Il futuro del Monitore ?
Bisogna intendersi : se si parla di me, Maurizio Rossetti, collaboratore delle Edizioni della Lanterna che pubblico qui con lo pseudonimo di Monitore Veneto, possiamo dire che questo è il mio post di commiato, dal momento che da adesso in poi i post saranno scritti e firmati direttamente dall’ avvocato Edoardo Longo. Io me ne tornero' alle mie occupazioni fra cui la elaborazione di saggi. Sono molto indietro, infatti, nel completamento del mio “ La sinagoga occulta” e solo da poco ho completato “ Islam e massoneria”. Magari, in calce a questo post inserisco un link che porta ai miei libri : qualcuno di Voi Lettori, magari, me ne acquista qualcuno, per riconoscenza per il servizio di sostegno a Edoardo e alla controinformazione in questo anno e mezzo che sono stato con Voi. Questa esperienza è stata molto interessante e mi ha permesso di capire come la vita di Edoardo sia la prova sotto i nostri occhi che i Protocolli di Sion non erano una fola, ma pura verità : Il XVII Protocollo, infatti vaticina un giorno in cui “ …renderemo gli avvocati meri impiegati a favore dei tribunali e non potranno più accordarsi con i clienti per la loro difesa..”. Mi pare che l’ analogia con quanto vediamo sotto i nostri occhi sia impressionante, vero ?
Perché abbiano deciso di non far scrivere a Edoardo post su questo sito che parla della sua odissea fra toghe criminali ed impazzite ? Molto semplice : per non favorire chi, nell’ ambito della losca magistratura del FVG, aveva in progetto di rimandarlo in galera. Quando Edoardo uscì il giorno del Capodanno Veneto del 2023 dalla sua prigionia illegale, il giudice di Padova che lo liberò scrisse, nella sua magistrale ordinanza , che andava liberato intanto perché “ non aveva precedenti “ ( solo in Italia si può finire a 64 anni in galera essendo incensurati..) , i titoli di reato per cui era stato condannato “ non erano neanche gravi” ( e qui immaginiamo i ringhi di certe toghe noncellesi), non destavano alcun “ allarme sociale” ed, anzi, era da sottolineare la pesantezza della condanna calibrata giusto “ un mese oltre il tetto che avrebbe impedito l’ accesso al carcere”. In virtù di queste considerazioni e del fatto che l’ avvocato Longo “ è dotato di lunga esperienza professionale e carattere e rispetterà scrupolosamente le prescrizioni che gli saranno impartite in luogo della pena muraria” ( carcere) , “disponendo della sua attività professionale di avvocato “ ( nel gennaio 2023 il Visentin si era appena seduto sul Trono del Pavone e non era ancora in grado di nuocere al prossimo), ne disponeva l' immediata scarcerazione. Venne così rimesso in libertà con il suo lavoro.
In queste circostanze
Edoardo non aveva volontà di dissotterrare l’ ascia di guerra nei confronti delle
istituzioni giudiziarie, ma siamo in Italia e la follia ed efferatezza delle
istituzioni raggiunge abissi che è anche difficile immaginare. Mentre Edoardo
usciva dal carcere, a Pordenone avvenne un mezzo colpo di stato
giudiziario. Il capace ed onesto presidente degli avvocati venne
sostituito dal Visentin che più yes- man di apparato non si può
trovare, neanche a cercarlo col lanternino. Il Pubblico ministero anti-corrotti
dott. Raffaele Tito venne promosso da Pordenone a Verona e sul suo scranno si
sedettero vecchie conoscenze di sostituti locali molto influenzabili dal territorio. L’ anziano e garantista
presidente veneto del tribunale andò in
pensione e venne sostituito da arrembanti toghe pordenonesi in cerca di rivincite di
gloria e potere . In poche parole, nel giro un paio di mesi tutto il potere
giudiziario a Pordenone era totalmente in mano, senza presenze estranee e
indipendenti, a toghe cittadine, vicine alle camarille locali . Per Edoardo il futuro
si faceva cupo : erano tutti personaggi spietati e che da anni l’ avevano giurata al nostro amico
e si erano fatti in quattro, chi più chi meno, ma tutti, a confezionargli quelle
condanne folli per “ liberarsi di lui”, come hanno la
sfacciataggine di dire ancora oggi nei corridoi del Palazzo dell’ Indecenza. Mancava solo che la cometa di Halley brillasse in cielo, per completare la congiuntura nefasta.
Fu così che osarono compiere,
spalleggiandosi l’ un l’ altro e fuori da ogni controllo esterno , quello che
nessuno avrebbe osato fare : destituire di
fondamento l’ ordinanza liberatoria del tribunale veneto con connessa
autorizzazione al lavoro. Riassumiamo con le parole usate da un nostro lettore
:
“... Ma come si fa a
liberare dal carcere un uomo per poi
togliergli il lavoro, confinarlo a casa
! Ma scherziamo ? E’ onestà morale questa ? Ma siamo in un paese civile ? Mi
ricorda una parabola taoista in cui si libera una persona dalla prigione per
portarla in un infinito deserto e gli si dice : “ Ora sei libero”. Ma è libertà
questa ? Come si può vivere in un deserto? A chi si può chiedere un aiuto se
non c'è nessuno e non si hanno né viveri,
né acqua ? ( https://monitore1980.blogspot.com/2024/09/al-cospetto-del-cielo.html
)."
