lunedì 30 giugno 2025

L' INFINITA ECLISSE DELLA GIUSTIZIA

 


Da oggi 30 giugno 2025, si è aperta quella inquietante finestra di cui abbiamo parlato qualche giorno fa (https://monitore1980.blogspot.com/2025/06/l-inquietante-finestra.html     ). 

Si è chiuso anche l’ ultimo semestre integrale di pena esecutiva all’ avvocato Longo, con le sue limitazioni, per lo più agli spostamenti. La legge impone, da oggi fino al 15 settembre , che il giudice sorvegliante calcoli la buona condotta tenuta dal condannato nell’ ultimo periodo ancora non osservato e che corrisponde all’ ultimo anno passato. Se sussiste, come sussiste, la buona condotta tenuta, è obbligato a concedergli uno sconto di pena pari a 90 giorni, sconto finale. Se a dare giudizio fossero i Carabinieri, cui è dato verificare la condotta, non c’è dubbio che il parere sarebbe favorevole , essendosi già espressi in tal senso  ancora nel gennaio scorso.

 Purtroppo, il problema è nell’ Ufficio Penale che pare essere portavoce dei desiderata di una amabile cricca in toga che, sulle rive del fiume Noncello , non vuole “ complicazioni” alla faticata e raggiunta liquidazione dell’ avvocato Longo, escluso illegalmente dalla  possibilità di lavorare .

E così, proprio per non danneggiare l’ ente ordinistico pordenonese ( l' Ufficio Penale ha scritto proprio così : " danneggiare" -  credetemi !)  , già mesi fa, con un vile stratagemma ( cfr https://monitore1980.blogspot.com/2025/05/novita-dal-palazzo-dell-indecenza.html     ) , l’ Ufficio Penale   aveva già messo  il giudice in condizione di non pronunciarsi favorevolmente nei confronti di Edoardo. Praticamente si era rifiutato di certificarne la evidente buona condotta, pur di non fargli avere lo sconto. Vediamo cosa si inventerà adesso, perchè questi non si arrendono di fronte alla verità o alla giustizia o al diritto altrui. 

Non riconoscergli lo sconto finale di pena per buona condotta , che non hanno negato neanche a Giovanni Brusca, quello che scioglieva i bambini nell' acido,  è la sola vendetta che certa gente può maturare in questo contesto per il fatto che  Edoardo non ha impedito, come gli volevano imporre,  l’ attività politica in suo favore di Ufficio Dogale  avanti al tribunale di Pordenone. E finalmente, alla chiusura della finestra ( che avverrà, immaginiamo, il più tardi possibile per protrarre al massimo la sofferenza della vittima ) , non potranno più essere spiccati ricatti a Edoardo o le infinite  minacce a toga armata che hanno contrassegnato tutta la fase di esecuzione penale del nostro tosto amico  che ci ha autorizzato, un po’ alla volta, a raccontarle TUTTE, a cominciare dagli  imbrogli giudiziari della magistratura del FVG ancora nel lontano luglio 2022, quando fu deportato illegalmente in carcere. Si può trarre un auspicio  di come si chiuderà la finestra ?  E chi può dirlo ? La partita fra onestà e abuso, quando c’è di mezzo lo Stato italiano, propende sempre verso il secondo fattore della equazione…Intanto registriamo la strana (?) circostanza che da circa un mese Ufficio Penale non evade più le richieste di autorizzazioni di  Edoardo, neanche  quelle per recarsi nelle sue abitazioni…Cosa dite voi, che sia un avvertimento ? Fatto sta che  l’ Ufficio è sempre in ferie….beati loro ! Pensino alle ferie coatte cui Edoardo – che invece,  lui sì,  lavorare vuole – è costretto da 16 mesi per illegale volontà dei loro amici dell’ ente ordinisticoad majora... Noi non dimentichiamo NIENTE  e chiederemo conto di TUTTO.

Il Monitore

SCANDALO GIUDIZIARIO A PORDENONE


 Il COA (Consiglio Ordine Avvocati), presieduto dall’avv. Igor Visentin, impedisce illegalmente  la reiscrizione dell’avvocato Edoardo Longo all’Album professionale per impedirne la pratica forense, ritenuta avversa agli interessi della cupola che agisce con arroganza e prepotenza  all’ombra del Tribunale di Pordenone.

L’Ufficio Dogale esprime la sua solidarietà all’avvocato Edoardo Longo, denuncia la discriminazione che subisce, chiede le immediate dimissioni dell’attuale dirigenza del COA di Pordenone e il reintegro dell’avvocato Edoardo Longo nell’Albo forense di Pordenone.

Ricordiamo che Edoardo Longo è avvocato di lungo corso con oltre 40 anni di carriera giudiziaria sempre al servizio di persone e movimenti impegnati in battaglie di giustizia e di libertà.

L’Ufficio Dogale denuncia anche lo stato di disinformazione e di censura praticata dalla stampa di regime che supporta l’illegalità del comportamento COA di Pordenone sul caso Edoardo Longo.

Pordenone, 29 giugno 2025

Albert Gardin

UFFICIO DOGALE - VENEZIA

giovedì 26 giugno 2025

UN TRONO DA ROVESCIARE

 


Terzo volume della  odissea di un dissidente, ,l’ avvocato  Edoardo Longo , maciullato dalle mascelle e dagli artigli del sistema giudiziario  togato e arrogante  . Il volume contiene commenti, note, documenti , lettere di  cittadini, di ex clienti dell’ avvocato Longo, di associazioni indipendentiste , tutte pubblicate per la conoscenza  della vicenda dello scomodo legale che , per il suo coraggioso impegno professionale a favore degli oppositori politici al sistema massacrati da processi penali politici , ha subito una violenta aggressione giudiziaria, due condanne pesantissime pur essendo innocente, la deportazione in carcere di massima sicurezza e, infine, perché non abbandonava la sua professione di avvocato esercitata con passione per 41 anni, anche una illegale estromissione dall’ albo forense , messa in atto con violazione di leggi , di decreti, abusi, sotterfugi che gridano vendetta al cospetto di Dio e che in uno stato normale  e civile avrebbero portato i  responsabili avanti a un tribunale. Nel volume : l’ analisi di scottanti documenti della operazione a regia  . Inoltre :  i documenti, le foto, i volantini e i manifesti  della  difesa pubblica e politica dell’ avvocato organizzata dal gruppo di Ufficio Dogale davanti ai tribunale di Pordenone . Una strenua denuncia che  ha scatenato l’ ira colpevole  del locale gruppo giudiziario e forense  di potere : il Trono del Pavone, appunto. Una sconcertante vicenda di abusi  e violenza  corporativa.

 

LINK PER L’ ACQUISTO DEL LIBRO :

https://www.lulu.com/it/shop/monitore-veneto-and-edoardo-longo/il-trono-del-pavone/paperback/product-jey2dp2.html?page=1&pageSize=4   



martedì 24 giugno 2025

CON OSSEQUIO

 


Quella che vedete sopra è una lettera che svela molti passaggi della operazione che ha portato alla illegale estromissione dell’ avvocato Edoardo Longo dal suo albo professionale, condannandolo ad una situazione di disoccupazione che si protrae ormai da 15 mesi nella perfetta indifferenza dell’ illustre ente ordinistico di Pordenone nello stabilire la data di ripresa del lavoro. Letta così, questa lettera  potrebbe non dire molto, ma essa va collocata nel preciso contesto cronologico e letta con attenzione tecnica, perché, rigo per rigo, svela molte cose. Ho parlato a lungo con Edoardo ed ora penso di potervela illustrare in modo adeguatamente chiaro. Andiamo con ordine.

