Caro Avvocato,
chi Le scrive da Roma con
il solito pseudonimo è quel Suo lettore che la segue fin dai tempi del blog “ antizog”
del 2006, ricorda ? Io le inviai i primi file pdf dei libri del cattolicesimo
anti-giudaico dell' ' 800 che Lei prima pubblicò sul blog e poi utilizzò per inaugurare la Sua
splendida e coraggiosa attività editoriale. Dei tempi di “ antizog”,
però, mi mancano i suoi sulfurei scritti contro quella che io chiamo la lobby
della doppia G : La lobby dei Giudici & dei Giudei… Sono legate assieme, perché dove
ci sono soldi sporchi da spartire si gettano a pesce, come tacchini sul
granoturco…. Le scrivo per manifestarle la mia solidarietà e per dirLe che la
seguo da quei tempi lontani e temevo che prima o poi Le succedesse quello che
Le è successo… carcere compreso. Le voglio esporre anche quanto io altri
camerati romani pensiamo circa la manina che la ha messa KO,
almeno per il momento, perché lei non è tipo da arrendersi.
Nel mondo giudiziario si
annidano tre poteri. E’ un nodo centrale, la giustizia : se perde potere e legittimità casca tutto il baraccone. Ovvio
che le pantegane – come dite in Veneto - del sistema si trovino annidate lì tutte. Prima di tutti c’è
il potere delle toghe. I magistrati sono un potere eversivo dello stato e sono protetti nei loro crimini dall’
impunità assoluta, che trae origine addirittura dalla legge sulle guarEntigie
che risale ancora ai tempi dei Savoia, prima del Fascismo.
Poi c’è il potere delle massonerie.
Uso il plurale, perché ce ne è più d’ una e non sempre vanno d’ amore e d’
accordo, avendo a volte interessi particolari contrastanti. E’ un potere annidato
soprattutto negli ordini forensi e ha il compito di spartirsi denaro, influenze, potere , clientele intrecciando proficue amicizie giudiziarie al costo di qualche diploma massonico. E' un potere legatissimo ai partiti
politici. Gli ordini forensi furono istituiti dal Fascismo con la funzione
di controllare l’ avvocatura e garantire che fosse allineata con il nuovo
regime e non con le massonerie che Mussolini aveva abolito e che infarcivano il
mondo puteolento degli avvocati . Ironia della
sorte, benchè corporativi e anticostituzionali, gli ordini forensi sono ancora
lì , mica aboliti dalla Repubblica democratica, e assolvono ancora il loro compito
e servono zelanti anche il nuovo regime,
affinchè nessun avvocato sgarri. Se
lo fa, lo fanno fuori. Lei ne sa qualcosa. Ovviamente, abolito il Fascismo e
ripristinate le massonerie, gli ordini forensi sono tornati agli antichi amori e ad essere emanazione delle logge . Ogni ordine
segue la propria obbedienza d’ origine e le direttive ( balaustre, nel loro gergo autocelebrativo ) che
gli detta . Come nelle logge : e infatti sono strutturati allo stesso modo.
Terzo Potere : lo Stato, attraverso i
vari gangli dei servizi del ministero degli Interni , che fa sì che vengano
condannati gli imputati politici che interessa allo Stato distruggere e opera
affinchè vengano aperti processi allo
stesso fine. Lo Stato manovra nell’ ombra e fa sì che in ogni ufficio di
procura ci sia un pubblico ministero al loro servizio e che esegua gli ordini,
aprendo processi, chiedendo e ottenendo condanne e assolvendo gli “ amici”,
per esempio di sinistra o adepti delle loro logge. Io penso che Lei li abbia individuati,
questi magistrati al servizio di loschi interessi di Stato. Non Le dico niente
di nuovo, probabilmente.
Nel suo caso, lei è
entrato nel mirino di tutti questi tre
poteri sinergici. Un allineamento malefico micidiale.
E’ inviso allo Stato perché tutela energicamente imputati politici antisistema, è
inviso ai magistrati al servizio di logge e servizi di Stato per le istanze che
svolge nei processi ed è inviso alle massonerie che sono in simbiosi con questi
altri due poteri e di cui non accetta il modo losco di gestire la professione
forense. Non era per caso un massone
quel caporione forense di cui ho letto in “ Quando ruggirà il leone” e che
sotto traccia si è lavorato i giudici di Bologna e di Pordenone perché la
condannassero ? Ha fatto anche caso che
il giudice che la ha denunciata era amicone conclamato
dei capibastone dell’ ordine forense di Pordenone ai quali non lesinava successi a pioggia nelle aule dove giudice era
lui ? Adesso è andato in pensione e starà contando i tanti trenta denari
che ha accumulato in una laboriosa esistenza . E’ un lavoro
faticoso anche quello, sa ? E poi Lei non sa, probabilmente, di dove pare fosse
originaria la bisnonna di questo bel soggetto : ma così,
facendo, dovremmo aprire un capitolo sulla seconda G…..Sarà per
un ‘ altra volta…ma Io credo che le massonerie la avversino da molto tempo
prima… A mio avviso, sono loro che hanno attivato da tanti anni i magistrati
sul loro libro paga per distruggerla. Poi il resto è venuto da sé. E’ la prima
pietra di una valanga quella difficile da far cadere giù : le altre vengono
trascinate per forza di gravità ( e di mazzette) . E nessuno si tira indietro,
di lor Signori, nel tirare la propria pietra, proprio come scrive il Vangelo a
proposito dei giudei moralisti che
volevano lapidare la vittima di turno. Forse sbaglierò, ma non credo di tanto.
Ne ho viste parecchie di orrende situazioni.
Tenga duro e non si
arrenda. Vorrei incoraggiarLa ricordandoLe “ If” di Kipling, ma credo Lei lo conosca già. Qui a Roma, i vecchi camerati che conoscono la sua situazione sono tutti con Lei.
Un amico di Roma
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