domenica 28 luglio 2024

UNA DOPPIA " G" E LE TRE FACCE DELLO STATO AGGRESSORE

 


Caro Avvocato,

chi Le scrive da Roma con il solito pseudonimo è quel Suo lettore che la segue fin dai tempi del blog “ antizog” del 2006, ricorda ? Io le inviai i primi file pdf dei libri del cattolicesimo anti-giudaico dell' ' 800  che Lei prima pubblicò sul blog e poi utilizzò per inaugurare la Sua splendida e coraggiosa attività editoriale. Dei tempi di “ antizog”, però, mi mancano i suoi sulfurei scritti contro quella che io chiamo la lobby della doppia G : La lobby dei Giudici  & dei Giudei… Sono legate assieme, perché dove ci sono soldi sporchi da spartire si gettano a pesce, come tacchini sul granoturco…. Le scrivo per manifestarle la mia solidarietà e per dirLe che la seguo da quei tempi lontani e temevo che prima o poi Le succedesse quello che Le è successo… carcere compreso. Le voglio esporre anche quanto io altri camerati romani pensiamo circa la manina che la ha messa KO, almeno per il momento, perché lei non è tipo da arrendersi.

Nel mondo giudiziario si annidano tre poteri. E’ un nodo centrale, la giustizia : se perde potere  e legittimità casca tutto il baraccone. Ovvio che le pantegane – come dite in Veneto -  del sistema  si trovino annidate lì tutte. Prima di tutti c’è il potere delle toghe. I magistrati sono un potere eversivo dello stato  e sono protetti nei loro crimini dall’ impunità assoluta, che trae origine addirittura dalla legge sulle guarEntigie che risale ancora ai tempi dei Savoia, prima del  Fascismo.

Poi c’è il potere delle massonerie. Uso il plurale, perché ce ne è più d’ una e non sempre vanno d’ amore e d’ accordo, avendo a volte interessi particolari contrastanti. E’ un potere annidato soprattutto negli ordini forensi e ha il compito di spartirsi denaro, influenze, potere ,  clientele intrecciando proficue amicizie giudiziarie al costo di qualche diploma massonico. E' un potere legatissimo ai partiti politici. Gli  ordini forensi  furono istituiti dal Fascismo con la funzione di controllare l’ avvocatura e garantire che fosse allineata con il nuovo regime e non con le massonerie che Mussolini aveva abolito e che infarcivano il mondo  puteolento degli avvocati . Ironia della sorte, benchè corporativi e anticostituzionali, gli ordini forensi sono ancora lì , mica aboliti dalla Repubblica democratica, e assolvono ancora il loro compito e servono zelanti anche  il nuovo regime, affinchè nessun  avvocato sgarri. Se lo fa, lo fanno fuori. Lei ne sa qualcosa. Ovviamente, abolito il Fascismo e ripristinate le massonerie, gli ordini forensi  sono tornati agli antichi amori e  ad essere emanazione delle logge . Ogni ordine segue la propria obbedienza d’ origine e le direttive ( balaustre, nel loro gergo autocelebrativo  ) che gli detta . Come nelle logge :  e infatti sono strutturati allo stesso modo.




 Terzo Potere : lo Stato, attraverso i vari gangli dei servizi del ministero degli Interni , che fa sì che vengano condannati gli imputati politici che interessa allo Stato distruggere e opera affinchè  vengano aperti processi allo stesso fine. Lo Stato manovra nell’ ombra e fa sì che in ogni ufficio di procura ci sia un pubblico ministero al loro servizio e che esegua gli ordini, aprendo processi, chiedendo e ottenendo condanne e assolvendo gli “ amici”, per esempio di sinistra o adepti delle loro  logge. Io penso che Lei li abbia individuati, questi magistrati al servizio di loschi interessi di Stato. Non Le dico niente di nuovo, probabilmente.

Nel suo caso, lei è entrato nel mirino di tutti  questi tre poteri sinergici. Un allineamento malefico micidiale. E’ inviso allo Stato perché tutela energicamente imputati politici antisistema, è inviso ai magistrati al servizio di logge e servizi di Stato per le istanze che svolge nei processi ed è inviso alle massonerie che sono in simbiosi con questi altri due poteri e di cui non accetta il modo losco di gestire la professione forense.  Non era per caso un massone quel caporione forense di cui ho letto in “ Quando ruggirà il leone” e che sotto traccia si è lavorato i giudici di Bologna e di Pordenone perché la condannassero  ? Ha fatto anche caso che il giudice che la ha denunciata era amicone   conclamato dei capibastone dell’ ordine forense di Pordenone ai quali non lesinava   successi a pioggia nelle aule dove giudice era lui ? Adesso è andato in pensione e starà contando i tanti trenta denari che ha accumulato in una laboriosa esistenza . E’ un lavoro faticoso anche quello, sa ? E poi Lei non sa, probabilmente, di dove pare fosse  originaria  la bisnonna di questo bel soggetto : ma così, facendo, dovremmo aprire un capitolo sulla seconda G…..Sarà per un ‘ altra volta…ma Io credo che le massonerie la avversino da molto tempo prima… A mio avviso, sono loro che hanno attivato da tanti anni i magistrati sul loro libro paga per distruggerla. Poi il resto è venuto da sé. E’ la prima pietra di una valanga quella difficile da far cadere giù : le altre vengono trascinate per forza di gravità ( e di mazzette) . E nessuno si tira indietro, di lor Signori, nel tirare la propria pietra, proprio come scrive il Vangelo a proposito  dei giudei moralisti che volevano lapidare la vittima di turno. Forse sbaglierò, ma non credo di tanto. Ne ho viste parecchie di orrende situazioni.

Tenga duro e non si arrenda. Vorrei incoraggiarLa ricordandoLe  If” di Kipling, ma credo Lei lo conosca già. Qui a Roma, i vecchi camerati che conoscono la sua situazione sono tutti  con Lei.

Un amico di Roma

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