Derubato del proprio
lavoro con maestria da scippatori, Edoardo capì che doveva difendersi anche con la
controinformazione. Così nacque questo blog nella primavera del 2024, dopo più di un anno dalla scarcerazione . Avevamo
anche capito che la questione penale e quella del lavoro non camminavano su binari diversi con soggetti diversi , ma erano entrambe sottoposte
a pressioni da una stessa lobby. Il meccanismo , circolare, era proprio questo :
oscuri elementi togati di Pordenone e di Trieste ( e dei servizi dello Stato) agivano sulla magistratura di sorveglianza che
a sua volta agiva sul presidente degli avvocati e viceversa : anche l’ ente
ordinistico del menga premeva a sua volta sulla magistratura di sorveglianza
( per il tramite dell’ ufficio penale di Udine) al fine di aggravare la posizione
di Edoardo. “ Aggravare “ è un eufemismo per dire rimandare
in galera. La partita era questa. Del resto, era anche l' unica che desse sicurezza a tutta questa bella gente che Edoardo non venisse reiscritto al lavoro poichè ne aveva pieno diritto. Abbiano le prove che alcuni
passaggi delle memorie di Visentin sono identici, anche nel lessico, a
quelli usati da un pubblico ministero friulano e un procuratore generale di Trieste con riferimento alla vicenda in oggetto. Telepatia ? Non crediamo proprio.
In questo contesto rimandare
in galera l’ avvocato dei ribelli era un gioco da ragazzi
: dice la legge : "se sei in carcere e hai un lavoro, puoi uscire dal carcere. Se
però lo perdi , in carcere ci rientri". Il rischio è stato reale ( cfr anche il caso
Alemanno e casi collegati che abbiamo segnalato sul blog) e ad esso si
aggiungeva un’ altra variabile di questa specie di " gioco dell' oca" giudiziario, spesso evocata dalle toghe coinvolte in
questa operazione : "se un condannato ammesso alla libertà in prova
manifesta assenza di “ pentimento” , va
rispedito dentro, tanto più se non ha più un lavoro". Cosa ha impedito che ciò accadesse, soprattutto dopo le feroci minacce
rivolte a Edoardo dall' ufficio penale di Udine, nella primavera scorsa, per stroncare ogni solidarietà a suo
favore ( pensiamo ai volantinaggi di Autorità Dogale avanti al
tribunale di Pordenone, violentemente combattuti dall’ ente ordinistico
smascherato pubblicamente) ?
Una sola, ineludibile, macroscopica circostanza : il
fatto che nell’ ottobre 2024 erano stati provvidenzialmente concessi ben 135 giorni di sconto di pena per buona condotta : non puoi buttare in galera
oggi una persona, tacciandola da criminale incallito, se le hai appena concesso
uno sconto di pena enorme per buona condotta….Senza quello sconto, Edoardo lo avrebbero
ributtato ai Due Palazzi di Padova. La fortuna è stata che, nell’
autunno del 2024, era andata in pensione l’ arcigna giudichessa della
sorveglianza di Udine, tassello fondamentale della operazione a regia in
oggetto e chi è subentrato non era parte dello stesso giro di toghe
e non ha tentennato nel concedere lo sconto del 2024, come d’ autorità ha pure concesso quello finale di luglio nonostante il parere contrario dell’ ufficio
penale che riteneva lo sconto “ dannoso per il consiglio
dell’ ordine” (!!). Se non cambiava il Giudice, nessuno sconto, perché
la vecchia giudichessa ostile aveva decretato per iscritto che sconti non
li concedeva proprio, se non all’ ultimo momento… Niente sconto, niente
valutazione di buona condotta e quindi niente più libertà, anche se si è trattato solo di libertà di soffrire e fare la fame.
Capite quindi che era
opportuno che Edoardo non firmasse articoli che criticassero l’ operazione a regia
che da anni lo sta strangolando. Il rischio era troppo forte e serio e c' era la disponibilità del sottoscritto ad accollarsi l' incarico ben volentieri. Il cameratismo non è acqua, come dice un antico motto : "Il nostro onore si chiama fedeltà" . Ora il pericolo è passato e su queste colonne
ritorna l’ avvocato Edoardo Longo, combattivo e grintoso come sempre. Scusate la lunghezza di questo mio post di
commiato, ma mi sono appassionato a questa vicenda.
Tornando all’ inizio : il futuro di questo blog, nato per denunciare il sopruso compiuto su Edoardo dall’ ente ordinistico
di Visentin da Portogruaro , non finisce con la fine della esecuzione penale, ma è legato alla reiscrizione ( dovuta e doverosa ) del nostro amico e
al suo ritorno al lavoro : solo il giorno successivo alla reiscrizione di Edoardo all’
albo degli avvocati , questo blog, completata la sua missione ,
cesserà le pubblicazioni. Prima di quel momento, continueremo usque ad inferos.
Forza e avanti, la battaglia si prospetta ancora lunga ma , come dicevano i Romani, si vis pacem, para bellum. E noi la prepareremo, o come se la prepareremo ! Si dia fuoco alle polveri.
Maurizio Rossetti,
alIas Monitore Veneto
OPERE DI MAURIZIO ROSSETTI :
https://lanterna88.blogspot.com/search/label/Opere%20di%20Maurizio%20Rossetti
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