZIONALE FORENSE
via
Arenula , 71 - ROMA 00186
DIFFIDA
AL CONSIGLIO DELL’ ORDINE FORENSE
DI
PORDENONE
Il sottoscritto AVV.
EDOARDO LONGO di Pordenone, già iscritto all’ albo professionale
forense di Pordenone per QUARANTUNO ANNI sporge la presente diffida nei confronti del
Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati della città di Pordenone e per tale
effetto preliminarmente
ESPONE
:
1) In
data 29.12.2022 il sottoscritto veniva cancellato in via amministrativa ( non
disciplinare ) dal COA di Pordenone in quanto posto dal 19.07.2022 in stato di
detenzione muraria a seguito passaggio in giudicato di condanne penali ,
2)
In detto decreto di cancellazione si
sottolineava come l’ assenza – provvisoria del requisito F per l’ iscrizione
al’ albo ( stato di libertà personale) imponeva la cancellazione
amministrativa, salvo il diritto alla reiscrizione quando detto requisito – la
libertà personale – fosse stato riacquistato. Lo stesso decreto stabiliva il
diritto del sottoscritto alla immediata reiscrizione una volt avvenuto meno lo
status detentivo e detto decreto è orami passato in giudicato dal marzo 2024 e
vi è quindi l’ obbligo del COA a porlo
in esecuzione totalmente , non solo in punto cancellazione amministrativa,
ma anche in punto immediata reiscrizione.
3)
Si riporta di seguito il dispositivo di
detto decreto ASSOLUTAMENTE rispettoso della legge che il COA
intestatario ritiene invece di violare persistentemente :
4)
La liberazione del sottoscritto avveniva il successivo 1.3.2023 , data in cui la
magistratura di Sorveglianza di Venezia/Padova rimetteva in libertà il
sottoscritto con la concessione della misura dell’ affidamento in prova, non
ostativa all’ esercizio della professione forense, come lo stato di detenzione.
5)
Autorizzato dalla stessa magistratura di
Sorveglianza, il sottoscritto riprendeva subito il suo lavoro fino alla data
del 21.3.2024 , quando passava in giudicato la sentenza del CNF a seguito
impugnazione, la quale confermava la cancellazione amministrativa pronunciata
per la situazione detentiva, ma imponeva anche la immediata reiscrizione, cosa
che invece il COA di Pordenone, violando la legge e il suo stesso decreto del
29.12.2022 si ostina a negare, nella arrogante convinzione di non doverne
rispondere un giorno davanti alla legge.
6)
Successivamente, in data 27.3.2024 il
sottoscritto proponeva istanza di reiscrizione all’ albo degli avvocati di
Pordenone, avendone diritto ai sensi dell’ art 17 c.15 LP che stabilisce anche
l’ obbligo in capo al COA di una “ immediata” reiscrizione una volta venuto
meno il fatto ostativo alla iscrizione all’ albo, id est
esecuzione penale detentiva. Detta istanza veniva illegalmente respinta ed ora
trovasi in impugnazione di secondo grado avanti al CNF:
7)
L’ 8 novembre scorso il sottoscritto
inoltrava nuova domanda di reiscrizione che per legge deve essere decisa entro
30 giorni dalla presentazione.
8)
Nonostante siano passati già cinquanta
giorni dalla nuova istanza di
reiscrizione e quasi DUE ANNI dalla cessazione della detenzione, il COA di
Pordenone, avendo anche sforato il termine di 30 giorni entro cui ha obbligo
giuridico di decidere sulla nuova istanza , ancora non si è pronunciato,
ripetendo un suo vetusto copione di ostinazione nel non rispettare la legge e i
diritti altrui.
9)
Che tale ritardo è doloso, illegale ed
inaccettabile ed è solo un atto emulativo volto a procrastinare la decisione al
fine di danneggiare il più possibile il sottoscritto rallentando il più
possibile il ritorno al proprio lavoro del sottoscritto richiedente,
rallentando anche l’ iter successivo di impugnazione , poiché il sottoscritto è
convinto che il citato COA di Pordenone non rispetterà la legge neanche questa
volta e respingerà ancora illegalmente
ed illegittimamente la istanza di reiscrizione del sottoscritto. Tutto ciò
avverrà fintantochè le Corti Superiori ( CNF e Corte di Cassazione) non si
saranno pronunciato e/o fintantochè il sottoscritto non si sarà volto alla
giustizia penale e civile per il risarcimento dei gravosi danni che sta subendo
dal 1.3.2023, data della scarcerazione e dell’ obbligo successivo di
re-iscrizione immediata.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto, avendo già
pazientato anche troppo nell’ attesa di una deliberazione che tarda per
motivazioni illegali ,
DIFFIDA
Il
consiglio dell’ ordine degli avvocati di Pordenone e il suo attuale presidente pro
tempore Visentin Igor , dal
persistere nel presente comportamento omissivo della decisione – e della dovuta
decisione di accoglimento - , comportamento
omissivo che non merita alcun apprezzamento né giuridico, né ed è inqualificabile, a 2 mesi dalla
proposizione della nuova istanza e a
quasi DUE ANNI
dalla fine dell’ impedimento de
quo che imponeva la re-iscrizione senza tergiversazioni di sorta.
SI
RISERVA
Ogni
tutela legale nei confronti del COA di Pordenone e del suo attuale presidente,
nessuna esclusa, e in particolare tutela risarcitoria per il danno
professionale derivante da 10 mesi di
illecito mantenimento in stato di cancellazione amministrativa. Oltre, chiaramente, alla impugnazione della futura decisione del
citato COA, con amarezza non confidando il sottoscritto che il citato ente
rispetterà la legge che garantisce il diritto del sottoscritto alla
reiscrizione all’ albo e non darà corso alla sua stessa delibera del dicembre
2022, passata in giudicato dal marzo 2024.
COMUNICA
Copia
della presente diffida al Ch.mo Sig. procuratore della repubblica dott. Pietro
Montrone per doverosa conoscenza, in
quanto figura istituzionale con incarico
di garantire che la legge venga
rispettata dagli uffici ospitati nel palazzo di giustizia, fra cui anche il
locale COA. Copia viene anche trasmessa al Consiglio Nazionale Forense per le
medesime ragioni .
Ci
si riserva ogni ulteriore istanza e azione legale.
Con
osservanza.
Avv.
Edoardo Longo