Con queste righe vorrei
esprimere la mia vicinanza nonché solidarietà, all’ Avvocato Edoardo Longo. La
sua attuale condizione lo trova vincolato a non poter esercitare liberamente la
professione da lui scelta , ma non per
proprio arbitrio, ma per scelta di terze persone. Questa situazione rende
palese nonché teatrali le persone che, per interessi o ambizioni, decidono della
vita altrui. In questa “commedia “ si palesa tutta l’ avidità, rabbia e
stupidità che questi soggetti riversano sull’ avvocato Longo. E sappiamo
benissimo tutti che quando accade qualcosa di male , se osserviamo con
attenzione, vedremo che l’ avidità , rabbia o stupidità sono in perfetta
relazione fra loro. Nel buono invece alberga saggezza, umiltà e coraggio.
Essendo il SIGNOR Longo ( scrivo Signore perché è un
termine elogiativo sulla e nella morale) una persona retta e , soprattutto, sempre in Onore e Virtù , auspico che questa favolesca diatriba finisca per voi
dell’ Ordine, per l’ avvocato Longo , i suoi assistiti preda di appetiti
ignobili, ma soprattutto per le proprie coscienze , che chi prima o chi dopo
esigeranno il conto delle proprie azioni.
Concludo ricordando che
Oscar Wilde disse : “ L’ ambizione è l’
ultimo traguardo dei falliti”.
Antonio Sartori
Collaboratore delle Edizioni della Lanterna
Medesimo sostegno abbiamo sentito il dovere morale e civico di dare al, giustamente, appellato SIGNOR Edoardo Longo, vittima della repressione ideologica e politica, non solo dello Stato, ma addirittura della associazione corporativa professionale, emanato dallo stesso, cui egli è obbligato appartenere per svolgere la professione forense, anziché difendere i diritti morali e civili del loro associato che dovrebbero valere per ogni essere vivente.
RispondiEliminaSe tale associazioni hanno questa etica e morale, ogni cittadino "pensante" dovrebbe chiedersi se tale categoria possa veramente perorare, patrocinare e assicurare una equa e difesa degli individuo.