venerdì 31 gennaio 2025

TOGHE DI PAGLIA

 


Ho letto il post :  https://monitore1980.blogspot.com/2025/01/scende-in-campo-il-maggior-consiglio.html

Quanto accaduto è disgustoso oltre ogni misura, seppur in perfetta sintonia con quanto ti hanno fatto fino ad oggi. Molto curioso che abbiano tanta paura dei volantini, a quanto pare hanno la coda di paglia ben  più lunga di quello che si potesse neanche pensare : la loro stessa intolleranza alle critiche li accusa. 

Un docente di diritto internazionale


CUORE VENETO


Buongiorno avvocato, io sono R.V.  ,ci siamo sentiti l'anno scorso per via di una richiesta di spese da parte del mio ex marito per mio figlio. Ricordi? Volevo dirti che hai tutta la solidarietà da parte mia per quello che ti stanno facendo questi cr.........i e se posso essere utile in qualcosa, dimmi e io lo farò con tutto il mio impegno !

RV,  Veneta autodeterminata,

Conegliano TV


giovedì 30 gennaio 2025

LETTERA APERTA AL MIO GIUDICE - SORVEGLIANTE

 



Allo Zenith di Pordenone.
In piedi il presidente degli avvocati

Ch.mo Giudice,

il sottoscritto

ESPONE :

1)      In data di ieri 29.01.2025 ho avuto un colloquio con la dott.ssa (..)  durante il quale la stessa  mi ha esposto succintamente il contenuto di una missiva pervenutale dal consiglio dell’ ordine degli avvocati di Pordenone. 

2)      Il contenuto della missiva, alla luce di quanto  ascoltato, ha contenuti altamente diffamatori nei confronti del sottoscritto, nonché probabilmente anche minatori.

3)      Ai sensi della legge sulla trasparenza amministrativa e in considerazione che detto documento finirà verosimilmente agli atti del mio fascicolo SIUS, il sottoscritto richiede copia di detto atto, con tutti gli allegati ivi prodotti.

4)      Un ulteriore motivo di richiesta degli atti de quo, deriva dal fatto che il sottoscritto ha svolto istanza nel novembre 2024 per la reiscrizione all’ albo degli avvocati e tale istanza langue inevasa da allora : è evidente, quindi, che una comunicazione di detto ente svolta con intenti dannosi nei confronti del sottoscritto è rilevante anche per il fatto che appalesa la non terzietà di detto ente e del suo presidente , che deve astenersi dal prendere parte alla decisione della mia istanza. Non solo : ritengo anche doveroso informare questa autorità che in data  28 gennaio us il sottoscritto ha ricevuto comunicazione ufficiale dal Consiglio Distrettuale di disciplina ( forense) di Trieste che è stato acceso procedimento disciplinare su mio esposto nei confronti dell’ avv. Igor Visentin , presidente pro-tempore del COA di Pordenone e che in data 8.10.2024 è stato dato avvio formale a detto procedimento. E’ evidente quindi come tale soggetto e l’ ente da lui così elegantemente presieduto  non possono prendere decisioni e/o atti nei miei riguardi per evidenti ragioni di non terzietà. Per concludere le motivazioni , più che legittime, di questa mia istanza, evidenzio che quanto da me qui richiamato profila elementi inconfutabili di ricusabilità del Visentin e dello stesso COA del Noncello delle varie procedure per reiscrizione da me accese : due ora al giudizio della Suprema Corte di Cassazione, e una terza, aggiornata con il percorso di buona condotta da me tenuta nella esecuzione penale in atto , ancora ferma da novembre ( ben oltre il termine di 30 giorni massimo imposto dalla LP) ante al citato ente COA.

5)      In conclusione e per completezza espositiva non posso non sottolineare la non apprezzabile condotta del Visentin e del suo COA, in quanto manifesta assoluto disinteresse e disprezzo per la documentazione della mia buona condotta documentata nella istanza ( come ben sa il Ch.mo Magistrato) , dopo aver millantato di prenderla in considerazione ai tempi della mia istanza del marzo 2024 dove scriveva, nel rigettare la stessa che “ mancano fatti nuovi inerenti l’ andamento della esecuzione penale in atti, sia pure in regime di affidamento in prova”. Credo che lo Stato debba tutela al condannato che espia una pena con buona condotta e rispetto assoluto di prescrizioni , atteso che nel nostro sistema costituzionale la pena dovrebbe avere funzioni rieducative attraverso il lavoro e la magistratura di sorveglianza debba  svolgere quanto possibile per favorire il reinserimento lavorativo del condannato. La condotta del COA, che pure non perde occasione di ammantarsi della sua istituzionalità , è palesemente ostativa di quanto imposto dalla legge sul punto richiamato e corre in direzione opposta, disattendendo la legge e, francamente, mancando di rispetto anche alla magistratura di Sorveglianza  disprezzando certificazioni di buona condotta e di liberazione anticipata,  eventualità che pare guardare con disgusto. Che messaggio istituzionale passa da  questa condotta ? Che essere scrupoloso e rispettoso non serve a niente ? Io non vedo altre letture, francamente. Un tanto è reso ancora più grave dalla perfetta noncuranza del Visentin e del suo COA nei confronti della autorizzazione a svolgere la mia professione di avvocato rilasciatami dal tribunale di Sorveglianza di Venezia/Padova nel liberarmi, autorizzazione che si sono affrettati oscenamente a vanificare con disprezzo fin da quando sono stato scarcerato. E’ questo il rispetto verso l’ autorità giudiziaria ? E’ questo il messaggio che vogliono far passare ? Che è inutile comportarsi bene e avere anche le carte in regola per lavorare ? Cosa deve pensare un qualsiasi altro condannato che non sia una persona assolutamente onesta come il sottoscritto ? Se la stessa magistratura di sorveglianza non viene rispettata da una corporazione, a chi si deve rivolgere  uno sfortunato di 67 anni senza lavoro ? Voi sapete meglio di me che la condotta che qui depreco è gravissima ed è  potenzialmente generatrice di conseguenze assolutamente poco legali. Io ad esse sfuggo, ma altri ?  Non è possibile un intervento dello Stato nei confronti di questi autentici orrori ?

