mercoledì 9 luglio 2025

PAROLA D' ONORE


Pordenone, martedì 24 giugno 2025

AL


CONSIGLIO DELL’ ORDINE DEGLI AVVOCATI

Largo Giustiniano – 33170 PORDENONE

RACCOMANDATA RR

 

SOLLECITO DI RICHIESTA DI CHIARIMENTO

 

Premesso :

1)      Che in data 14.01.2025 ( ! ) il sottoscritto trasmetteva richiesta formale di chiarimento ( qui allegata ex novo per praticità) con la quale chiedevo mi venisse data risposta in modo chiaro ed univoco al seguente quesito più che legittimo, atteso anche che il sottoscritto è stato iscritto a codesto ordine per 41 anni consecutivi :

“ se detto ente è intenzionato o meno a reiscrivere il sottoscritto all’ albo degli avvocati quando la esecuzione penale in atto, non muraria, sarà cessata”.

2)      Considerato che la vostra risposta contenuta nella delibera ( …)  datata 21 marzo 2025,  appare vaga, generica, incerta e quindi l’ esatto contrario di quanto richiestovi, essendo del tutto generico ed incomprensibile il richiamo ad una sentenza del CNF,

3)      Considerato che codesto COA ha tenuto nel tempo nei miei riguardi, sotto la presidenza Visentin , un comportamento che non si può definire improntato a chiarezza, rispetto  e linearità, avendo negato istanza di auto-annullamento della cancellazione in considerazione della pendenza della connessa impugnazione, avendo negato una prima istanza di reiscrizione sul presupposto che la cancellazione in quel momento non era definitiva essendo  pendente una impugnazione, avendo negato in varie circostanze lì applicabilità del principio del diritto alla iscrizione di professionista non in esecuzione penale muraria ma in stato di libertà, avendo negato il diritto alla reiscrizione post cancellazione amministrativa ormai  definitiva e derivante da stato provvisorio di detenzione ( finita l’ 1.3.2023) un tanto contra norma legislativa sul punto e, più recentemente, avendo ammesso in una memoria ante la Corte di Cassazione di aver violato detta norma specifica, in nome peraltro di ragioni pretestuose su cui al momento non mi soffermo in virtù della citata pendenza ancora in essere, è evidente che non può essere ritento esaustivo un generico richiamo da parte Vostra a sentenza che peraltro ha altro  in oggetto, ma si rende doverosa da parte di codesto ente una risposta chiara  e diretta al chiarimento richiesto.

4)      Va da sé che non è discrezionale decidere sul diniego di accesso ad una professione o lavoro a qualunque lavoratore/professionista  che abbia superato ogni esame di abilitazione in tal senso e che abbia esercitato detta professione/lavoro per oltre 40 anni ,  essendo quello alla indicazione precisa di una data di ripresa dell’ attività lavorativa ,   un diritto costituzionalmente garantito , atteso inoltre  che è pacifico ed evidente che le condanne infertemi ( peraltro ingiustamente ed illegittimamente  ) non sono ostative ex lege alla reiscrizione , per le quali il solo requisito ostativo ex lege  alla re-iscrizione ( stato di detenzione ) è venuto meno fin dal 1 marzo 2023. E siamo al luglio 2025.

5)      Un tanto senza rinuncia alcuna né all’ azione intrapresa avanti alla Corte di Cassazione, né al connesso diritto alla reiscrizione amministrativa  tout court  derivante dalla legge professionale  e dal medesimo decreto di cancellazione di questo ente del 29.12.2022 e dal relativo richiamo normativo alla LP in esso contenuto  .

Resto in attesa di un riscontro chiaro come è dovuto ed entro il termine di giorni 15 dalla presente richiesta.

Distinti saluti.

Avv. Edoardo Longo 


COMUNICAZIONE INVIATA IL 24 GIUGNO 2025. SI ATTENDE RISPOSTA, MA DUBITIAMO CHE ARRIVI...


Ricordiamo ancora una volta che l' avvocato Edoardo Longo ha diritto a riprendere la sua professione come stabilisce la legge e  lo stesso decreto dell' ordine forense del 29.12.2022 che fissava il diritto alla ripresa lavorativa fin da primo giorno di restituzione alla libertà, in conformità alla legge ! I nostri lettori conoscono perfettamente questo decreto, ma per qualche smemorato lo riproduciamo per la centesima volta :


Nonostante ciò, la attuale direzione forense di Pordenone, sfidando la legge  e i decreti del precedente consiglio, ormai definitivi da 2 ANNI E 5 MESI , impedisce, con continui e farlocchi pretesti e sotterfugi,  all' avvocato Edoardo Longo  di lavorare, e ciò fin dal 21 marzo 2024, data in cui detto decreto è divenuto definitivo ed esecutivo . 16 MESI senza poter lavorare, pur avendone diritto certificato. 

Tuttavia  nel testo del primo rigetto di reiscrizione di circa un anno fa  - impugnato e attualmente in attesa del giudizio della Corte di Cassazione -  scrissero che la domanda  sarebbe stata accolta dopo la fine della esecuzione penale in atto pur essendo libero , ma lo scrissero in modo sibillino e ambiguo, probabilmente al solo di fine di indurre una speranza e che il rigetto non venisse impugnato. Non era il primo sotterfugio utilizzato per nascondere la volontà illecita di non permettere il lavoro, confidando in una vaga rassicurazione per il futuro.  Dato il carattere sfuggente della dichiarazione e la poca linearità e attendibilità  di chi lo aveva pronunciato, che già si era fatto un baffo del chiarissimo decreto del 29.12.2022,   l' avvocato Longo richiese un chiarimento che avvenne nello stesso modo sfuggente. A fronte di  questa catena di sotterfugi adesso l' avvocato Longo ha chiesto, come è suo diritto, un pronunciamento esplicito. Arriverà ? Più probabile che si recidano i testicoli, piuttosto che  essere chiari e onesti  ....

Di tutto ciò  dovranno prima o poi renderne conto. 
Il Monitore 

1 commento:

  1. Pieno sostegno e solidarietà all' Avvocato Edoardo, una persona onesta giusta e rispettosa dei valori morali

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