Si vede di primo acchito che è una lettera dell’ ente ordinistico a firma del suo presidente ( provvisorio) appena venuto dal ridente paese rurale  di Portogruaro e appena  sedutosi sul Trono Ordinistico. E’ rivolta al Giudice di Sorveglianza di Venezia/Padova che nei giorni successivi scarcerò  Edoardo, deportato nel carcere di massima sicurezza di Padova. La data è quella del 17 febbraio 2023. Edoardo, rinchiuso nel famigerato Due Palazzi, aveva avuto ai primi di gennaio, un lungo colloquio con il Giudice, dal quale era emerso in modo indiretto che lo stesso era intenzionato a scarcerarlo il più presto possibile. Lo stesso Giudice informò il prigioniero in quella circostanza che aveva personalmente fissato udienza a tal fine , non potendo decidere per mere ragioni processuali sul momento. La data era quella  del 1 marzo 2023, che, casualmente, coincide pure con il Capodanno Veneto ed era la più vicina possibile. “ Mi resta solo la formalità di una richiesta informativa all’ ordine degli avvocati”, disse il giudice congedando cordialmente il prigioniero. Siamo al 5 di gennaio 2023, l’ udienza era fissata al 1 marzo successivo : è ragionevole supporre che il Giudice abbia sbrigato subito la formalità informativa ( già conosceva la posizione professionale dell’ avvocato, ancora iscritto all’ ordine forense) , dal momento che il tempo era poco. Da qui già si assume un dato interessante  : il  Visentin, insediatosi sul Trono Forense più o meno negli stessi  giorni di questo colloquio,  tardò un mese circa a rispondere al Giudice . Non aveva fretta. Tutta questa vicenda è connotata dalla volontà degli ordinistici legati al Visentin di sabotare ogni diritto di Edoardo attraverso tutte le tecniche  dilatorie del caso.

Veniamo ora al contenuto della lettera. Il Giudice aveva chiesto se l’ avvocato poteva esercitare. Il Visentin non può negare la circostanza e precisa che, si , vi era una impugnazione al decreto del dicembre precedente di cancellazione, ma tale impugnazione permetteva l’ esercizio della professione. Abbiamo qui chiaro già come il Visentin si trovasse su una posizione di feroce ostilità verso l’ avvocato Longo, perché omette completamente di dire al Giudice che, sì Edoardo era stato cancellato , ma che il decreto di cancellazione, pronunciato dal Presidente che lo aveva preceduto, stabiliva anche che l’ avvocato Longo aveva il diritto alla automatica reiscrizione una volta scarcerato. In conformità alla legge.  Ve lo ricordate voi, vero, il decreto ? Lo abbiamo pubblicato sul blog più volte, ma lo ripubblichiamo ancora  per comodità di lettura :

 


 

A fronte di  una dimenticanza (?) gravissima, Visentin si concede però in cambio  lo zelo di aggiungere una cosa che non esiste in diritto, ma che nella sua mente non proprio limpida, avrebbe dovuto impressionare il Giudice e farlo recedere da ogni decisione a favore di Edoardo ( che lui non conosceva essere già decisa  e peraltro non sospettava neanche.. ) : aggiunge un perfido inciso : “ Si segnala inoltre che allo stato non sono pervenuti dal Consiglio Distrettuale di Trieste provvedimenti di carattere cautelare”. 

Cosa vuol dire ? Adesso ve lo spieghiamo con un po’ di pazienza. Non si tratta di provvedimenti disciplinari. Per inciso, non ce ne erano. E’ ovvio che , se , per esempio, fosse stato in viaggio una sanzione disciplinare che bloccava per un periodo di tempo il lavoro a Edoardo, nessun giudice gli avrebbe concesso di uscire dal carcere, perché la legge prevede che un condannato possa essere “ graziato” dalla detenzione solo ed unicamente se fuori abbia un lavoro che lo aspetta . La cancellazione non era operativa ( e in un regime forense normale sarebbe anche stata auto-revocata dal momento che, uscendo dal carcere , ne venivano meno i presupposti) , sanzioni disciplinari non ve ne erano, Visentin era in grado di capire che esistevano tutte le possibilità per Edoardo di uscire e di lavorare. Ne aveva pieno diritto, del resto . Nessuno gli stava regalando niente. Edoardo nella sua vita regali non ne ha mai ricevuti, del resto. Ha sempre sudato per avere quello di cui aveva diritto. 

Ma la perfidia è in agguato : il Visentin aggiunge un cenno a misure cautelari : Le misure cautelari sono misure particolari che bloccano l’ esercizio della professione in casi particolari, ma nella situazione in oggetto non sono previste dalla legge  che , anzi, consente anche agli avvocati in  misura penale non detentiva di lavorare. Le misure cautelari riguardano altri casi.  Visentin lo sa di certo, ma vuole inquietare il giudice e seminare sabotaggi sulla via della liberazione di Edoardo. Confida, evidentemente, nel fatto che ben pochi , anche fra i Giudici , sono a conoscenza delle regole professionali forensi e che il Giudice si trovi a pensare che, magari, esiste la possibilità di una misura cautelare che, da un momento all’ altro ( si noti la perfidia di quel “ allo stato non ve ne sono “ , come dire “ oggi no, ma domani potrebbero essercene “) , potrebbe inibire il lavoro all’ avvocato Longo e che, quindi, scarcerare un detenuto sul presupposto della esistenza  del lavoro, di un lavoro che , magari due settimane dopo, potrebbe venir meno, potrebbe non essere tanto regolare. Con la conseguenza che non lo avrebbe scarcerato. Ma il Giudice non era ignorante e il Visentin , sia pure con le sue arti serpentine e bifide, era cascato male. Il Giudice scarcerò nel giro di pochi giorni l’ avvocato. 

L' aveva giocata proprio  sporca, però, l' omino assiso  sul Trono Ordinistico : invece di dire al Giudice, in sostanza : " L' avvocato Longo è stato cancellato, ma se esce ha diritto ad essere reiscritto immediatamente ,come anche ha deciso questo ente giusto 40 giorni fa" ; ha detto invece  : " E' stato cancellato, e potrebbe pure arrivargli una misura cautelare addosso da un giorno all' altro". Non faccio commenti perchè Visentin Igor da Portogruaro riesce a commentarsi  da solo con quello che scrive. Posso solo dire che vomito. 

Ma non è finita. La lettera ci dice anche dell’ altro. Guardate un po’ l’ intestazione della lettera del Visentin : C’è scritto : “ procedimento fissato (..) il 29 MARZO 2023 “. Ma l’ udienza era stata fissata il 1 marzo, tant’è che il giorno dopo l’ avvocato uscì dalla galera ! Un errore ?  No, per niente, seguitemi con pazienza.