6)      Chiudo la parte argomentativa di questa mia istanza ribadendo che non è mia intenzione abbandonare in alcun modo le mie richieste di reiscrizione, come pare si pretenda da me :  non solo per intuitive ragioni economiche ( con 650 euro di pensione che ancora non ho non mantengo né me, né due figlie  in età scolare come è mio obbligo per legge anche in regime di misura di affidamento ) , non solo perchè a 67 anni di età non vedo quale altro lavoro potrei agevolmente andare a fare se non quello che ho esercitato per 41 anni , ma anche ed in primis perché ne ho diritto. Infatti, si legga il dispositivo della delibera di cancellazione amministrativa del 29.12.202 , emessa dallo stesso ente COA e passata in giudicato il 21.3.2024 :


7)      Detta delibera, in conformità assoluta alla legge ivi richiamata, stabilisce due cose : a) la cancellazione sulla base del fatto detentivo , b)  la immediata reiscrizione una volta ritornato in libertà. Il giudicato di una decisione va rispettato integralmente e non nella sola parte che fa comodo… Io ben conosco il valore  della res judicata , tant’è che mai ho recriminato vanamente sul contenuto delle mie condanne che appartengono a verdetti profondamente ingiusti ma   definitivi, dei quali  mi dichiaro innocente delle  accuse mossemi , come è mio diritto e come sottolinea il medesimo Tribunale di Sorveglianza di Venezia/Padova che cita nella ordinanza  concessiva della misura di affidamento, le numerose sentenze della Suprema Corte che riconoscono il diritto del condannato a dichiararsi innocente senza che ciò possa avere preclusioni di sorta sulla  concessione della citata misura. Che cosa volete ? Io ho bevuto, come Socrate, la mia cicuta senza fiatare. Non chiedetemi però se ne ho gradito il sapore….

8)      Il COA di Visentin confonde ad arte la cancellazione amministrativa ( la mia) per momentanea assenza di un requisito ( status libertatis) e quella disciplinare che costituisce condanna a seguito di procedimento disciplinare. In ambito disciplinare io fui già giudicato e la mia condanna non fu la cancellazione, bensì la sospensione dall’ esercizio della professione per soli  mesi 3, condanna già definita  da vari anni per intervenuta prescrizione.

§

In conclusione, insisto nella richiesta di copia dei documenti descritti in premesse e resto in attesa di relativo riscontro. Non credo di aver tediato con le precisazioni qui svolte che ho ritenuto comunque opportuno ribadire. Repetita juvant anche nel vedere l’ ostinazione , degna di miglior causa, di chi si accanisce,  con il furore di un ariete , a volermi negare il diritto al MIO lavoro.

Rispettosamente.

 Pordenone, 30.1.2025. 

Avv. Edoardo Longo

mercoledì 29 gennaio 2025

SCENDE IN CAMPO IL MAGGIOR CONSIGLIO VENETO



L' Autorità Dogale non finirà mai di stupirci ! 

Ecco le foto  a sorpresa  del volantinaggio del 29 gennaio avanti al tribunale di Pordenone , il terzo organizzato dall' organismo veneto autodeterminato , dove un nutrito drappello di esponenti del Maggior Consiglio repubblicano e di patrioti veneti  notifica al palazzo di giustizia (?)  di Pordenone l' avvenuto conferimento all' avvocato Edoardo Longo del riconoscimento ufficiale delle sue doti professionali di onestà, competenza, coraggio. Sempre maggiori i segni di incoraggiamento e solidarietà di molti avvocati che finora avevano conosciuto solo i farlocchi proclami giustizialisti dell' ineffabile presidente della corporation delle toghe . Il re è nudo, e si cominciano  a vederne le raccapriccianti nudità esposte sotto l' impietoso sole invernale. 

