mercoledì 10 settembre 2025

DIES IRAE

 


QUANDO chi deve applicare la legge la viola scientemente,  la vittoria del diritto è data solo dalla forza del popolo e non dalla legge stessa :  quando il leone ruggisce,  il Cielo si scuote . Per questa ragione presenzierò personalmente al sit-in indetto da Ufficio Dogale per il giorno 16 dicembre, 2025, ad ore 11, avanti al tribunale di Pordenone ( cfr https://monitore1980.blogspot.com/2025/09/scendere-in-campo.html   ) e per questa ragione invito i miei Amici e Sostenitori a presenziare numerosi ed anche organizzati. La battaglia continua e la maggior festa sarà sconfiggere gli avversari. Grazie a tutti quelli che mi sono stati vicini  in questi tre lunghi anni di aggressione togata del Sistema nei miei confronti. 

Le toghe non possono impedire la libera e democratica attività di critica politica come hanno già tentato di fare , in modo ignobile e bieco, per impedire i volantinaggi  di Autorità Dogale,  nè tentare allo stesso fine,  di ricattare me  con la minaccia di ributtarmi in galera : così facendo pochi mesi fa hanno anche implicitamente ammesso che pure le loro condanne penali ingiustamente infertemi  erano espressione dello  stesso tipo di ricatto : non si butta  in galera un innocente per liberarsi della sua scomoda presenza.  Diamo una risposta di popolo all' arroganza tirannica delle toghe.  Forza e avanti, uomini liberi e coraggiosi.

Avv. Edoardo Longo

longolegal@libero.it 



lunedì 8 settembre 2025

REDDE RATIONEM






Il 15 dicembre 2025 finiscono gli abusi giudiziari del regime liberticida contro l’avvocato Edoardo Longo.

Il 16 dicembre 2025 riprenderemo insieme a lui la battaglia contro i complici del COA (consiglio dell’ordine degli avvocati di Pordenone) che hanno subdolamente impedito all’avvocato Edoardo Longo di riprendere nei tribunali il suo posto di difensore dei diritti civili, dei diritti democratici e dei diritti di libertà; diritti calpestati e massacrati da un regime formatosi nell’illegalità, contro i popoli italiani e contro la Repubblica Veneta in primis.

Il 16 dicembre 2025, ore 11, davanti al Tribunale di Pordenone, festeggeremo la fine della aggressione giudiziaria all’avvocato Edoardo Longo e la condanna politica del comportamento ingiustificabile e contraddittorio  del COA di Pordenone.

Venezia, 8 settembre 2025

Albert Gardin

giovedì 4 settembre 2025

I SEGNI DEL FUTURO

 



Salve Avvocato, è sempre un piacere risentirla. Le carogne con cui ha a che fare mi sembra di capire che hanno le corna sempre più lunghe. Tutta la classe dirigente è ormai un cancro in ogni settore.

Io vado avanti, con fatica. Solo grazie all' aiuto di Dio, direi. La situazione va sempre peggio, ed è difficile preparare i figli ad affrontarla. Si fa il possibile.... l' impossibile lo lasciamo a Lui.

Un caro saluto.


Un collaboratore delle Edizioni della Lanterna,

Viterbo

mercoledì 3 settembre 2025

TENERE DURO

 


Complimenti a tutto lo staff di Monitore Veneto e buona fortuna !  Abbi fede…. Soprattutto in te stesso ! Ogni Golgota termina in Gloria !

Pubblicista e saggista indipendente,

Napoli

martedì 2 settembre 2025

IL FUTURO DEL MONITORE

 


Il futuro del Monitore ?

Bisogna intendersi : se si parla di me, Maurizio Rossetti, collaboratore delle Edizioni della Lanterna che pubblico qui con lo pseudonimo di Monitore Veneto, possiamo dire che questo è il mio post di commiato, dal momento che da adesso in poi i post saranno scritti e firmati direttamente dall’ avvocato Edoardo Longo. Io me ne tornero' alle mie occupazioni fra cui la elaborazione di saggi. Sono molto indietro, infatti, nel completamento del mio “ La sinagoga occulta” e solo da poco ho completato “ Islam e massoneria”. Magari, in calce a questo post inserisco un link che porta ai miei libri : qualcuno di Voi Lettori, magari, me ne acquista qualcuno, per riconoscenza per il servizio di sostegno a Edoardo e alla controinformazione in questo anno e mezzo che sono stato con Voi. Questa esperienza è stata molto interessante  e mi ha permesso di capire come la vita di Edoardo sia la prova sotto i nostri occhi che i Protocolli di Sion non erano una fola, ma pura verità : Il XVII Protocollo, infatti vaticina un giorno in cui “ …renderemo gli avvocati meri impiegati a favore dei tribunali e non potranno più accordarsi con i clienti per la loro difesa..”. Mi pare che l’ analogia con quanto vediamo  sotto i nostri occhi sia impressionante, vero ?

Perché abbiano deciso di non far scrivere a Edoardo post su questo sito che parla della sua odissea fra toghe criminali ed impazzite ? Molto semplice : per non favorire chi, nell’ ambito della losca magistratura del FVG, aveva in progetto di rimandarlo in galera. Quando Edoardo uscì il giorno del Capodanno Veneto del 2023 dalla sua prigionia illegale, il giudice di Padova che lo liberò scrisse, nella sua magistrale ordinanza , che andava liberato intanto perché “ non aveva precedenti “ ( solo in Italia si può finire a 64 anni in galera essendo incensurati..) , i titoli di reato per cui era stato condannato “ non erano neanche gravi” ( e qui immaginiamo i ringhi di  certe toghe noncellesi), non destavano alcun “ allarme sociale” ed, anzi, era da sottolineare la pesantezza della condanna  calibrata giusto “ un mese oltre il tetto che avrebbe impedito l’ accesso al carcere”. In virtù di queste considerazioni e del fatto che l’ avvocato Longo “ è dotato di lunga esperienza professionale e carattere e rispetterà scrupolosamente le prescrizioni che gli saranno impartite in luogo della pena muraria” ( carcere) , “disponendo della sua attività professionale di avvocato “ ( nel gennaio 2023 il Visentin  si era appena seduto sul Trono del Pavone e non era ancora in grado di nuocere al prossimo),  ne disponeva l' immediata scarcerazione. Venne così rimesso in libertà con il suo lavoro.