La data del 1 marzo per la udienza a Padova non era stata ancora notificata a nessuno, ai primi di febbraio. E di certo il Giudice non la aveva segnalata all’ ente ordinistico per ragioni di riservatezza. Né il decreto di fissazione- udienza viene notificato ad enti ordinistici o altri ciarlatani, ma solo all’ interessato e al procuratore della  repubblica. L’ ente ordinistico non poteva sapere niente della udienza. E, infatti, niente sapeva, perché la data era sbagliata e di certo nessun giudice segnala una data sbagliata. Ma quel 29 marzo non è stato scritto a caso :  corrisponde, infatti, ad altra udienza, questa da tenersi a TRIESTE e che era stata fissata IL PIU’ TARDI POSSIBILE , nell’ agosto 2022 , dal giudice di sorveglianza di Udine, quella dott.ssa Cunial andata in pensione l’ anno scorso e che non voleva concedere sconti di pena ad Edoardo, che invece li ebbe dal suo subentrante .

Ricapitolando : l’ ente ordinistico non sapeva nulla della udienza di Padova del 1 marzo, e infatti sbaglia data, ma aveva ben segnalata la data di diversa udienza, successiva, in Trieste, che confusero con Padova. L’ udienza di Trieste venne fissata nell’ agosto del 2022, il più lontano possibile ( per i detenuti, il termine massimo è di un paio di mesi dalla istanza, come correttamente aveva fatto il giudice di Padova) , per tenere in carcere il più possibile l’ avvocato dei ribelli . Ma resta sempre aperta la questione : come faceva la cricca forense di Pordenone ad avere la data di Trieste se essa era riservata e , per inciso, non era ancora stata notificata formalmente al prigioniero ? E’ una spiegazione che non dovete chiedere a me, ma  alla cricca che dovrebbe darla per primo ad un pubblico ministero, dal momento che si tratta di un dato riservato che non poteva e non doveva essere in loro possesso. Ma ci troviamo in questo degradato paese che si chiama Italia e nessun pubblico ministero indagherà mai chi siede sul Trono Ordinistico..


Ma la fuga di notizie dalla magistratura del FVG c’è stata ed è documentata. Da fonti riservate ma ultra – attendibili abbiamo saputo che all’ udienza di Trieste non sarebbe stata concessa la libertà al prigioniero e sarebbe stato invece applicato il ben noto protocollo del decidere di non decidere che avrebbe protratto la prigionia di Edoardo  fino alla soglia dei due anni di carcere , dopo la quale sarebbe stato rimesso non in libertà, ma agli arresti domiciliari fino al fine pena. Con gli arresti domiciliari non aveva diritto di svolgere il suo lavoro, come se fosse stato rimesso in libertà.   Il Palazzo dell' Indecenza voleva essere sicuro di averlo fatto fuori una volta per tutte. 

Quello che risulta evidente e documentato dalla lettera che stiamo esaminando  è che fra magistratura del FVG e ente ordinistico vi erano rapporti molto stretti di collaborazione , venuti meno con passaggio alla magistratura padovana, seria e super partes ,  ma questa qualità   il Visentin non la conosceva ancora , essendosi appena insediato all' ordine e pensando di avere a che fare con qualcuno tipo magistratura del FVG . Nella sua lettera forniva volonterosamente  il piatto più ricco che poteva – condito di gustose ipotesi cautelari deliranti -  per far restare in carcere il professionista “ maledetto”. Pensava probabilmente di fare il miglior servigio possibile,  tant’è che la lettera si chiude con un saluto molto devoto , nella miglior tradizione  togata servente    : “ con ossequio".  Sarò paranoico, ma chissà perché mi viene in mente a scriverlo l’ immagine di una persona che si inchina fino a terra, con ossequio , appunto. Immaginate questa persona ad apprendere 15 giorni dopo  che l’ avvocato Longo era uscito dal carcere e aveva ripreso la sua attività ?  Molto prima, pure della data  della udienza che loro conoscevano ?  Non occorre immaginarlo : Il Doge ci ha informati che il 2 marzo 2023, la redazione del giornale padovano Il Mattino venne subissata da telefonate di “avvocati “ di Pordenone ( ma  secondo me si trattava di UNO SOLO... ) che volevano sapere , atterriti, se era vero che Longo era uscito dal carcere.. 

Con ossequio, Visentin Igor .

Il Monitore

lunedì 23 giugno 2025

IL TRONO DEL PAVONE

 


Rispondendo a vari Lettori, informiamo che la terza antologia degli scritti di questo blog sarà pronta entro il mese di luglio. Abbiamo un po’ tardato perché volevamo raccogliere in essa i post e le foto delle due campagne di volantinaggi effettuate da Ufficio Dogale avanti ai tribunali di Pordenone e di Venezia. Ci facciamo anche portavoci di Edoardo nel ringraziare, ancora una volta, Ufficio Dogale , il Doge Albert Gardin  e tutti i suoi militanti per la grandiosa iniziativa, voce di giustizia e di coraggio civile nei confronti di un mondo, quello dei tribunali, dove regna sovrana la protervia e l’ arroganza, totalmente scollegato dalla realtà e da ogni afflato di onestà, legge e giustizia.

Proprio a questo ignobile mondo di sepolcri imbiancati dedichiamo  copertina e  titolo di questo terzo volume dell’ Arcipelago Gulag , della triste odissea di un dissidente , Edoardo, maciullato dalle mascelle e dagli artigli di questo sistema togato e arrogante  . 

Il Trono del Pavone , era il titolo del Soglio Regale dei re persiani, simbolo del delirio di onnipotenza di questa casata. La prosopopea di questo Trono, arricchito da oro, gioielli e dal simbolo occulto del Pavone, suscitò l’ invidia di altre case regnanti in Europa che, nell’ 800, fecero a gara ad allestirsi anche loro un Trono del Pavone ( quello della copertina appartenne all’ Imperatore di Prussia), ritenuto molto trendy , un accessorio indispensabile per ogni Re che si rispetti.  Simbolo di potenza e arroganza opulenta, ornato da immagini di poveri pavoni divenuti nei secoli simbolo del potere occulto del demonio , ben si adatta oggi   ai parvenu di un certo mondo forense che sognano di poter appoggiare le loro terga togate su troni simili, magari come soddisfatti  Gran Maestri dell’ Ente Ordinistico e Nobili Cerimonieri del Tovagliolo di Mensa

Lo facciano, lo hanno fatto, lo faranno, sic semper tyrannis , ma si ricordino : Quel trono non porta fortuna : tutti i potenti che vi si sono assisi sono finiti male : l’ ultimo di loro, l’ Imperatore di Persia , ha salvato le proprie terga e le proprie penne ( di pavone….) per un soffio, sfuggendo all’ ira del popolo iraniano che lo ha detronizzato malamente . Gli altri regnanti europei che hanno assiso le loro loffie  terga su simili troni deliranti, non hanno fatto fine migliore. I poveri pavoni, colpevoli solo delle loro rutilanti penne, da simbolo di orgoglio e arroganza sono tornati ad essere dei tranquilli gallinacei che zampettano nei prati, caracollando in cerca di vermi e non più simboli del potere di questo mondo. Zampettano,  grassottelli e impettiti , tacchini  in attesa che arrivi qualcuno a tirargli il collo.

