sabato 8 febbraio 2025

" COINCIDENZE" AD OROLOGERIA

 


[ Gli occhiali da vista dell' avvocato Edoardo Longo,
rimasti inaccessibili nel suo Studio Legale sequestrato nel 2010.
L' avvocato Longo, agli arresti domiciliari in casa, ne aveva assoluto  bisogno
perchè fortemente miope, ma il 
tribunale di Pordenone gli vietò l' accesso per recuperarli,
condannandolo ad uno stato di semicecità di 15 giorni ]

Ringrazio il Monitore che ha pubblicato l’ articolo del Courrier du Continent del dicembre 2022 ( https://monitore1980.blogspot.com/2025/02/sul-fronte-della-repressione.html   ). Voglio aggiungere altri particolari alla vicenda : tutte le persone arrestate citate in quell’ articolo erano collaboratori della rivista elvetica : io vi collaboravo fin dal 1994 con articoli mensili.  E aggiungo un altro dettaglio : nel dicembre del 2022, mentre ero deportato in carcere, ricevetti una lettera dal direttore del CDC che mi informava che l’ archivio della sua rivista era stato posto sotto sequestro. 

Tutte coincidenze

Quest’ ultimo fatto mi ricorda anche  quanto capitato a me nel 2010 , quando illegalmente il mio Studio legale venne perquisito e sequestrato per oltre 70 giorni. Dico “illegalmente “non per spirito polemico, ma proprio perché fu la Corte di Cassazione che nel dicembre di quell’ anno, accogliendo un mio ricorso,  dichiarò nullo ed illegittimo il sequestro  ordinando la restituzione immediata dello studio al sottoscritto,  dopo che per sei mesi vi avevano razzolato in lungo e in largo sbirri infami. Se ne parla in dettaglio nel mio libro “ Io Accuso” (https://www.lulu.com/shop/edoardo-longo/io-accuso/paperback/product-w9nvgy.html?page=1&pageSize=4   ).

In quella circostanza l’ aggressione giudiziaria nei miei confronti ( prodromica alla deportazione di 12 anni dopo ) partì  poche settimane dopo che il mio vecchio blog Antizog venne segnalato in una relazione in Parlamento  sui siti italiani antisemiti elaborata da Fiamma Nierestein, ebrea sposata ad un colonnello del Mossad israeliano , che anni dopo fece la sua discesa rituale in Israele. 

Coincidenza anche questa ?

L’ aggressione con una accusa priva di ogni fondamento  e per la quale però non ci fu verso di evitare una  condanna illegale fu elaborata da un pubblico ministero pordenonese che poi fece carriera e,  alcuni anni fa, al colmo di una folgorante carriera giudiziaria, ha fatto anche lei rituale discesa in Israele.

Coincidenza anche questa ?




Non posso quindi escludere che anche la deportazione in carcere dei vari collaboratori di CDC nel 2022 , me compreso,  possa essere stato un atto repressivo coordinato. Qualcuno potrebbe dire che taluno di noi avesse condanne vecchie e non maturate in quel periodo, ma non ha importanza : è lo Stato che ti incolla addosso  delle condanne ingiuste  e poi le rende esecutive anche dopo anni, al momento giusto e soprattutto quando vede che non ti pieghi alla sua tirannia e perseveri nelle attività che vuole illegalmente  impedirti. Nel mio caso si trattava dell’ attività di difensore in processi politici di  organizzazioni antisistema indipendentiste.

 E’ poi un ‘ altra coincidenza che la mia attività editoriale sia stata rasa al suolo durante la mia deportazione in carcere ?  

 Ha perfettamente ragione Autorità Dogale nel volantino che ha diffuso recentemente al tribunale di Pordenone a parlare di procedimenti manipolati

A proposito di manipolazioni , qui sotto vedete la foto dell’ hard disk del mio computer che venne sequestrato nel mio studio nel 2010 e portato in sequestro al tribunale di Pordenone. Nonostante ciò, esso è stato reso inservibile durante il sequestro stesso. La sua rottura è stata possibile solo a computer acceso e ciò significa che è stato esaminato segretamente, non in corso di perizia tecnica , forse anche portato fuori dal tribunale e spaccato a martellate e a computer " caldo"  quando venne decisa una perizia del tribunale che , a computer funzionante, avrebbe indiscutibilmente accertato che qualcuno, nascostamente, aveva già esaminato segretamente  il computer stesso mentre era custodito nei compiacenti  uffici del tribunale penale  di Pordenone . Grazie, Stato italiano !

Avv. Edoardo Longo



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