In queste circostanze Edoardo non aveva volontà di dissotterrare l’ ascia di guerra nei confronti delle istituzioni giudiziarie, ma siamo in Italia e la follia ed efferatezza delle istituzioni raggiunge abissi che è anche difficile immaginare. Mentre Edoardo usciva dal carcere, a Pordenone avvenne un mezzo colpo di stato giudiziario. Il capace ed onesto presidente degli avvocati venne sostituito dal Visentin che più yes- man di apparato non si può trovare, neanche a cercarlo col lanternino. Il Pubblico ministero anti-corrotti dott. Raffaele Tito venne promosso da Pordenone a Verona e sul suo scranno si sedettero vecchie conoscenze di sostituti locali molto influenzabili dal territorio.  L’ anziano e garantista presidente veneto  del tribunale andò in pensione e venne sostituito da arrembanti toghe pordenonesi in cerca di rivincite  di gloria e potere . In poche parole, nel giro un paio di mesi tutto il potere giudiziario a Pordenone era totalmente in mano, senza presenze estranee e indipendenti, a toghe cittadine, vicine  alle camarille locali . Per Edoardo il futuro si faceva cupo : erano  tutti personaggi spietati e  che da anni l’ avevano giurata al nostro amico e si erano fatti in quattro, chi più chi meno, ma tutti, a  confezionargli quelle condanne folli per “ liberarsi di lui”, come hanno la sfacciataggine di dire ancora oggi nei corridoi del Palazzo dell’ Indecenza. Mancava solo che la cometa di Halley brillasse in cielo, per completare la congiuntura nefasta. 

Fu così che osarono compiere, spalleggiandosi l’ un l’ altro e fuori da ogni controllo esterno , quello che nessuno  avrebbe osato fare  : destituire di fondamento l’ ordinanza liberatoria del tribunale veneto con connessa autorizzazione al lavoro. Riassumiamo con le parole usate da un nostro lettore :

“... Ma come si fa a liberare dal carcere un uomo   per poi togliergli  il lavoro, confinarlo a casa ! Ma scherziamo ? E’ onestà morale questa ? Ma siamo in un paese civile  ?  Mi ricorda una parabola taoista in cui si libera una persona dalla prigione per portarla in un infinito deserto e gli si dice : “ Ora sei libero”. Ma è libertà questa ? Come si può vivere in un deserto? A chi si può chiedere un aiuto se non c'è nessuno e non si hanno né viveri,  né acqua ? ( https://monitore1980.blogspot.com/2024/09/al-cospetto-del-cielo.html )."



Derubato del proprio lavoro con maestria  da scippatori, Edoardo capì che doveva difendersi anche con la controinformazione. Così nacque questo blog nella primavera del 2024, dopo più di un anno dalla scarcerazione . Avevamo anche capito che la questione penale e quella del lavoro non camminavano  su binari diversi con soggetti diversi , ma erano entrambe sottoposte a pressioni da una stessa lobby. Il meccanismo , circolare,  era proprio questo : oscuri elementi togati di Pordenone e di Trieste ( e dei servizi dello Stato)  agivano sulla magistratura di sorveglianza che a sua volta agiva sul presidente degli avvocati e viceversa : anche l’ ente ordinistico del menga premeva a sua volta sulla magistratura di sorveglianza ( per il tramite dell’ ufficio penale di Udine) al fine di aggravare la posizione di Edoardo. “ Aggravare “ è un eufemismo per dire rimandare in galera. La partita era questa. Del resto, era anche l' unica che desse sicurezza a tutta questa bella gente che Edoardo non venisse reiscritto al lavoro poichè ne aveva pieno diritto. Abbiano le prove che alcuni passaggi delle memorie di Visentin  sono identici, anche nel lessico, a quelli usati da un pubblico ministero friulano e un procuratore generale di Trieste con riferimento alla vicenda in oggetto. Telepatia ? Non crediamo proprio. 

In questo contesto rimandare in galera l’ avvocato dei ribelli era un gioco da ragazzi : dice la legge : "se sei in carcere e hai un lavoro, puoi uscire dal carcere. Se però lo perdi , in carcere ci rientri". Il rischio è stato reale ( cfr anche il caso Alemanno e casi collegati che abbiamo segnalato sul blog) e ad esso si aggiungeva un’ altra variabile di questa specie di " gioco dell' oca" giudiziario,  spesso evocata dalle toghe coinvolte in questa operazione : "se un condannato ammesso alla libertà in prova manifesta assenza di “ pentimento  , va rispedito dentro, tanto più se non ha più un lavoro". Cosa ha impedito che ciò  accadesse, soprattutto dopo le feroci minacce rivolte a Edoardo dall' ufficio penale di Udine, nella primavera scorsa, per stroncare ogni solidarietà a suo favore ( pensiamo ai volantinaggi di Autorità Dogale avanti al tribunale di Pordenone, violentemente combattuti dall’ ente ordinistico smascherato pubblicamente) ?

Una sola, ineludibile, macroscopica  circostanza : il fatto che nell’ ottobre 2024 erano stati provvidenzialmente concessi ben  135 giorni di sconto di pena per buona condotta : non puoi buttare in galera oggi una persona, tacciandola da criminale incallito, se le  hai appena concesso uno sconto di pena  enorme per buona condotta….Senza quello sconto, Edoardo lo avrebbero ributtato ai Due Palazzi di Padova. La fortuna è stata che, nell’ autunno del 2024,  era andata in pensione l’ arcigna giudichessa della sorveglianza di Udine, tassello fondamentale della operazione a regia in oggetto e chi è subentrato non era parte dello stesso giro di toghe e non ha tentennato nel concedere lo sconto del 2024, come d’ autorità ha pure concesso quello finale di luglio nonostante il parere contrario dell’ ufficio penale che riteneva lo sconto “ dannoso per il consiglio dell’ ordine” (!!). Se non cambiava il Giudice, nessuno sconto,  perché la vecchia giudichessa ostile aveva decretato per iscritto che sconti non li concedeva proprio, se non all’ ultimo momento… Niente sconto, niente valutazione di buona condotta e quindi niente più  libertà, anche se si è trattato solo di libertà di soffrire e fare la fame. 

Capite quindi che era opportuno che Edoardo non firmasse articoli che criticassero l’ operazione a regia che da anni lo sta strangolando. Il rischio era troppo forte e serio e c' era la disponibilità del sottoscritto ad accollarsi l' incarico ben volentieri. Il cameratismo non è acqua, come dice un antico motto : "Il nostro  onore si chiama fedeltà" .  Ora il pericolo è passato e su queste colonne ritorna l’ avvocato Edoardo Longo, combattivo e grintoso come sempre.  Scusate la lunghezza di questo mio post di commiato, ma mi sono appassionato a questa vicenda. 