Così sempre  finiscono  i potenti di questo mondo. Puoi essere un Re, puoi anche avere un culo togato  e assiderti come Gran Maestro del  Trono Ordinistico in un' aula di tribunale fra Pavoni ed Ermellini ,  inebriarti di potere ed arroganza, pavoneggiandoti  di andare sottobraccio a pubblici ministeri e di fare l’ occhiolino a presidenti di tribunale e a Gran Maestri , ma il karma non ti perde di vista e  prima poi ti ghermirà , e  arriverà anche per te la giustizia del popolo.

Il Trono del  Pavone  sarà disponibile entro luglio. Invitiamo i nostri Lettori a sostenere questo blog, del tutto volontaristico, acquistando nel frattempo  i precedenti volumi pubblicati e che potrete trovare a questo link. Stateci vicini. La battaglia continuerà USQUE AD INFEROS :

https://lanterna88.blogspot.com/search/label/opere%20di%20Monitore%20Veneto  

sabato 21 giugno 2025

L' INQUIETANTE FINESTRA

 


Ancora pochi giorni ( 8 ) e si aprirà , fino alla metà di settembre, l’ inquietante finestra

Di quale finestra parliamo ? Di quella cronologica di cui al post https://monitore1980.blogspot.com/2025/06/la-crono-finestra-finale.html ,      che indica il periodo nel quale il giudice di Sorveglianza deve, per legge, pronunciarsi sulla condotta tenuta dall’ avvocato Longo nell’ ultimo anno di esecuzione penale in cui è stato incastrato. Se la condotta verrà giudicata buona , gli spetta uno sconto di pena di 90 giorni che anticiperà  la fine di questa comica sorveglianza esecutiva di un uomo onesto , alla meta' di dicembre 2025. Questo dice la legge, ma – si è visto – in questa allucinante vicenda lo Stato, nelle sue articolazioni istituzionali e in quelle mafiose dell’ "ente  ordinistico" , la legge non la rispetta mai e costringe a patirne la durezza solo la sua vittima, esattamente come fa il gatto con il topo. Un bell’ esempio da parte di uno Stato che dovrebbe rieducare un losco criminale…Ma , dopo il processo a Pinocchio, sappiamo tutti benissimo che l’ unico criminale in questi contesti è solo  lo Stato. La condotta di Edoardo è stata anche troppo  corretta e zelante, ma lo scetticismo è d’ uopo  per chi ha letto il post   https://monitore1980.blogspot.com/2025/05/novita-dal-palazzo-dell-indecenza.html 

Intendiamoci : il giudice di Sorveglianza lo sconto lo darebbe volentieri, come ha già concesso nel 2024 135 giorni di sconto che hanno fatto infuriare il Palazzo dell’ Indecenza…  ne concederebbe ancora ,  tant’è che, quando l’ avvocato Longo svolse istanza di sconto per motivi di lavoro a dicembre, immediatamente il Giudice , senza tergiversazioni defatigatorie, chiese la relazione ai carabinieri che risposero ultra-positivamente , certificando una ottima condotta. Il problema è che il Giudice appare condizionato dall’ ufficio penale di Udine, che invece appare contrario allo sconto (avendolo già negato con un pretesto ), perché questa è la volontà espressa dall’ ente ordinistico che teme che le certificazioni di buona condotta e gli sconti di pena possano giovare all’ avvocato Longo per la reiscrizione all’ albo forense dal quale da 15 mesi è stato estromesso illegalmente. Edoardo ci ha scritto recentemente questo messaggio : “Bene. Adesso comincerò a raccontare tutte le minacce che ho subito in questi due anni.  Il mio problema è che non so da che parte cominciare.  È un ginepraio, una ragnatela immonda...” – Se è difficile narrare questi fatti per Edoardo , che conosce questi soprusi per averli patiti in presa diretta ed è pure avvocato, figurarsi per il vostro Monitore che deve farseli spiegare con pazienza, orientarsi in essi e poi riportarli in modo chiaro…  ed avvocato manco lo è …

Farò quello che posso, partendo da un altro messaggio di Edoardo che risale al febbraio scorso : “ Io oggi sono a Udine. Il tempismo e l’ urgenza della convocazione avanti all' ufficio penale mi allarma un po’...sospetto un pressing per  far smettere il volantinaggio... il palazzo è in convulsione per lo " stato d’ assedio ".... ma sono i magistrati che assediano la società civile....avanti USQUE AD INFEROS”.

Fu buon profeta il nostro amico : in quella circostanza venne pesantemente  minacciato di ritorsioni sulla misura di libertà in atto se non si fosse adoperato a far smettere il volantinaggio di Autorità Dogale avanti al tribunale di Pordenone che risultava sgradito all’ ente ordinistico attraverso una segnalazione rivolta all’ ufficio penale del FVG. L’avvocato Longo in quella circostanza incassò minacce e aggressioni verbali di tutti i tipi, al punto di star male e non ci fu verso di ottenere la copia della comunicazione farlocca degli ordinistici che lo accusavano , benchè ne avesse diritto e la mancata consegna sia una violazione molto grave, mai vista finora in un ufficio giudiziario . Gli fu impedito così di difendersi e di replicare. E’ stato possibile solo ottenere , presso altro ufficio, copia dei volantini trasmessi con sdegno ed orrore dall ‘ ente ordinistico all’ ufficio penale che neanche si sogna di dare gli atti alla sua vittima, ma quello che gli comoda lo fa invece girare… Ecco uno dei volantini che hanno sconvolto le menti degli ordinistici del Noncello, che si sono trovati a sorpresa  nella condizione del  Re Nudo della favola…. Avrei voluto vederne le facce livide , in quelle splendide giornate  di volantinaggio. Grazie, Doge , Dio ti benedica per il tuo coraggio civile 

A mio avviso questo è il volantino  meglio riuscito di tutta la campagna dogale :

 


Noterete , in calce al volantino, il timbro forense . Indica che il volantino è stato raccolto da qualche " ordinistico ", protocollato e trasmesso all' ufficio penale allo scopo intuibile che questo ufficio, mediante adeguate,  pesanti ed efficaci minacce, costringesse l' avvocato Longo a dire  ai suoi amici di smettere,  altrimenti si sarebbero vendicati su di lui.  Eh già...facile prendersela con chi è debole. 

L’ avvocato Longo non ha preso parte all’ iniziativa di Ufficio Dogale (peraltro lecita), ciascuno risponde delle proprie azioni, non di quelle di altri,  e non è legale ricattare LUI  di sanzioni limitative della sua provvisoria libertà  per i volantinaggi dogali e – francamente – ci pare poco in linea anche  con uno stato democratico pretendere, sotto minacce di sanzioni a persona esterna e ricattabile per la sua condizione di condannato in libertà sostanzialmente provvisoria , pretendere di far cessare una libera e pacifica manifestazione di dissenso politico, promossa e gestita da altri ,  come quella di Ufficio Dogale. Incredibile. Che brillante esempio rieducativo da parte di funzionari che dipendono dal ministero della giustizia. Alla faccia di tutti loro, il volantinaggio è continuato fino alla scadenza programmata. 

Ma su questa vicenda ritorneremo in dettaglio più avanti . Al momento ci pareva opportuno spiegare perché c’è tanto scetticismo sulla concessione di sconti di pena ad Edoardo, benchè la sua condotta sia stata esemplare, come hanno certificato pure i Carabinieri e la assoluta assenza di violazioni alle prescrizioni, che – per inciso – non prevedono l’ “obbligo di far cessare pacifiche manifestazioni politiche democratiche in proprio favore”.

