DOTT.
CARLO NORDIO
MINISTRO
DELLA GIUSTIZIA
V.
ARENULA, 70 -00186 - ROMA
ALLA
AUTORITA’
DOGALE
-
SAN POLO 2398- 30125 -VENEZIA
SEGNALAZIONE
– ESPOSTO VS
UFFICIO
ESECUZIONE PENALE ESTERNA DI UDINE
DOTT.SSA
XY
Ch.mo Sig. Ministro della Giustizia,
1)
non è la prima volta che ricorro ad Ella
per avere un barlume di giustizia nel buio della pesante situazione che sto
vivendo da quando sono stato deportato presso il carcere di Udine in esecuzione
penale di condanne abnormi ( totali 4 anni e…. 15 giorni d condanna …) che non
dovevano essere pronunciate. Ma non intendo dilungarmi sulla triste vicenda di
un condannato innocente neanche ora, come mai l’ ho fatto negli esposti
precedenti.
2)
Per le premesse , mi richiamo solo alle “
premesse introduttive" di cui all’ allegato 1 ( “ relazione su colloquio”) di
questa segnalazione – esposto che ha per oggetto UEPE di Udine ed in
particolare ( …) .
3) I punti oggetto dell’ esposto sono 2 :
I.
4) riguarda il colloquio minutamente descritto nel’ allegato 1. In questo colloquio io sono stato minacciato di ritorsioni sulla mia misura di affidamento in prova ( espletata sempre con la massima correttezza e rispetto delle prescrizioni, tanto da avere già ottenuto un primo sconto di pena di 135 giorni) , fino alla sua possibile revoca ( mi è sTato detto : “ questo è un avvertimento !” ) se non avessi impedito il comportamento – legittimo ed espressione di un diritto politico democratico : un volantinaggio) di TERZE PERSONE al quale ero pure estraneo ! E’ stata una minaccia pesante, ingiusta, una minaccia ritorsione nei miei confronti se io non avessi impedito il comportamento ( legittimo) di TERZE PERSONE ! Io ho vissuto questa grave minaccia come una violenza privata nei miei confronti, una autentica tortura psicologica infertami per compiacere un organismo semi-privato ( il consiglio dell’ ordine degli avvocati di Pordenonde9 che volando la legge mi impedisce di lavorare. Io sono stato male per giorni dopo questo colloquio, vivendo letteralmente nel terrore che mi venisse revocata la misura dell’ affidamento in prova e venissi ingiustamente risbattuto in galera perché non avevo ceduto alle minacce che mi erano state fatte nel colloquio in oggetto. Addirittura quando giorno dopo venni chiamato dai carabinieri per una notifica di ruotine, ho temuto di poter essere arrestato ( perché i legittimi volantinaggi in mio favore stavano GIUSTAMENTE continuando ) e mi ero preparato già all’ evenienza ed anche cosa dire alle mie figlie minori e a mia moglie, che già vivono in una situazione di disagio dal momento che il corrotto ordine forense di Pordenone da un anno ( cfr allegati 1 e 2) mi impedisce di lavorare. Mi sono sentito OSTAGGIO dell’ autorità di UEPE, un ostaggio sul quale accanirsi se non cede a ricatti ingiusti ed immorali che non riguardano neppure la sua ( mia) condotta, ma addirittura terze persone ! In 41 anni in cui ho frequentato le aule dei tribunali come avvocati e anche come giudice onorario non ho mai visto una cosa del genere. Chiedo che il Ch.mo Sig. Ministro si attivi in tutti i sensi per reprimere e punire questa condotta , sotto tutti i profili. Io, da solo, temo che non otterrò mia giustizia e magari , dopo l’ “ avvertimento” mi succede pure qualcosa di brutto….Le dirò di più : io francamente oggi ho paura dopo la violenza psicologica che ho subito. Non ho più alcuna fiducia nelle istituzioni dello Stato.
II.
5)
Il secondo punto riguarda il
carteggio minutamente descritto nell’ allegato 2. Come vede dagli allegati 2 e
3, mi viene negato di averne copia. E’
un diniego assurdo ed illegale : io sono stato minacciato, oggetto di violenza
psicologica piuttosto forte, solo oggi ho avuto il coraggio di ricorrere ad
Ella ( e a chi altri ?) in seguito a
quel carteggio, sono stato convocato in un modo brutale “ a scatola chiusa” per
potenziare l’ effetto minatorio dell’ “ avvertimento” e non avrei diritto di
leggere quel documento ? Ma stiamo scherzando ? io ne ho il pieno diritto, dopo
l’ “ avvertimento” perché mi devo difendere da colpi di testa di UEPE e
autorità di Sorveglianza ! Mi devo difendere anche dal COA, poiché detto
carteggio contiene sicuramente passaggi diffamatori nei miei confronti e
probabilmente anche minatori. UEPE nel negarmi l’ accesso a questa
documentazione che viene utilizzata nei miei confronti nell’ ambito della
misura di affidamento che mi concerne mi nega un diritto pacifico che ho
sostenendo che dovrei richiedere detto documento all’ “ amministrazione che
detiene l’ originale”. Ma stiamo scherzando ?