Tornando all’ inizio :  il futuro di questo blog, nato per denunciare il sopruso compiuto su Edoardo dall’ ente ordinistico di Visentin da Portogruaro , non finisce con la fine della esecuzione penale,  ma è legato alla reiscrizione ( dovuta e doverosa ) del nostro amico e al suo ritorno al lavoro : solo il giorno successivo alla reiscrizione di Edoardo all’ albo degli avvocati , questo blog, completata la sua missione , cesserà le pubblicazioni. Prima di quel momento, continueremo usque ad inferos

Forza e avanti, la battaglia si prospetta ancora lunga ma , come dicevano i Romani, si vis pacem, para bellum. E noi la prepareremo, o come se la prepareremo ! Si dia fuoco alle polveri. 

Maurizio Rossetti,

alIas Monitore Veneto

OPERE DI MAURIZIO ROSSETTI :

https://lanterna88.blogspot.com/search/label/Opere%20di%20Maurizio%20Rossetti  



lunedì 1 settembre 2025

L' ATTIVITA' LEGALE ININTERROTTA DELL' AVVOCATO EDOARDO LONGO

 


Tramite il Monitore Veneto, l’ avvocato Edoardo Longo comunica di continuare a svolgere  quella parte di  attività di assistenza legale che non gli è preclusa dalla legge pur in assenza di iscrizione all’ albo degli avvocati. Tale attività consiste, esemplificando in : “ redazione di lettere, diffide, messe in mora, atti interruttivi di prescrizione, redazione di contratti , di scritture private varie, atti di quietanza, consulenze legali scritte e verbali, assistenza in arbitrati irrituali, atti di denuncia e altre attività consimili” .Tutto ciò conformemente a quanto previsto dalla legge e ribadito e disposto dalla sentenza della Corte di Cassazione , sezione sesta, nr. 32952 del 25.3.2017. Un tanto in attesa della inevitabile reiscrizione all' albo degli avvocati e della conseguenziale ripresa dell'  attività giudiziaria penale che l' avvocato ha esercitato per 41 anni ed ora gli è preclusa a seguito di una illegale  " operazione a regia" giudiziario/forense.

Rimangono invariati i numeri telefonici e mail per contattarlo ( mail : longolegal@libero.it , - tel 3381637425 ),  come pure la sede dello Studio in Pordenone, viale della Libertà, 27. L’ avvocato Longo è disponibile a spostamenti pressi domicilii o recapiti degli assistiti per agevolarli nella richiesta di prestazioni legali , previo appuntamento.

Il Monitore

LA BATTAGLIA RIPRENDE

Tenete presente questa data: 15 dicembre 2025 https://monitore1980.blogspot.com/2025/07/dies-illa.html

Dopo, potrò tornare a recarmi in Veneto che mi è ancora proibito. Solo da qualche settimana posso recarmi liberamente a Trieste. Che io abbia fatto l' avvocato degli indipendentisti a Trieste e poi in Veneto è una pura coi(o)ncidenza...🤔

Per la ripresa del lavoro sarà più dura perché c'è un muro di ostilità aggressiva inattenuato e ancora la cassazione tarda a fissare l' udienza finale decisoria. C'è un frenetico agitarsi nei corridoi giudiziari.. obiettivo: corrompere anche i giudici della Cassazione. Al momento non sono riusciti a bloccare la discussione del ricorso che ha superato il vaglio di ammissibilità. Dovrei essere ottimista, ma quando si tratta di " TOGHE & CAPPUCCI " , dove il diritto conta ZERO, è saggio essere cauti e prudenti...Cmq ho in programma, già da settembre, di riprendere le ostilità politiche. Ora non possono più contare sull' ufficio penale di Udine per minacce e ricatti. Farò più avanti un "appello " ai miei amici per cooperazione. Come dicevano i Romani, " festina lente ". Ma mai " abbandonare la presa " finché il nemico non è a terra.

 Buona serata a tutti. 

Avv. Edoardo Longo

CARE TOGHE, COMINCIAMO A FARE I CONTI


In programmazione a settembre: "DEPORTAZIONE", libro che parla della scandalosa detenzione inferta al sottoscritto, frutto di una losca operazione a regia ordita da ben noti settori liberticidi del mondo giudiziario. Un abuso giudiziario criminale che attende ancora giustizia e al quale non intendo concedere sconti di sorta. Con documentazione della solidarietà delle realtà indipendentiste e con le più significative lettere che ho ricevuto in carcere. Un libro che vuole essere un atto d' accusa verso la repubblica italiana. Care toghe, cominciamo a fare i conti.... 

Nell' autunno, pubblicato il libro, vorrei programmare un giro di presentazioni nelle Venezie, da Trieste a Rovigo. Chi fosse disponibile a darmi una mano, mi contatti. DELENDA CARTHAGO.

avv. Edoardo Longo


TOGHE E FORCHETTE





Ci scrivono molti Lettori che vogliono notizie sulle figure giudiziarie coinvolte nella vicenda dell' avvocato Longo e in primis sul giudice che ha denunciato Edoardo per “ lesa maestà giudiziaria” e ne ha ottenuto per questo una condanna a due anni e quattro mesi di carcere ( !!!) , robe mai viste in un tribunale. Dobbiamo chiedere all' avvocato Longo  se ci autorizza a parlarne , perché non vorremmo che ciò involontariamente gli nuocesse perché, come sapete, è ancora sotto ricatto giudiziario. Faremo quello che ci sarà possibile. Abbiate pazienza.  Una cosa però, possiamo senz’ altro dirvela perché non è una notizia riservata : questo giudice  si chiama Rino Chiaradia, dovrebbe essere in pensione da qualche anno, a godersi serenamente i succulenti frutti del suo lavoro ;  abita ad Aviano, in provincia di Pordenone, alla via Pedemontana , 10, come anche ci indica senza problemi  Pagine Bianche :  https://www.paginebianche.it/aviano/rino-dr-chiaradia.aedegfcbcc  