Edoardo non ha chiesto ad Ufficio Dogale di smettere, anzi, per  cui è rassegnato a vedersi protrarre illegalmente la esecuzione penale per ulteriori 90 giorni. E’ abituato a veder violare la legge da parte delle istituzioni al fine di danneggiarlo. Già da 15 mesi gli è impedito con l’ inganno e il sopruso di poter lavorare. Cosa volete che sia per l’ oliato sistema istituzionale di soprusi giudiziari ,  allungargli l’ esecuzione penale di 90 giorni ? L' inquietante finestra si chiuderà male, l' ingiustizia domina. Questa è l’ Italia, ragazzi… se fa schifo non è colpa mia…

Il Monitore

 alfatrac88@proton.me

venerdì 20 giugno 2025

CRICCHE FORENSI

 


Caro Edoardo, ho letto il tuo “ Anonima Estorsioni  ( https://www.lulu.com/it/shop/edoardo-longo/anonima-estorsioni/paperback/product-rmzq26z.html?page=1&pageSize=4    ) : un resoconto interessante, un flash sulla realtà italiana. Non conoscevo la realtà politica e mafiosa dei COA; avevo un’ idea più limpida del mondo avvocatizio. Non conoscevo neppure l’ attacco che ti avevano mosso negli anni ’90 : ti stimo molto per la tua resistenza alla corruzione e arroganza del sistema.

Albert Gardin

Ufficio Dogale , Venezia 

venerdì 13 giugno 2025

LA CRONO-FINESTRA FINALE

 


Si sta aprendo una crono-finestra molto importante per il nostro amico Edoardo. Con il 30 giugno finisce lo stato di sorveglianza attiva nei suoi confronti, perché viene meno l’ ultimo semestre integrale di pena. Dal 1 luglio fino al 15 settembre, il magistrato di Sorveglianza di Udine ha l’ obbligo, previsto per legge, di effettuare il calcolo dello sconto finale di pena da concedere al condannato. All’ amico Edoardo spettano ancora 90 giorni di sconto per la assoluta buona condotta tenuta. Ma c’è scetticismo nello sperare che tanta abnegazione comportamentale venga riconosciuta e premiata… : 

https://monitore1980.blogspot.com/2025/05/novita-dal-palazzo-dell-indecenza.html

Infatti, una certa magistratura e un certo ente temono come la morte che l’ avvocato Longo ritorni perfettamente libero, con un secondo forte sconto di pena. Oltre a sfuggire ad ogni controllo, limite o imposizione di Stato, potrebbe anche ritornare a fare l’ avvocato, superando,  in qualche modo, l’ ostacolo Visentin… E’ una circostanza che in un certo Palazzo dell’ indecenza vedono come la morte. Costoro vorrebbero fermare il tempo... Intanto, gli ordinistici si sono già presi avanti manifestando il loro disappunto e la loro contrarietà a questa eventualità di sconti di pena e liberazione anticipata.. Gira sotto traccia  un atto imbarazzante in proposito : una loro comunicazione inviata nel febbraio scorso all' ufficio penale di Udine che detto ufficio si ostina, in perfetta noncuranza di ogni norma a tutela dei diritti civili e  legali del condannato,   a non volerne  rilasciare copia, all' avente diritto, cioè a Edoardo.  Hanno in tutta evidenza un timore fottuto che l' avvocato Longo la legga, li denunci  e la renda pubblica : probabilmente tale eventualità potrebbe generare uno scandalo ... tale comunicazione farlocca deve contenere dei passaggi proprio molto, molto imbarazzanti per chi la ha scritta....


E i segni sono chiarissimi  : un crescendo violento di minacce per la proposizione di istanze di re-iscrizione, minacce ancora più violente per far cessare la campagna di volantinaggi di questo inverno di Autorità Dogale a Pordenone , il tentativo fallito di farlo ributtare in carcere con l’ accusa di “ non essere pentito dei crimini commessi “ ( difficile pensare che un innocente possa pentirsi di alcunchè : forse solo di aver creduto che lo Stato lo avrebbe rispettato data la buona condotta nell’ esecuzione della pena : di questa fiducia malriposta  sì, dovrebbe pentirsi - e pentirsi amaramente – Edoardo), aggiungiamo, per dar più sapore a tanta carognaggine,  anche  i larvati atteggiamenti provocatori incontrati nelle cancellerie giudiziarie di pertinenza , e per finire l’ ostentata indifferenza di certi uffici giudiziari nei riguardi delle richieste di vedersi pagare parcelle – magari con la speranza di indurre a comportamenti inopportuni dopo tanta provocazione. Difficile – avranno pensato – non incazzarsi di fronte a un debitore che con spocchia manco si degna di dare una giustificazione per il proprio reiterato inadempimento…Tutto l' alveare è in agitazione.....Insomma, i segnali di tanta insofferenza e latente violenza togata sono ben chiari.. Staremo a vedere cosa maturerà in questa calda estate e si ci saranno altri agguati, tranelli, minacce...… 

Intanto noi registriamo tutto e prepariamo l’ atto di accusa a questa repubblica corrotta di toghe e arroganza . Tutti i nodi verranno al pettine, questo è sicuro. 

Il Monitore

giovedì 12 giugno 2025

E SIA LA GIUSTIZIA DEL POPOLO VENETO

 


Aula del tribunale di Venezia

Anche oggi, 12 giugno, nella splendida cornice di Venezia, avanti al tribunale , L’ Ufficio Dogale ha effettuato il programmato volantinaggio pro Longo, fra l’ interesse incuriosito dei molti cittadini veneziani presenti e dei tantissimi turisti stranieri che hanno manifestato sorpresa e sconcerto nell’ apprendere il profondo degrado delle istituzioni giudiziarie in Italia che è ormai  identificata come stato totalitario e non di legalità .Traiamo da un Comunicato dell’ Ufficio Dogale il testo del volantino :  

“Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati (COA) è la rappresentanza del corpo degli avvocati presso il mondo giudiziario. A Pordenone invece il COA (presieduto attualmente dall’avvocato Igor Visentin di Portogruaro ) sconfina nei suoi compiti istituzionali per occupare un ruolo di collaboratore di ingiustizia, ostacolando l’esercizio della professione a quegli avvocati che siano nella lista nera di certi magistrati.Succede dunque che a Pordenone si sia creata di fatto una struttura parallela per combinare gli affari di giustizia: COA, ricorrendo a sotterfugi vari, da ben 15 ( quindici !)  mesi impedisce all’avvocato Edoardo Longo di re-iscriversi all’Albo professionale violando legge e fianco precedenti decreti dello stesso ente del 2022 ,  per impedire al professionista non allineato  il ritorno all’esercizio forense.L’Ufficio Dogale denuncia pubblicamente il comportamento illegale e illecito del COA di Pordenone  che snatura il procedimento di re-iscrizione automatica. “

Nel volantino si accenna alla prossima  iniziativa, che potrebbe essere devastante per l’ “ ente ordinistico”, come ama appellarsi l’ organismo forense del Noncello :

