mercoledì 23 luglio 2025

VERSO LA FINE DI UN SEQUESTRO DI PERSONA


In data odierna il giudice di Sorveglianza di Udine   ha concesso all' avvocato Edoardo Longo  lo sconto finale di pena, nonostante il ben noto ostruzionismo che abbiamo documentato a lungo su questo blog : 90 giorni, il massimo previsto e concedibile per l' ultimo e finale anno appena decorso . Fine pena e fine sorveglianza  nella prima decade di dicembre, come da comunicazione precisa del giorno che verrà notificata dalla Procura Generale di  Trieste da un momento all' altro . Il decreto di liberazione anticipata ( questo è il nome tecnico) è  stato pronunciato il giorno 21 luglio, pochi giorni dopo la recezione di  una istanza in tal senso pervenuta in data 18 luglio  da parte dell' avvocato Longo. In tutta evidenza  il Giudice ha bypassato con la sua autorità l' ostruzionismo frapposto da febbraio  dall' ufficio penale - molto vicino all' ente ordinistico di Pordenone -  che aveva fatto anche  rigettare analoga istanza del gennaio scorso. Il Giudice di Sorveglianza ora   si è pronunciato favorevolmente e in tempo reale, neanche tre giorni dopo, mettendo la parola fine ad ogni ostruzionismo.   Sul  precedente rigetto pende ancora impugnazione avanti al Tribunale di Sorveglianza di Trieste che andrà a pronunciarsi, ovviamente, per la " cessazione della materia del contendere" essendo nel frattempo stato concesso lo sconto di pena richiesto ( 45 giorni) , oltre a quello successivo e finale appena maturato di altri 45 giorni. Abbiamo chiesto parere all' avvocato Longo che ci ha risposto così : " Sono lieto del decreto di sconto di pena, ovviamente,  e anche perchè così giustizia è stata fatta. Negarlo per le pressioni contrarie ricevute, sarebbe stato immorale. Mi rimane comunque un gran  senso di vomito per una condanna che non andava pronunciata, perchè io ero innocente e le risultanze processuali lo confermavano, oltre ogni dubbio. Nessun giudice  onesto avrebbe potuto condannarmi. Perchè  giustizia sia completa , mi deve ancora essere restituito il mio lavoro che mi è stato sottratto l' anno scorso con modalità ladresche ed illegali dall' attuale consiglio forense di Pordenone, su evidente pressing di qualcuno. La mia battaglia continua e ringrazio tutti quelli che in questi anni di trincea mi hanno manifestato vicinanza e sostegno.  "

Il Monitore 


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