Questo signore non ha  sostenuto l’ esame di magistratura ed è stato immesso lo stesso nelle funzioni giudiziarie presso il tribunale di Pordenone come Onorario ( parola inappropriata perché deriva da Onore..), ha lucrato oltre 20 mila euro ,  per presunti danni patiti, ciucciandoli dal sangue dell’ avvocato Longo e non ha mai   neppure voluto rilasciargli alcuna ricevuta del pingue  ingrasso ricevuto. Chissà perchè...Per fortuna l' avvocato Longo lo ha pagato con assegni nominativi e il giochetto del " doppio ingrasso" non poteva neanche essere tentato. Ma sicuramente un galantuomo come una toga non lo avrebbe neppure pensato e si è trattato di una mera dimenticanza. In fondo, a una toga capita tutti i giorni di incassare 20.000 euro, mica come a noi, pezzenti.... Rino è  stato anche il giudice che ha condannato l’ avvocato Longo come autore del libro Toghe e forchette ed è nel corso di questo processo che si è sentito dolorosamente  oltraggiato e preso in causa e quindi,  con nobile gesto togato,  ha denunciato l' imputato che stava processando. E che ci vuole.  Naturalmente, senza astenersi dal processarlo e giudicarlo. La legge : questo inutile orpello ingombrante...

Concludendo questo post, così scrivevamo il 12 maggio 2024 :  "Per il resto, attendiamo l’ autorizzazione a scriverne. Di più al momento non possiamo aggiungere, al di là di questi brevi fatti di cronaca dell' anno 2007 . Siate comprensivi.....". Oggi l' autorizzazione di Edoardo è arrivata ! La cronistoria del ruolo infame di questo galantuomo nella macellazione dell' avvocato Longo sarà resa pubblica. Non so solo se a scriverla sarò io o direttamente Edoardo che sicuramente non dimenticherà alcun dettaglio, come capita ogni tanto a me... che volete farci, faccio quello che posso, ma Edoardo sostiene  che " nel dettaglio si cela il diavolo", cioè la prova della operazione a regia perpetrata nei suoi confronti. E ha ragione, francamente...I responsabili di questa operazione a regia sono " toghe" e un po' furbette lo sono nel cercar di non lasciar traccia dei loro crimini..... .Preparatevi a vomitare, gente. 

Il Monitore

alfatrac88@proton.me    




venerdì 29 agosto 2025

SOLO LA VERITA', TUTTA LA VERITA'



Nell' augurarvi una buona serata, ricordo che Monitore Veneto riprenderà le pubblicazioni a settembre, anche in modo intenso: ormai alla fine di questa condanna, frutto di vendetta giudiziaria, non possono più ricattarmi: racconterò quindi delle minacce " a toga armata " che ho patito in questi 3 anni, di tutti i tentati ricatti che mi hanno fatto e di tutti i retroscena a mia conoscenza della operazione a regia. Riprenderò anche a pubblicare personalmente  e non sotto lo schermo dell' amico  "Monitore Veneto ".. da settembre fuoco alle polveri, da dicembre spero che l ' incendio sia acceso! 

Edoardo

domenica 17 agosto 2025

IL VIANDANTE E IL SUO CAMMINO



Caro Edoardo,  con me va abbastanza bene. Ammiro la tua determinazione a superare tutto quello che ti hanno tirato addosso, a questo punto credo puoi insegnare qualcosa a Diogene e Giobbe.


Antonio R., Udine 

martedì 29 luglio 2025

ANCHE VICENZA SALUTA


Caro Avvocato , quante cose sono cambiate in meno di dieci giorni…. In dieci giorni le hanno concesso tutti gli sconti dovuti, hanno fissato la fine della sua persecuzione, ha finito di tribolare  con l’ ufficio penale di Udine e non ha più  la sorveglianza. E' possibile, finalmente, dopo tre anni di crudeltà ? E’ quasi libero. Quel giudice però è stato bravo.  Non ci contavamo di vedere tutte queste cose in una settimana. Era un anno che tiravano alle lunghe questo strazio. Piangevamo in casa a leggere quante fatiche doveva patire lei e gli amici che combattevano per lei avanti al tribunale. Siete stati tutti forti e bravi.  Io, mio marito  e la mia famiglia siamo felici e speriamo di vederla presto di nuovo nei tribunali a difendere i diritti del popolo veneto. Siamo tutti martoriati. Forza e coraggio  e sempre viva San Marco che ci protegge. 

Una famiglia autodeterminata

Di Vicenza  

IL POPOLO CONTRO L' ORO

 


Caro Monitore, intanto voglio  manifestare il mio apprezzamento per il cambio di iconografia dei post : lo stile medievale mi appare molto adeguato, suggerisce una idea estetica di forza, vigore, che appartiene alle nostre Tradizioni : basta, in effetti, con toghe , parrucche, ciprie e tutto l’ apparato talmudico di ipocrisie, falsità , codicilli del menga, che corolla gli abusi del folle pianeta giustizia, del tutto scollegato con la realtà  e solo servo dei poteri senza volto e senza anima, per conto dei quali svolge la funzione di carceriere e persecutore ! E’ l’ ora che le sentenze non vengano più scritte con l’ inchiostro del Talmud, ma col sangue e la spada ! Non certo con il sangue degli innocenti o dei poveri sudditi , ma con quello putrido e nerastro dei corrotti di questa nave impazzita che va alla deriva e si chiama I-ta-lya, così come viene scritta  e pronunciata in ebraico dai padroni sionisti che ci perseguitano. Con la spada si salva il diritto e la giustizia ! Lo sapevano già i Romani. 

Vengo al punto : sono un Lettore delle Edizioni della Lanterna e vorrei salutare l’ amico Edoardo  Longo e dirgli che gli sono vicino. Dalla lettera che sto scrivendo lui capirà chi sono. Hanno ragione i Lettori del blog  a dire che è ora di fare giustizia per gli abusi patiti dal nostro amico, patiti fino allo sfinimento. Mi associo a questo coro. Sappiamo tutti che l’ avvocato Longo non è capace di “ vendetta” alcuna se non nei limiti della legge. Che abbia ragioni da vendere non si discute, ma vorrei dirgli di lasciar perdere. Per lui, per noi, non c’è giustizia da parte di questo Stato ! E’ inutile, avvocato, che sporga querele o prepari azioni legali ! I tribunali non le renderanno mai giustizia. Se lo dovesse fare, mi ricorderà quei kamikaze giapponesi pronti a lanciarsi con il loro ZERO sulle  navi americane e che prima di partire sfogliavano i petali di ciliegio vedendoli cadere, per una forma superiore di meditazione sul loro destino. Non  lo faccia ! Ogni querela verrà archiviata, sono solo petali di ciliegio,  sarà inutile e si dovrà attendere la violenza di Stato piombare di nuovo su di lei. 



