martedì 2 luglio 2024

LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI ?

 


Molti ci chiedono come sia possibile che un organismo, che vuole così tanto apparire zelante in termini di legalità, come il consiglio dell’ ordine degli avvocati di Pordenone, possa rifiutarsi di decidere per circa QUATTRO MESI su una istanza di reiscrizione obbligatoria all’ albo, cagionando danni enormi al professionista richiedente, oltre che ai suoi assistiti, costretti a cambiare avvocato e dispersi. Senza parlare poi di altri danni , fra cui il disprezzo assoluto  della legalità che non vogliono applicare . Molti non si capacitano che ciò possa  succedere, all’ ombra dei tribunali  ( sulla legalità di questi ultimi, stendiamo per il momento un velo pietoso…). Eppure succede nel caso del’ avvocato Edoardo Longo, 40 anni di professione, penalista specializzato in procedimenti penali politici e di “ contrasto”. Crediamo che più di tante parole, basti leggere il dispositivo che sotto riproduciamo e che impone la sua reiscrizione  :

 


Fu pronunciato dal medesimo consiglio forense, nel dicembre 2022 , quando il professionista era ancora in carcere, sotto sequestro di persona effettuato dallo Stato con decreti di carcerazione illegali e al fine di “ liberarsi” ( parole testualmente udite dalla bocca di magistrati di Pordenone..) di lui . Il decreto è chiarissimo e non equivocabile : dichiara che per legge il professionista , essendo in carcere, andava sì  cancellato dall’ albo professionale, ma salvo essere reiscritto una volta cessata  la fase detentiva.

Ciò avvenne il successivo 1 marzo 2023 ( giorno del Capodanno Veneto), quando il tribunale di Venezia/Padova lo scarcerò espressamente autorizzandolo a svolgere la sua professione. Eppure, nonostante siano passati ben  18 mesi dalla fine dell’ impedimento detentivo e 4 mesi dalla istanza di reiscrizione svolta dal professionista,  il COA di Pordenone – retto attualmente da Visentin Igor, politico forzaitaliota di Portogruaro, insediatosi sulla imbottita poltrona di capo degli avvocati delle rive del fiume Noncello al posto del precedente presidente - ora  omette dolosamente di decidere sulla istanza di obbligatoria reiscrizione, dopo che il nuovo presidente ha declamato dappertutto   che giammai avrebbe reiscritto il professionista. Neanche ha l’ ardire di rigettare l’ istanza che pur va accolta, ma propria nasconde la testa, come gli struzzi, fra le odorose pieghe delle toghe e ha deciso di non decidere, al fine di bloccare l’ impugnazione del legale all’ eventuale rigetto , impugnazione che sarebbe doverosamente accolta . Intanto passa il tempo e il professionista scomodo viene macellato giorno dopo giorno, per la gioia sadica di qualcuno.

Come se  tutto ciò fosse legale. Come se fosse legale l’ omissione di atti dovuti d’ ufficio. Come se fosse legale togliere il lavoro a tempo infinito a un lavoratore che ne ha diritto, sancito da un decreto definitivo. Come se fosse lecito danneggiare le associazioni indipendentiste costringendole a cambiare avvocato e ha rinunciare, così, a difese penali politiche troppo scomode per le toghe italiche. Come se fosse legale violare pure  la legge che impone la “ reiscrizione immediata” in casi del genere. Immediata ? Sono passati già 18 mesi dalla scarcerazione del professionista. Come se fosse lecito, in buona sostanza, violare tutte le leggi possibili immaginabili . Forse perché ciò giova a chi non gradisce difese penali scomode a tutela di organizzazioni politiche anti-sistema ? E da dove deriva tanta arroganza  da sentirsi esentati dal rispetto della legalità e impuniti ?

Terremo informati i cittadini che invitiamo a sostenere  l’ avvocato Edoardo Longo inviandogli lettere di solidarietà e vicinanza. Poche righe scritte col cuore sono sufficienti, ma hanno una forza grandiosa.  La forza del Popolo è invincibile. Ogni lettera è una goccia d’ acqua che andrà a formare un fiume tumultuoso  che spazzerà inevitabilmente l’ arroganza del potere .

Il Monitore

alfatrac88@proton.me

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