“L’Ufficio Dogale intende dunque attivare il “Tribunale Enzo Tortora contro i crimini giudiziari” per esaminare e giudicare il comportamento del COA di Pordenone sul caso Edoardo Longo. Quali sarebbero le colpe attribuite all’avvocato Edoardo Longo? Le sue colpe sarebbero quelle di difendere nei tribunali le iniziative indipendentiste ritenute da certi magistrati come destabilizzanti del sistema Italia. Le parti danneggiate dall’ illecito comportamento del COA di Pordenone saranno tutte convocate per esprimere le loro richieste risarcitorie. Nel prossimo volantinaggio del mercoledì davanti al Tribunale di Venezia, indicheremo sede e data dell’udienza del Tribunale Enzo Tortora sui fatti in questione. “


L’ avvocato Longo ha espressamente richiesto a Ufficio Dogale che il processo del tribunale Enzo Tortora, che già aveva brillantemente  e coraggiosamente agito a Padova reclamando la liberazione del prigioniero  dalla illegale deportazione carceraria ( cfr  https://lanterna88.blogspot.com/2024/03/quando-il-leone-ruggira.html    ) avvenga con la partecipazione delle parti danneggiate dal comportamento illegittimo del COA. Sia fatta giustizia.

Il primo danneggiato è proprio l’ avvocato Longo e la sua famiglia. L’ amico Edoardo ha calcolato che per danni diretti, danni alla salute, danni alla vita di relazione, dispersione totale dell’ avviamento del suo Studio legale attivo da oltre 40 anni – dispersione neanche verificatasi durante la deportazione carceraria -, mancati guadagni e danni economici connessi,  la misura del danno infertogli dal COA di Visentin  si aggira in circa un milione di euro, cifra non esagerata e che a breve sarà certificata da una consulenza tecnica. Ma oltre all’ avvocato Longo, sono anche danneggiate le associazioni indipendentiste venete che hanno dovuto rinunciare alla sua assistenza legale impostata a valorizzare il loro diritto alla auto-determinazione e affrancamento dal criminale stato totalitario italiano. Inoltre, sono parti danneggiate tutti i clienti che hanno dovuto abbandonare la assistenza legale dell’ avvocato Longo. Associazioni e singoli cittadini sono tutti invitati a partecipare al processo del tribunale Tortora e a formalizzare la loro richiesta di risarcimento dei danni patiti anche da loro a causa dell’ ente ordinistico in riva al Noncello.

Potete già contattarci scrivendo a questa mail :

alfatrac88@proton.me

 Si riattiva così anche la lunga tradizione della repubblica veneta di raccogliere le denunce del popolo contro gli abusi di elementi del ceto patrizio e mercantile dominante , attraverso la istituzione di apposite  cassette per le denunce, disseminate in tutta la capitale .


Si risvegli la giustizia veneta  a difesa della sua gente ! 

Sia il popolo veneto a decretare il destino  che attende, che deve attendere,  l' ente ordinistico che, reputatosi onnipotente,  ha violato la legge, danneggiato il popolo veneto in autodeterminazione e anche tanti altri cittadini, nonchè annichilito con disprezzo  l' avvocato Edoardo Longo. Sia  reiscritto con immediatezza  l' avvocato Longo. Si dimetta una buona volta il presidente del COA e il suo direttivo. 15 mesi di stato di abuso golpistico sono stati anche troppi. 

Dopo il processo popolare del tribunale Enzo Tortora, si attiverà la Corte di Giustizia Veneta che depositerà la sentenza finale contro l’ ente ordinistico di Pordenone, con le consuete modalità segrete rese necessarie dal presente stato di  occupazione militare straniera dei territori veneti.Vi terremo informati. Ricordiamo che la CGV ha già pronunciato una sentenza nel caso Longo , sentenza che può essere acquisita qui :

https://www.lulu.com/it/shop/corte-di-giustizia-veneta/quando-il-leone-ruggira/paperback/product-459eg72.html?page=1&pageSize=4

SEMPRE WSM

UNITI FINO ALLA VITTORIA 

Il Monitore 

alfatrac88@proton.me

 


 

lunedì 9 giugno 2025

LIBRERIA ADRIATICA

 


Molto spesso pubblichiamo su questo blog le recensioni di libri editi dalle Edizioni della Lanterna che parlano di tematiche di malagiustizia e corruzione forense trattate su questo blog. Esiste adesso una libreria on line, la Libreria Adriatica,  convenzionata con queste edizioni,  che pone in vendita tutti i libri dell’ avvocato Longo, altri testi in materia di  italica ( e non solo) malagiustizia, in particolare sull’ aggressione per mano giudiziaria nei confronti dei dissidenti politici, nonchè tutti i libri della Lanterna in tema di identità veneta , indipendentismo ed altro, in particolare di storia delle  meravigliose terre venete adriatiche , sospese fra cielo e mare. 

 Invitiamo i nostri lettori ad acquistare qui  qualche libro, evitate accuratamente Amazon che è un bandito e sabota la Lanterna , neanche corrisponde i diritti di Autori ed Editore  : la libreria che vi proponiamo è seria  e i libri sono offerti a prezzi bassissimi e molto abbordabili. Un acquisto di libri è anche un sostegno per le spese per mandare avanti questo blog controcorrente : l’ avvocato Longo, infatti, non ci finanzia, neanche se volesse : per colpa di avvocati privi di etica ,  di rispetto della legge e della loro stessa dignità ( quella altrui per loro non esiste, come si vede da questa triste vicenda ) , da 15 mesi non può lavorare pur avendone pieno diritto ….. Ok?  La libreria si chiama Libreria Adriatica e il link per collegarsi al suo catalogo on line e fare acquisti in tutta sicurezza è il seguente :

https://www.lulu.com/spotlight/adriatica

 

Il Monitore

mercoledì 4 giugno 2025

AUTORITA' DOGALE AVANTI AL TRIBUNALE DI VENEZIA

 


In data odierna Autorità Dogale ha dato inizio alla seconda campagna di volantinaggi e sensibilizzazione a favore  dell’ avvocato Edoardo Longo, ingiustamente condannato e  deportato in carcere ed ora vittima di un linciaggio illegale da parte degli organismi forensi della sua città, dove è stato iscritto ininterrottamente per 41 anni. Qui sopra vedete il tribunale di Venezia, dove è stato effettuato il primo volantinaggio di A.D.

 Registriamo subito un fatto positivo : il volantinaggio, che ha suscitato forte interesse , si è svolto pacificamente e senza la oppressiva presenza di apparati militari dello Stato ( Carabinieri, Guardia di Finanza ) , di Polizia ( Digos) o altro , come avvenuto in maniera ossessiva e scomposta  durante la prima campagna di volantinaggio effettuata questo inverno avanti al tribunale di Pordenone. A Pordenone mancavano solo le Guardie Forestali e i Guardia Marina e tutto l’ apparato militare e poliziesco dello Stato era stato  schierato. Un diverso approccio all’ esercizio pacifico della democrazia del popolo ( come lo è un semplice volantinaggio pubblico ) da parte delle istituzioni giudiziarie di Venezia rispetto a quelle di Pordenone che hanno dimostrato  , invece, forte insofferenza nei confronti dei valori e della prassi della democrazia. Di seguito pubblichiamo il Comunicato  ufficiale di Autorità Dogale :

“Questa mattina, davanti al Tribunale di Venezia, i patrioti dell’Ufficio Dogale hanno distribuito un volantino di solidarietà a favore dell’avvocato Edoardo Longo, impedito dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pordenone di tornare a svolgere la sua attività forense, diretta soprattutto in difesa di organismi politici indipendentisti.