Simile argomentare offende oltre che il diritto anche la logica.
Tale documento, una volta trasmesso dal
COA alla Sorveglianza/UEPE ( trovasi presso l’ ufficio UEPE) diviene esso
stesso un originale , l’ originale di un documento posto a mio danno sul mio
percorso di misura di affidamento, tanto che sono stato convocato in stile
Gestapo davanti a UEPE come ho descritto Convocato, minacciato e “ avvertito”,
non proprio come si usa nei regimi democratici e negli stati di diritto….Quello
è UN ORIGINALE. Ma viene offesa anche la logica, perché chi scrive un
esposto/segnalazione a un ente, semmai conserva presso di sé la copia dello
stesso e quello che trasmette E’ A TUTTI GLI EFFETTI LOGICI , GIURIDICI E
FATTUALI “ IL DOCUMENTO ORIGINALE” . Non solo : io ho
diritto di difendermi da esso sia in ambito di misura di affidamento per la
quale sono stato “ minacciato ed avvertito” ( sic !!) , sia un ambito penale
per le diffamazioni che contiene, sia un ambito lavorativo perché è evidente
che un organismo forense che mi attacca , mi diffama e mi aggredisce alle
spalle non è un ente imparziale che possa decidere della mia re-iscrizione all’
albo che infatti mi nega con argomentazioni insensate ed illegali. Io ho
diritto di averlo anche per codeste ragioni, evidenziate nell’ allegato 2. Che
un organismo ( Sorveglianza e UEPE) che per legge dovrebbe aiutare un “
affidato” a recuperare il suo lavoro, lo ostacoli invece, mi sembra gravissimo
ed anti – istituzionale e non sono
disposto a concederlo.
6) Non solo : quanto esposto circa la illegittimità della minaccia di ritorsioni se non fossi intervenuto a far smettere una pacifica e democratica iniziativa di Autorità Dogale ( id est volantinaggi avanti al tribunale di Pordenone) , circa il potenziale diffamatorio di quanto scritto nel documento trasmesso a UEPE dall’ organismo forense , non sono solo io ad avere diritto ad avere queste copie, ma anche l’ organismo politico di Autorità Dogale. Infatti, da quanto intuito dal minaccioso colloquio, vi sono contenute espressioni offensive anche nei riguardi di detto organismo che in sostanza si è pure visto tentare di inibire con metodi assolutamente non compatibili con uno stato democratico il diritto alla legittima e pacifica attività politica. Questa è la ragione per cui questo esposto e relativa documentazione sono anche trasmessi ad Autorità Dogale che con l’ occasione ringrazio ancora per il sostegno nei miei confronti manifestato nel corso di anni durante questa aggressione mai finita che sto patendo a causa di certe istituzioni di questo fatiscente Stato, orami degradato a satrapia sudamericana.
Concludo
Chiedendo all’ Ecc.mo Sig. Ministro della Giustizia, che tutti conosciamo per il suo spirito attento ai valori di libertà, legalità e di rispetto dei diritti umani , perché si attivi nel perseguire le condotte illegali che ho dianzi descritto e documentato e riconducibili all’ ufficio UEPE di Udine. E disponga anche che i documenti di cui si parla in questo esposto mi siano rilasciati in copia, ad uso tutela legale, come ho diritto. Basterebbero due righe in tal senso del Ministro e i soggetti implicati rientrerebbero nei ranghi della legalità e del rispetto dei comuni mortali e cittadini che non sono sudditi senza diritti. Il fato che io sia, ancora per poco, in misura di affidamento non significa che io abbia perso i diritti civili. ANZI . la civiltà di uno Stato e delle sue istituzioni si misura proprio dal livello con cui rispetta i diritti dei suoi cittadini più fragili e posti nelle sue mani.
Chiedo inoltre di essere informato degli esiti del presente esposto, come pure di tutti gli altri già in precedenza trasmessi dal sottoscritto.
Con fiducia e rispettosamente.
Pordenone, 15 marzo, 2025.
Avvocato Edoardo Longo
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