[ Giudice italo - talmudico ]

Segua invece la strada politica che stava dando i suoi effetti. Mi riferisco ai volantinaggi dei suoi amici, che avevano mandato in paranoia fino al parossismo il palazzo dell’ indecenza : quelle toghe  hanno molto da nascondere  per il fatto di aver abusato del loro potere per condannare un innocente e togliergli il lavoro con imbrogli che fanno vergognare anche gli zingari più truffatori. Continui con queste azioni di protesta politica ,  fino a organizzare un Processo Popolare che coinvolga la gente. Mi pare di aver letto qualcosa sul blog in proposito. Assediare il palazzo d' Inverno. Assediare il palazzo dell' Indecenza.  Come aveva fatto il vostro Doge

Un ultimo consiglio per l' avvocato : giustamente Lei insisterà ancora per tornare a fare l’ avvocato. Deve farlo ! Di questo hanno paura, una paura fottuta, non desista dalla battaglia. Lei ha il diritto, la legge e la giustizia morale dalla sua. Piuttosto, mi consenta un suggerimento : faccia una raccolta di firme fra i suoi amici, ex clienti, sostenitori, per chiedere l’ applicazione , una buona volta, del suo diritto al lavoro. Impedendoglielo hanno fatto una porcata pazzesca, e solo della mobilitazione popolare hanno paura in quelle losche tane togate ! Il popolo contro l’ oro. Anzi : contro  loro. Lei ha già capito a chi  mi riferisco.

Un caro e cameratesco saluto ,

R.F.

Monfalcone

lunedì 28 luglio 2025

UN RINGRAZIAMENTO A TUTTI GLI AMICI

 


La notizia della fissazione definitiva della fine della ingiusta pena inflitta all’ avvocato Edoardo Longo a seguito di una losca operazione a regia che ha avuto il suo epicentro operativo presso il palazzo di giustizia (? ) di Pordenone , è volata rapidamente fra i lettori di questo blog. Li ringraziamo tutti per i messaggi di solidarietà e felicitazioni inviati, di cui qui facciamo un richiamo solo ad alcuni dei tanti, i più significativi. Quelli più estesi, invece, li pubblicheremo un po’ alla volta integralmente. il primo a scriverci è stato Albert Gardin, da Venezia, e il suo messaggio lo abbiamo pubblicato separatamente. 

Da Roma ci scrive G.CP . : “ Adesso che è finito l’ incubo, siedi e aspetta di veder passare i cadaveri dei tuoi aguzzini”. Un sentimento molto diffuso, quello di richiedere quella giustizia nei confronti di chi si è accanito sparando “ con pallettoni da caccia all’ elefante” – espressione usata da Edoardo -  nei confronti dell’ avvocato dei ribelli… La replica del nostro amico : “ .. Per vederli passare debbo comunque dar loro una spinta per farli cadere in acqua..” Eh. Già.. quella è gente togata, veri paraculi, con mille agganci e protezioni nell’ ambito giudiziario.. Sperare che qualche magistrato si attivi nei loro confronti da solo, per tutti gli abusi che  hanno compiuto in 3 anni e oltre e stanno ancora compiendo, è pura chimera… Io, il vostro Monitore, aggiungo anche che, se anche cadono nel famoso fiume del proverbio, restano a galla : infatti la loro sostanza di cui son intrisi è per definizione “ galleggiante”. Per mandarli a fondo  andrebbe legata loro al collo con una catena una pietra…  

Il paragone con i “pallettoni da caccia all’ elefante “, ha colpito la fantasia dei nostri Lettori e da Gorizia uno ci scrive ricordando che “ gli elefanti hanno buona memoria..” Altrochè ! Ma ogni persona onesta e che ama la giustizia ha e avrà la stessa memoria dei tanti crimini togati patiti da Edoardo, perché c’è qua il vostro Monitore che li ricorda a tutti, in attesa di quel giudizio popolare – veneto e non solo – che dovrà incriminare e adeguatamente condannare tutti questi lestofanti in toga e alle dipendenze dello Stato. 

Ed è lo Stato il vero e unico criminale di questa vicenda e di tante altre simili , come ci ricorda un Lettore auto-determinato Veneto che, a proposito della operazione per eliminare brutalmente l’ avvocato Longo, ci cita Hans Hermann Hoppe , il filosofo e politologo libertario ( che apprezziamo moltissimo), che così scrive : “ Lo stato può anche ordinare che tu sia ucciso per difendere se stesso o qualunque cosa che lo stato consideri difesa della sua proprietà statale”. Un avvocato scomodo, troppo battagliero e non per finta  ? Poichè la giustizia “ è cosa loro”, dello Stato e dei poteri mafio-togati e incappucciati che lo compongono,  può andare benissimo ucciso e tolto di mezzo : e tutte le marionette dello Stato e del sistema  ubbidiscono ed eseguono senza obiezione.

L’ idea della vendetta da compiere nei confronti di tutti questi banditi - che sarebbe più corretto definire giustizia, una giustizia che andrà cercata senza sperare nelle aule dei tribunali di Stato – accarezza molti dei nostri lettori e uno di loro, da Udine, il cui figlio è stato assassinato in carcere , dalla mala sanità penitenziaria che non gli diagnosticò un tumore se non quando era ormai all’ ultimo stadio ed incurabile – ci scrive con ironia : “ Anche la giustizia si consuma fredda…Lei, per ringraziamento , al momento giusto, la serva leggermente surgelata..” E ringraziamo ancora tutti gli altri che hanno fatto sentire la loro voce, a cominciare dall’ amico e collaboratore delle Edizioni che da Treviso  ha scritto : “ Bella notizia, era ora. Son contento per te che inizi a vedere un barlume di luce”.