Il Coniglio dell’Ordine degli Avvocati, denuncia l’Ufficio Dogale, con sotterfugi vari e continui, disattende alla sua funzione istituzionale che è quella di registrare la reiscrizione all’albo professionale dell’avvocato Edoardo Longo e non quella di impedirgli il ritorno all’attività forense, dopo un breve periodo di sospensione dovuto a vicende giudiziarie superate.

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pordenone, sempre a parere dell’Ufficio Dogale, sembra  agire nell’interesse di chi, a livelli più alti, cerca di minare il ritorno nelle aule di giustizia dell’avvocato Edoardo Longo per riprendere il suo impegno giudiziario in favore di cause di giustizia e di libertà.

Il volantinaggio continuerà a Venezia ogni mercoledì con le stesse modalità fino alla soluzione positiva del caso.

Venezia, 4 giugno, 2025.

Ufficio  Dogale

Venezia



UN RINGRAZIAMENTO AI SOSTENITORI

 


Oggi Monitore Veneto ha raggiunto quota 100.000 visualizzazioni in un anno, che per un modesto blog non indicizzato non è male.... rimango sorpreso che le mie sorti interessino a tanta gente...probabilmente lo schifo generato da " magistratura del FVG " e suoi degni compari dell' " ente ordinistico " del Noncello è proprio enorme. Grazie a chi mi resta vicino. Questo blog chiuderà solo il giorno in cui mi sarà restituito quanto mi è stato rubato con destrezza ladresca : il mio LAVORO.

Avv. Edoardo Longo

 

martedì 3 giugno 2025

" SCHIAVI DI ROMA" ? ANCHE NO

 


Caro Avvocato, sono un cittadino del Territorio Libero di Trieste e seguo le sue iniziative fin dal 2013, quando assistetti ad una udienza molto accesa al tribunale della mia città, in cui lei difendeva il Movimento Trieste Libera con le famose eccezioni di giurisdizione.  So di tutti i tentativi che l’ Italia ha fatto per toglierla di mezzo e da ultimo quello degli avvocati della sua città che non vogliono reiscriverla per impedirle di difendere nei processi . Mi permetta di fare un paragone, non se l’ abbia a  male : la sua vicenda mi ricorda tanto quella di noi cittadini liberi di Trieste : liberi si per trattato internazionale dal 1948  ,  ma schiavi nei fatti, schiavi di Roma  , come blatera l’ inno nazionale degli italioti… Sia noi che Lei abbiano la legge dalla nostra parte per esercitare i nostri diritti. Noi abbiamo il Trattato di Pace del 1948 che ci dà diritto all’ autogoverno liberi dallo stato italiano. Ma l’ Italia non vuole saperne di applicare questa legge internazionale e siamo sempre sudditi spremuti e umiliati  della repubblica itagliana. Lei ha diritto a riprendere il suo lavoro : lo dice la sua legge professionale e lo stesso ordine degli avvocati di Pordenone con un decreto emesso addirittura quando era in carcere. Ma non vogliono saperne di applicare la legge e lo stesso decreto , perché sono in suo favore . Siamo entrambi schiavi e sudditi di uno stato  e delle sue istituzioni che non rispettano neanche le loro  leggi e neanche le leggi internazionali. Una cricca di banditi, gli italiani.  Abbiamo diritti legali e sacrosanti,  ma l’ Italia se ne frega e ci tratta da paria . Ma cosa possiamo aspettarci da una nazione messa insieme da un ladro di cavalli con le orecchie mozzate come Giuseppe Garibaldi, padre della loro nazione ? I discendenti di siffatto lestofante assassino non sono meglio del loro fondatore ! Consideri l’ idea di buttare al cesso la cittadinanza italica e di andare a vivere in uno stato europeo di autentica storia e civiltà, come può essere l’ Ungheria o la Russia ! Basta Italia ! E’ uno stato che deve solo sparire !

Un cittadino del territorio Libero di Trieste

lunedì 2 giugno 2025

FACCIAMO IL PUNTO



A fronte delle  tante richieste di Lettori di questo blog, è il momento di fare il punto della situazione. Il fine pena dell’ avvocato Edoardo Longo , dopo lo sconto di 135 giorni per buona condotta del 2024, è determinato ora al 15 marzo 2026. Questa data può essere ulteriormente abbreviata fino  all' incirca alla  metà di dicembre 2025 ,  se gli verranno concessi gli ulteriori 90 giorni di sconto ( sempre per buona condotta) di cui ha diritto, ma che l’ ufficio di Sorveglianza non ha alcuna intenzione di concedere dopo le pressioni contrarie ed illegittime dell’ “ ente ordinistico” che teme, evidentemente ( cfr https://monitore1980.blogspot.com/2025/05/novita-dal-palazzo-dell-indecenza.html    )  , che ciò possa giovare alla re-iscrizione all’ albo forense dell’ avvocato Longo, iscrizione cui ha comunque diritto , anche senza concessione di sconti.  Tali indecenti pressioni indicano però  chiaramente come  la cricca forense del Noncello abbia  delle spaccature interne e non è compatta come un sol uomo nel rigettare un diritto indiscutibile violando la legge.

 Evidentemente il pressing dell’ Autorità Dogale, particolarmente inviso dagli “ ordinistici” e dai loro apparati di supporto giudiziario in FVG , ha avuto effetto nella sensibilizzazione delle coscienze oneste. La impugnazione contro questo illecito diniego è ora avanti alla Corte di Cassazione in attesa della fissazione della relativa discussione.

Da quando è stato rimesso in libertà, l' avvocato Longo ha il diritto di svolgere la sua professione ed è sottoposto solo a limiti negli spostamenti extra - regionali e negli orari , nonchè è tenuto allo svolgimento di attività di volontariato sociale. Prescrizioni che verranno a cessare con il fine pena e che il nostro amico ha rispettato quasi in modo maniacale, comportamento  encomiabile che  a quanto pare  non  gli sta  giovando  granché. 

Ricordiamo che l’ avvocato Longo venne deportato bestialmente in carcere il 16 luglio 2022 a seguito di un cumulo di due condanne illegali , frutto di due processi artefatti in cui  e' stata cercata e pronunciata condanna , laddove era legalmente dovuta la assoluzione. Sulla illegalità delle due condanne ci siano soffermati a lungo in vari  post :

 

1)      https://lanterna88.blogspot.com/2022/10/una-losca-operazione-regia.html  ,

2)      https://lanterna88.blogspot.com/2022/10/appunti-per-la-corte-di-giustizia-veneta.html

..e in vari libri :

1)      https://www.lulu.com/it/shop/edoardo-longo/io-accuso/paperback/product-rmz25wd.html?page=1&pageSize=4 

2)      https://www.lulu.com/it/shop/corte-di-giustizia-veneta/quando-il-leone-ruggira/paperback/product-459eg72.html?page=1&pageSize=4

 

Ricordiamo che all’ avvocato Longo venne inflitta una condanna esagerata anche a volerla considerare legittima ( e legittima non è ) , determinata scientemente e callidamente in modo da sforare di 20 giorni  il tetto dei 4 anni che impedisce l’ esecuzione detentiva alle condanne inferiori: e ciò proprio al fine di raggiungere l' agognato obiettivo di gettare il carcere lo scomodo legale. La esagerazione della condanna è apparsa evidente anche al giudice di Sorveglianza veneto che ha scarcerato il legale il giorno del Capodanno Veneto del 2023, che lo ha sottolineato nella ordinanza di scarcerazione, consentendo anche all’ avvocato di tornare liberamente alla sua professione.

