sabato 28 settembre 2024

SI PROCEDE CON L' APPELLO CONTRO L' ORDINE DI PORDENONE

 


In data  25 settembre  2024 è stato depositato atto di impugnazione nei confronti della delirante decisione di non iscrizione all’ albo pronunciata dalla cricca forense accampata sulle rive del fiume Noncello ( cfr https://monitore1980.blogspot.com/2024/09/sulle-rive-del-noncello.html )  . La scombicchierata pseudo-motivazione viola la norma che impone la reiscrizione automatica del professionista uscito dal carcere , del resto richiamata dallo stesso decreto che disponeva la cancellazione temporanea ( vedi immagine qui sopra) che ribadiva a chiare lettere  che all’ uscita dal carcere l’ avvocato Edoardo Longo aveva diritto alla reiscrizione automatica . Riportiamo la parte conclusiva del ricorso dell' avvocato Longo :

 “….dopo un decreto di cancellazione amministrativa che espressamente dichiara il diritto del professionista alla reiscrizione una volta tornato in libertà, per un colpo di testa del COA di  Pordenone, gli si nega l’ esercizio di un diritto al lavoro che ha svolto per QUARANTUNO ANNI E PER QUASI VENTI DAI FATTI DI CUI AL CONTESTO. Incredibile , allucinante, illegale. In ambito amministrativo si parla di “ diritti quesiti” a tutela dei colpi di testa cui un lavoratore potrebbe essere esposto a causa di poteri impazziti. Qualcosa del genere va invocato anche nel caso di specie. Non è ammissibile che un lavoratore, dopo 41 anni e 20 dai fatti in oggetto sia esposto a simili arbitri, contro ogni normativa che lo tutela. Non è concepibile in uno stato di diritto e di legalità.  (…)  Dopo quasi  venti anni dai fatti delle condanne , condanne avvenute in una fase di assoluta persecuzione come conferma la citata sentenza del CNF del 2010, l’ avvocato Longo ha ampiamente diritto a conservare la sua professione. Venti anni non sono un giorno, venti anni sono quasi una vita. Di certo una vita professionale,  che non può essere gettata nel cestino per un colpo di testa di un organismo territoriale che smentisce se stesso, nega la legge, nega il diritto, nega l’ evidenza e nega anche la propria dignità,  sconfessandosi indecorosamente.  Quella che si impugna è una decisione scandalosa che butta alle ortiche tutto il sistema repubblicano di legalità, di diritto, di dignità, di civiltà.”

§

Purtroppo, la decisione d’ appello a Roma non sarà certo presa prima di un anno, perché non ci saranno toghe che ne supplicheranno una rapida decisione, anzi… Anche le toghe del Noncello  sanno di aver partorito una cagata , ma il loro obiettivo non è far rispettare una legge ( che dice il contrario di loro) o mantenere la parola d’ onore da loro presa un anno prima ( questa gente sa cos’è il portafoglio, ma non l ‘ Onore) , a loro, da bravi camerieri in toga , interessava servire la  testa del professionista su un vassoio d’ argento alla magistratura del FVG. Obiettivo raggiunto, assieme alla dispersione della clientela dell’ Avvocato, tolto di mezzo per i processi politici che seguiva. Muoia di fame lui e la famiglia e magari se ne torni in galera. Nella speranza, che sarà frustrata, che – magari fra un anno o due – logorato dal sadico  trattamento inflittogli nel frattempo dalla solita magistratura furlana ( https://monitore1980.blogspot.com/2024/09/come-ti-stronco-il-ribelle.html ) - decida di ritirarsi a vita privata…

Potranno tanto affannate toghe dormire tranquille per almeno un anno o due, essendosi “ tolti dai coglioni” ( si esprimono così, con rara e togata finezza,  presso il tribunale di Pordenone) l’ inviso legale ? Si illudono. Per adesso facciano pure il ruttino soddisfatti , ma il loro godimento durerà per poco. Al netto da altre iniziative e della presenza quotidiana di questo fastidioso  Monitore, convitato di pietra che ricorderà ogni giorno i loro crimini, l’ avvocato Edoardo Longo la prossima istanza di reiscrizione la presenterà fra 20 giorni. A Pordenone.

Il Monitore

Nessun commento:

Posta un commento