Naturalmente ci ha scritto anche l’ amico affettuosamente soprannominato Talpa, l’ agente di polizia giudiziaria che lavora in un tribunale del FVG . Ci ha scritto molte volte, con preziose informazioni, ma noi ne abbiamo fatto tesoro senza citarlo per evitare che il suo anonimato fra le toghe malefiche venisse scoperto. E’ gente bastarda ( come ci scrive un dirigente del CLNV) , che non ha alcun disagio a fare più male possibile. Per il vero, non abbiamo citato l’ ultima profezia del buon Talpa , che per fortuna non si è avverata : Talpa aveva percepito il profondo disappunto fra le toghe sul fatto che l’ anno scorso, contro gli accordi presi in precedenza fra questi galantuomini , a Edoardo fossero stati concessi 135 giorni di sconto di pena per buona ( anzi, ottima), condotta e che lui avesse avuto l’ ardire di utilizzarli a suo favore per richiedere la re-iscrizione all’ albo degli avvocati, come è suo diritto. Lo avrebbero fatto tutti, ma lui “ non doveva farlo”. Infatti l’ ufficio penale di Udine a febbraio era riuscito a brigare perché non gli venissero concessi ed Edoardo " non ci riprovasse". Purtroppo per tutti questi galantuomini , il Giudice ha tagliato netto con questi ricatti e ha concesso tutti i giorni di sconto mancanti. 

Talpa sosteneva che sarebbe stata adottata una soluzione ambigua che avrebbe accontentato l’ ente ordinistico : non potendo non concedere gli sconti – peraltro sulla base di una ottima condotta certificata dalle relazioni dei Carabinieri, la sola istituzione seria in questa vicenda  – ne sarebbero stati concessi solo metà : Pertanto,  non sarebbero stati utili ai fini della reiscrizione all’ albo, perché agevolmente la nota cricca avrebbe messo l’ accento sulla parte negativa per vanificare quella positiva: giochetti talmudici in cui questi soggetti eccellono. Così non è stato grazie a Dio - e grazie ad una intensa attività difensiva di  Edoardo in questa primavera, ma di questo ne parleremo più avanti.. - e la battaglia finale , quella per recuperare il diritto al lavoro che è stato rubato con destrezza ladresca dall' ente ordinistico e dai suoi mentori , si riaprirà a settembre. Continuate  a seguirci !

Il Monitore

domenica 27 luglio 2025

DIES ILLA

 





Aggiorniamo il post https://monitore1980.blogspot.com/2025/07/verso-la-fine-della-illegalita.html  . In data odierna è stato notificato all' avvocato Edoardo Longo il giorno preciso del " fine pena"  dopo i due sconti ottenuti con fatica : 135 giorni l' anno scorso e gli ultimi 90 dovuti quest' anno. Il giorno é il 15 DICEMBRE 2025 .  Un  ottimo giorno per iniziare la propria VENDETTA

Il Monitore 

venerdì 25 luglio 2025

UN PASSO AVANTI VERSO LA LUCE

Un passo importante verso la luce ! La lotta continua ! Comunque il fronte mafioso rimane organizzato e avverso. Per noi il tuo caso rimane un fronte di lotta a dimostrazione dell’esistenza di tante camorre, tanti grumi mafiosi organizzati clandestinamente nel territorio che già fu, è e sarà della Repubblica  Veneta.

Albert Gardin

Ufficio Dogale,  Venezia 


mercoledì 23 luglio 2025

VERSO LA FINE DI UN SEQUESTRO DI PERSONA


In data odierna il giudice di Sorveglianza di Udine   ha concesso all' avvocato Edoardo Longo  lo sconto finale di pena, nonostante il ben noto ostruzionismo che abbiamo documentato a lungo su questo blog : 90 giorni, il massimo previsto e concedibile per l' ultimo e finale anno appena decorso . Fine pena e fine sorveglianza  nella prima decade di dicembre, come da comunicazione precisa del giorno che verrà notificata dalla Procura Generale di  Trieste da un momento all' altro . Il decreto di liberazione anticipata ( questo è il nome tecnico) è  stato pronunciato il giorno 21 luglio, pochi giorni dopo la recezione di  una istanza in tal senso pervenuta in data 18 luglio  da parte dell' avvocato Longo. In tutta evidenza  il Giudice ha bypassato con la sua autorità l' ostruzionismo frapposto da febbraio  dall' ufficio penale - molto vicino all' ente ordinistico di Pordenone -  che aveva fatto anche  rigettare analoga istanza del gennaio scorso. Il Giudice di Sorveglianza ora   si è pronunciato favorevolmente e in tempo reale, neanche tre giorni dopo, mettendo la parola fine ad ogni ostruzionismo.   Sul  precedente rigetto pende ancora impugnazione avanti al Tribunale di Sorveglianza di Trieste che andrà a pronunciarsi, ovviamente, per la " cessazione della materia del contendere" essendo nel frattempo stato concesso lo sconto di pena richiesto ( 45 giorni) , oltre a quello successivo e finale appena maturato di altri 45 giorni. Abbiamo chiesto parere all' avvocato Longo che ci ha risposto così : " Sono lieto del decreto di sconto di pena, ovviamente,  e anche perchè così giustizia è stata fatta. Negarlo per le pressioni contrarie ricevute, sarebbe stato immorale. Mi rimane comunque un gran  senso di vomito per una condanna che non andava pronunciata, perchè io ero innocente e le risultanze processuali lo confermavano, oltre ogni dubbio. Nessun giudice  onesto avrebbe potuto condannarmi. Perchè  giustizia sia completa , mi deve ancora essere restituito il mio lavoro che mi è stato sottratto l' anno scorso con modalità ladresche ed illegali dall' attuale consiglio forense di Pordenone, su evidente pressing di qualcuno. La mia battaglia continua e ringrazio tutti quelli che in questi anni di trincea mi hanno manifestato vicinanza e sostegno.  "

Il Monitore 


mercoledì 16 luglio 2025

DEPORTAZIONE



Oggi 16 luglio, ricorre il terzo anniversario della mia deportazione illegale in carcere. Poiché io ero innocente e tale operazione a regia era l’ ultimo tassello di una aggressione illegale che una certa magistratura corrotta  portava avanti contro di me da anni, non ho motivo di nascondere questa inaudita violenza di Stato come invece vorrebbe l’ Ufficio Penale di Udine che copre i responsabili di tutto ciò. Per questa ragione voglio ricordare con un piccolo episodio, emblematico però, tale giornata e ho chiesto al Monitore che, eccezionalmente, lasci a me la parola. 

Un solo piccolo episodio di quel 16 luglio di tre anni fa, neanche tutta quella giornata di orrori in nome della  democrazia e della giustizia  . La mia vicenda richiederebbe un libro e lo scriverò, con l’ amico professore indipendentista conosciuto nel carcere di Udine, a quattro mani, come avevamo progettato nei nostri passeggi nel lercio cortile della galera, tre anni fa, per l' ora d' aria . Finora ce lo ha impedito il Giudice di Sorveglianza :  ma la verità non può rimanere nascosta per sempre, anche se è un ' onta per lo Stato e per l' autorità giudiziaria che sovrasta tutto nell' indifferenza più sovrana per i crimini che compie e che compiono i suoi sodali delle istituzioni giudiziarie e penitenziarie. 