Grazie a un intrigo di palazzo coordinato a Pordenone e fase finale di una lunga operazione a regia  , è stata negata la possibilità di lavorare all’ avvocato da parte del consiglio forense della sua città nel marzo 2024 ( cfr : https://monitore1980.blogspot.com/2025/04/i-calendari-ordinistici.html  ) esaustorando l’ autorità giudiziaria veneta e lo stesso consiglio forense che, retto da altro ed onestissimo presidente , nel momento più buio della deportazione del professionista, aveva decretato, fin dal dicembre 2022, in conformità assoluta alla legge, che lo stesso potesse tornare senza vincoli alla sua professione una volta rimesso in libertà.



Trono da 
Gran Maestro Ordinistico 


Della assoluta illegalità della nuova dirigenza forense di Pordenone " insediatasi " nel gennaio 2023, ne abbiamo già parlato un anno fa e rimandiamo a quel post : https://monitore1980.blogspot.com/2024/07/la-legge-e-uguale-per-tutti.html

L’ avvocato Longo ha diritto quindi per legge e per decreto del medesimo ente alla iscrizione all’ albo professionale. Non esistono argomentazioni contrarie : l’ avvocato Longo non ha debiti disciplinari in sospeso ( per i fatti di cui alle condanne penali ha avuto  3 mesi di sospensione dal lavoro nel 2016  , peraltro prescritti già quella volta  )  , le condanne infertegli non sono ostative all’ esercizio della professione e i fatti a cui si riferiscono risalgono al 2007 e 2010, e negli anni successivi, mica pochi , l’ avvocato Longo ha sempre esercitato la professione con continuità .

 Anche un bambino capirebbe che  l’ attuale e persistente diniego, dopo quasi 20 anni,  è assolutamente illegale ed è  un atto golpistico contro la legge e lo stesso organismo forense che nel dicembre 2022 ne aveva sancito con decreto passato in giudicato  il diritto alla reiscrizione. Tutto ciò dimostra come il diniego frapposto dall’ attuale cricca forense non sia neanche frutto della volontà del mondo dell’ avvocatura – che aveva sancito il diritto alla reiscrizione già  nel dicembre 2022 – ma è frutto di pressioni illegali esterne che, a differenza di prima,  trovano ora fertile sponda nell’ attuale presidenza dell’ ente ordinistico.

Che tali pressioni vengano dall’ ambiente giudiziario di Pordenone, portavoce forse anche di altri soggetti rimasti dietro le quinte,  è dimostrato da vari fattori. Ne ricordiamo solo alcuni, i più clamorosi e documentati, oltre alla circostanza – che parla da sola – che durante la fase lavorativa del professionista nel 2023 , dopo la scarcerazione, abitualmente soggetti giudiziari insultavano  pubblicamente il professionista lamentandosi di non riuscire a “ toglierselo dai coglioni” . Ricordiamo che appena libero, nel marzo 2023,  e con autorizzazione giudiziaria all’ esercizio della professione, l’ avvocato fu oggetto di indecenti pressioni ad opera dell’ ufficio penale del FVG affinchè rinunciasse ( !) spontaneamente ( !!) a svolgere la sua professione quanto meno avanti al tribunale di Pordenone , oltre a subire  altri pesanti ricatti che documenteremo prossimamente. Pressioni che furono respinte al mittente, sia pure con garbo, ma con fermezza. E’ ora di finirla con gli abusi !

 Ma non solo : il linguaggio che trasuda dai decreti illegali degli ordinistici del Noncello, trasuda di terminologie  e concetti tipici di pubblici ministeri e non di avvocati. ( cfr https://monitore1980.blogspot.com/2025/02/quando-lo-stato-uccide.html ) . Alcuni passaggi li abbiamo trovati identici in atti vomitevoli firmati da pubblici ministeri. Prima o poi ne parleremo, così, per riflettere assieme sulle strane coincidenze del Palazzo dell' Indecenza...

E, per finire, solo una pertinente osservazione : come documentiamo su questo blog , l’ avvocato Longo ha intrapreso una azione di recupero dei propri crediti professionali che dal 2022 ( guarda caso) gli uffici giudiziari non gli pagano più e riguardano  per lo più attività processuale svolta anni e anni fa. Chi più , chi meno tutti gli uffici giudiziari coinvolti si stanno attivando a saldare i debiti e a ricostruire i dati della annosa posizione. Tutti, meno due… Quali ? Quelli del circondario giudiziario di Pordenone e precisamente il tribunale e il giudice di pace di quella città ! ( cfr  https://monitore1980.blogspot.com/2025/05/i-debiti-vanno-pagati-anche-da-parte.html ). Una coincidenza. Semplice distrazione. Con tante cose cui debbono pensare, poverini,   l' idea  di pagare i debiti gli  è sfuggita di mente.  Gli  sarà ricordata con le dovute maniere che spettano al loro nobile  rango...

Una considerazione finale. Non è infrequente che un avvocato possa finire in carcere. La legge stessa , riconoscendo il diritto del professionista a continuare la sua professione anche dopo una disavventura del genere, riconosce una ovvietà di cui pochi parlano : la professione forense può essere una professione rischiosa. Da oltre cento anni i sistemi totalitari sono soliti deportare in galera con qualche pretesto  gli avvocati  più vigorosi nelle difese di oppositori politici. E’ una piaga ben nota che dovrebbe trovare gli organismi forensi in prima linea nella tutela dei propri iscritti più esposti a questo rischio. Ma gli enti ordinistici da molti decenni a  questa parte sono controllati dall’ autorità giudiziaria e sono composti per lo più da docili yes men che si adattano ben volentieri al ruolo di cani da guardia della categoria , in cambio di intuibile "riconoscenza "... diciamo un " do ut des " che soddisfa entrambi i contraenti. Nihil novi  sub solem.

 Cosicchè accade che  gli enti ordinistici frantumino i testicoli a tutti con manifestazioni a favore di avvocati turchi o iraniani, gettati in carcere per l’ assistenza prestata a oppositori dei regimi, ma .. si dimenticano di quanto accade in Europa ai difensori di imputati revisionisti ( leggasi “ Anonima Estorsioni “ : https://www.lulu.com/it/shop/edoardo-longo/anonima-estorsioni/paperback/product-rmzq26z.html?page=1&pageSize=4    ) , ma soprattutto si dimenticano di quanto accade in Italia, dove spesso sono loro stessi, come nel caso dell’ avvocato Longo, i carnefici entusiasti dei loro colleghi…Uno scandalo che grida VENDETTA al cospetto di Dio. 

Il Monitore