 

16 luglio 2022. Venni arrestato dai Carabinieri di Codroipo, fortemente imbarazzati nel farlo, alle ore 10.00, presso il mio Studio Legale di Pordenone, dove lavoravo, come ogni giorno. In quella torrida mattinata di luglio mi portarono poi alla Caserma dei Carabinieri di Pordenone per i controlli pre-detenzione : verifica della identità, impronte digitali, foto segnaletiche, assegnazione al carcere. Su questi passaggi ritornerò su più avanti. Venni assegnato al carcere di Udine. Così, alle ore 14.00 ( !!), quattro ore dopo, iniziò il mio viaggio verso la galera di via Spalato. Arrivai che erano le 15.00 circa. Data la mia età, lo stress della situazione, l’ assoluto digiuno senza neppure bere un bicchier d’ acqua con la temperatura esterna che arrivava di sicuro ai 35 gradi,  dopo 5 ore così, in larga misura trascorse in piedi o si una sedia al caldo torrido, avevo la febbre. Prima di andare  in infermeria, perquisizione finale. Chiuso in una specie di loculo, con 30 gradi esterni e la febbre che mi bruciava  – lo appresi dopo- chiesi allo sbirro penitenziario un bicchier d’ acqua. Erano ormai quasi le 16. Risposta sferzante : “ berrai dal rubinetto , quando ti chiuderemo in cella”. Fuori erano quasi 35 gradi di calore. Me la ricordo ancora, quella faccia da culo . A Cristo in croce le guardie diedero acqua e fiele. A me neanche quello.

Dopo una rapida visita medica. Per accertare se avevo patologie o dipendenze di vario genere . Dissi che avevo bisogno mi fornissero le mie medicine per gli occhi, per prevenire la caduta della retina. Il botolo sferico che costituiva il “dottore “ mi sogghignò in faccia dicendomi che col cavolo che me le avrebbero date. Fu allora che , con un forte e autoritario tono di voce che sorprese me per primo, gli dissi che poteva essere certo che lo avrei querelato e gli avrei fatto passare guai con il ministro.. Fui sorpreso che sia il medico che lo sbirro che mi accompagnava – io ero in manette , non ricordo anche se legato con una catena ai polsi – benchè imperturbabili, ebbero però un sussulto di disagio. Poi capii il perché : in quel carcere  non viene rispettata alcuna legge o regolamento in tutela dei detenuti, per cui il rischio di avere qualche rogna con un prigioniero – avvocato , lo temevano….

Sempre senza bere nonostante avessero accertato che avevo 38 di febbre – ma tanto non avevo il covid ed erano tranquilli : gli interessava solo quello, potevo anche morire di polmonite o di sete, non gliene poteva fregare nulla, ma covid assolutamente no , eh -  venni condotto in catene alla cella di isolamento per la quarantena anti covid . Come ho già scritto ( https://monitore1980.blogspot.com/2024/11/profili-di-dittatura-giudiziaria.html   ) , in quella cella d’ isolamento probabilmente non avrei preso il covid , ma sicuramente qualche altra disgustosa  malattia senz’ altro, perché aveva strati di sporco sul pavimento, sugli arredi, sul letto e sulle pareti. Inoltre, dappertutto scarafaggi e blatte lunghe anche 10 centimetri. Avevano fatto il nido proprio nel fetido lavandino, dove avrei dovuto bere, secondo lo sbirro. Bere lì voleva dire suicidarsi con qualche immonda malattia. In cella ero solo . Erano ormai  6 ore, in una delle giornate più calde dell’ estate 2022, che non bevevo. 

Dall’ altro lato del corridoio del braccio , di fronte alla mia , c’era una cella dove erano 3 o 4 detenuti di colore . Avevano appoggiato vicino alle sbarre alcune confezioni di plastica di acqua minerale . “ Frà, ti diamo da bere”- disse uno di loro, che aveva visto le mie condizioni. Spinse fra le sbarre una bottiglia per farla rotolare fino da me, ma , data l’ ampiezza del corridoio, la bottiglia si fermò a pochi centimetri dalle sbarre della mia cella. Pochi, ma sufficienti per non permettermi di agguantarla . Dovetti aspettare ancora, fino al passaggio di un detenuto autorizzato a muoversi fuori dalla cella per motivi di servizio , che me la raccolse e me la porse. Era passata anche una guardia  : guardò la bottiglia nel corridoio, capì benissimo tutto, ma andò oltre : era contro il regolamento passare mezzi di sostentamento non autorizzati ad un detenuto. Morissi pure di sete. Già tanto che non mi avesse allontanato per sadismo la bottiglia con un calcio. Più o meno lo stesso comportamento del rabbino per bene della parabola del buon samaritano, quello  che  non soccorse il malcapitato mezzo morto perché sarebbe stato " contro  la legge "... Sarò sempre grato a quei detenuti sconosciuti che hanno avuto un moto di pietà nei miei confronti.

Dopo quasi sette ore ( !) in quel torrido luglio potei bere finalmente un sorso d’ acqua. Non sapevo quanto fossi febbricitante. Probabilmente la febbre era salita ancora. Ma non me ne importava. Avevo già capito che era inutile chiedere aiuti medici al carcere. Valeva la legge della sopravvivenza e i peggiori nemici erano le guardie e lo Stato. Appresi subito la lezione.  E la misi in atto, senza alcuna difficoltà interiore. In fondo, lo sapevo già : è una vita che la " democrazia" mi perseguita.. Il mio disprezzo verso chi ha voluto tutto questo e cammina impettito pavoneggiandosi nelle aule di qualche tribunale, crebbe ulteriormente ed adesso è  totale ed inattenuato. 

 E come sempre, sentimenti come questi avranno pace solo il giorno in cui avranno SODDISFAZIONE.

Avv. Edoardo Longo



ARCIPELAGO GULAG

 


Non solo libri sul degrado disumano delle carceri italiane : questa collana  documenta , attraverso diari di detenuti, lo scandalo dei processi politici ai dissidenti in Italia e nel libero Occidente  : Indipendentisti del Veneto, revisionisti, fascisti, studiosi, singole personalità ribelli, tutti reclusi per intolleranza politica di regime , dall’ Italia, alla illuminata  Francia, fino alla pacifica Svizzera dove puoi finire a 80 anni in carcere duro per avere dubitato della autenticità del cd olocausto ebraico. Questa è la democrazia  del “Libero uccidente “ Documentazione  unica introvabile altrove :

https://lanterna88.blogspot.com/search/label/Arcipelago%20Gulag  

mercoledì 9 luglio 2025

PAROLA D' ONORE


Pordenone, martedì 24 giugno 2025

AL


CONSIGLIO DELL’ ORDINE DEGLI AVVOCATI

Largo Giustiniano – 33170 PORDENONE

RACCOMANDATA RR

 

SOLLECITO DI RICHIESTA DI CHIARIMENTO

 

Premesso :

1)      Che in data 14.01.2025 ( ! ) il sottoscritto trasmetteva richiesta formale di chiarimento ( qui allegata ex novo per praticità) con la quale chiedevo mi venisse data risposta in modo chiaro ed univoco al seguente quesito più che legittimo, atteso anche che il sottoscritto è stato iscritto a codesto ordine per 41 anni consecutivi :

“ se detto ente è intenzionato o meno a reiscrivere il sottoscritto all’ albo degli avvocati quando la esecuzione penale in atto, non muraria, sarà cessata”.

2)      Considerato che la vostra risposta contenuta nella delibera ( …)  datata 21 marzo 2025,  appare vaga, generica, incerta e quindi l’ esatto contrario di quanto richiestovi, essendo del tutto generico ed incomprensibile il richiamo ad una sentenza del CNF,

3)      Considerato che codesto COA ha tenuto nel tempo nei miei riguardi, sotto la presidenza Visentin , un comportamento che non si può definire improntato a chiarezza, rispetto  e linearità, avendo negato istanza di auto-annullamento della cancellazione in considerazione della pendenza della connessa impugnazione, avendo negato una prima istanza di reiscrizione sul presupposto che la cancellazione in quel momento non era definitiva essendo  pendente una impugnazione, avendo negato in varie circostanze lì applicabilità del principio del diritto alla iscrizione di professionista non in esecuzione penale muraria ma in stato di libertà, avendo negato il diritto alla reiscrizione post cancellazione amministrativa ormai  definitiva e derivante da stato provvisorio di detenzione ( finita l’ 1.3.2023) un tanto contra norma legislativa sul punto e, più recentemente, avendo ammesso in una memoria ante la Corte di Cassazione di aver violato detta norma specifica, in nome peraltro di ragioni pretestuose su cui al momento non mi soffermo in virtù della citata pendenza ancora in essere, è evidente che non può essere ritento esaustivo un generico richiamo da parte Vostra a sentenza che peraltro ha altro  in oggetto, ma si rende doverosa da parte di codesto ente una risposta chiara  e diretta al chiarimento richiesto.

4)      Va da sé che non è discrezionale decidere sul diniego di accesso ad una professione o lavoro a qualunque lavoratore/professionista  che abbia superato ogni esame di abilitazione in tal senso e che abbia esercitato detta professione/lavoro per oltre 40 anni ,  essendo quello alla indicazione precisa di una data di ripresa dell’ attività lavorativa ,   un diritto costituzionalmente garantito , atteso inoltre  che è pacifico ed evidente che le condanne infertemi ( peraltro ingiustamente ed illegittimamente  ) non sono ostative ex lege alla reiscrizione , per le quali il solo requisito ostativo ex lege  alla re-iscrizione ( stato di detenzione ) è venuto meno fin dal 1 marzo 2023. E siamo al luglio 2025.

5)      Un tanto senza rinuncia alcuna né all’ azione intrapresa avanti alla Corte di Cassazione, né al connesso diritto alla reiscrizione amministrativa  tout court  derivante dalla legge professionale  e dal medesimo decreto di cancellazione di questo ente del 29.12.2022 e dal relativo richiamo normativo alla LP in esso contenuto  .

Resto in attesa di un riscontro chiaro come è dovuto ed entro il termine di giorni 15 dalla presente richiesta.

Distinti saluti.

Avv. Edoardo Longo 


COMUNICAZIONE INVIATA IL 24 GIUGNO 2025. SI ATTENDE RISPOSTA, MA DUBITIAMO CHE ARRIVI...


Ricordiamo ancora una volta che l' avvocato Edoardo Longo ha diritto a riprendere la sua professione come stabilisce la legge e  lo stesso decreto dell' ordine forense del 29.12.2022 che fissava il diritto alla ripresa lavorativa fin da primo giorno di restituzione alla libertà, in conformità alla legge ! I nostri lettori conoscono perfettamente questo decreto, ma per qualche smemorato lo riproduciamo per la centesima volta :


Nonostante ciò, la attuale direzione forense di Pordenone, sfidando la legge  e i decreti del precedente consiglio, ormai definitivi da 2 ANNI E 5 MESI , impedisce, con continui e farlocchi pretesti e sotterfugi,  all' avvocato Edoardo Longo  di lavorare, e ciò fin dal 21 marzo 2024, data in cui detto decreto è divenuto definitivo ed esecutivo . 16 MESI senza poter lavorare, pur avendone diritto certificato. 

Tuttavia  nel testo del primo rigetto di reiscrizione di circa un anno fa  - impugnato e attualmente in attesa del giudizio della Corte di Cassazione -  scrissero che la domanda  sarebbe stata accolta dopo la fine della esecuzione penale in atto pur essendo libero , ma lo scrissero in modo sibillino e ambiguo, probabilmente al solo di fine di indurre una speranza e che il rigetto non venisse impugnato. Non era il primo sotterfugio utilizzato per nascondere la volontà illecita di non permettere il lavoro, confidando in una vaga rassicurazione per il futuro.  Dato il carattere sfuggente della dichiarazione e la poca linearità e attendibilità  di chi lo aveva pronunciato, che già si era fatto un baffo del chiarissimo decreto del 29.12.2022,   l' avvocato Longo richiese un chiarimento che avvenne nello stesso modo sfuggente. A fronte di  questa catena di sotterfugi adesso l' avvocato Longo ha chiesto, come è suo diritto, un pronunciamento esplicito. Arriverà ? Più probabile che si recidano i testicoli, piuttosto che  essere chiari e onesti  ....

Di tutto ciò  dovranno prima o poi renderne conto. 
Il Monitore