Non crediamo  che nessuna istituzione giudiziaria  abbia il diritto di lamentarsi dell'  " assedio " portato avanti ogni mercoledì con un civilissimo  pacco di volantini, quando una  filiale corporativa di dubbia legalità ,  come l ordine forense ,tiene ferma, per disprezzo, la  domanda di reiscrizione dell' avvocato Edoardo Longo per quasi 100 giorni e ancora non la decide, mentre dovrebbe farlo in un massimo di  30 giorni...questo è lo stato italiano.

CONCLUSIONE: la confraternita apicale  forense  in riva al Noncello  e il suo provvisorio presidente auto-referenziale  in primis,  sono sull' orlo della crisi di nervi. Non sanno a chi appigliarsi per impedire questo legittimo esercizio di democrazia . Sull' orlo della crisi di nervi :  per un volantino! Si capisce benissimo che hanno la coscienza non proprio in ordine....  del resto, non se la prendano tanto per un foglio di carta : " chi di carta ferisce, di carta perisce" : avete usato le vostre laccate carte per far fuori l' avvocato Longo? Ecco la carta per voi, da parte del popolo veneto !

 Ancora grazie - da parte di ogni persona onesta e civile, da parte di ogni lavoratore che vive col sudore della propria  fronte e non di succulente  prebende ambientali -  all' Autorità Dogale e al Maggior Consiglio Veneto, per il loro coraggio nel ristabilire la verità .  Appuntamento sempre più numerosi a mercoledì prossimo. E Viva  San Marco ! E che vi protegga !

Il Monitore



PREMIO TORTORA ALL' AVVOCATO LONGO ? " NOTIFICATO" AL TRIBUNALE !


[ Patrioti Veneti del Maggior Consiglio notificano al tribunale di Pordenone

l' assegnazione del premio " Enzo Tortora" 

all' avvocato Edoardo Longo ]

Continua a Pordenone il volantinaggio-denuncia dell'Ufficio Dogale contro l'esclusione dall'Albo professionale dell'avvocato Edoardo Longo, penalista del Foro di Pordenone. L'Ufficio Dogale anche questa mattina, come ogni mercoledì, ha denunciato con volantinaggio effettuato davanti al Tribunale di Pordenone, l'esclusione ingiustificata dell'avvocato Edoardo Longo dall'Albo professionale. L'Ufficio Dogale ha ragione di ritenere che il noto penalista sia vittima di una congiura di palazzo, orchestrata per impedirne l’attività e le difese, sempre  orientate al rispetto dei diritti civili. Per la posizione delicata in cui Edoardo Longo è venuto a trovarsi, l'Ufficio Dogale ha ritenuto di assegnargli il Premio "Enzo Tortora", un riconoscimento destinato alle vittime di “crimini giudiziari”, come quelli subiti dal noto giornalista e presentatore televisivo. La pressione politica sul Consiglio dell'Ordine degli Avvocati continuerà fino al raggiungimento di una soluzione positiva del caso.

Pordenone, 29 gennaio 2025

Sergio Rolle – Ufficio Dogale





[ Ricordiamo che l' avvocato Edoardo Longo
è stato per dieci anni il referente per il FVG della
"associazione per la giustizia e il diritto Enzo Tortora"
e collaboratore della relativa  rivista Giustizia Giusta ]


martedì 28 gennaio 2025

IL PREMIO “ENZO TORTORA ALL’AVVOCATO EDOARDO LONGO PER IL SUO IMPEGNO PROFESSIONALE SUL FRONTE DEI DIRITTI CIVILI

 


Domani, 29 gennaio 2025, davanti al Tribunale di Pordenone, l'Ufficio Dogale continuerà il volantinaggio in solidarietà all'avvocato Edoardo Longo, impedito illecitamente dall’attuale Consiglio dell'Ordine degli Avvocati alla sua reiscrizione all'Albo professionale.

L’avv. Edoardo Longo è vittima di una congiura di palazzo di chi vuole impedirgli di esercitare la sua professione, svolta sempre con grande passione ed energia in cause di libertà e di giustizia.

Ad Edoardo Longo, il Maggior Consiglio ha assegnato il Premio “Enzo Tortora”, un riconoscimento riservato alle vittime di crimini giudiziari, con la seguente motivazione: “per il suo impegno e testimonianze in favore dei diritti umani, dello stato di diritto, della libertà di opinione, della giustizia, per le persecuzioni e i sacrifici straordinari che ha subito e che continua a subire per la sua attività processuale costantemente rivolta ai valori basilari della professione forense.”

Il volantinaggio riprenderà mercoledì prossimo, 5 febbraio 2025, se il caso non dovesse trovare una soluzione positiva.

Venezia, 28 gennaio 2025

Albert Gardin – CXXI Doge

sabato 25 gennaio 2025

LOCANDINE A VENEZIA




 L' Ufficio Dogale ha organizzato una massiccia affissione  di locandine pro Longo a Venezia. Ne vedete alcune foto. Ringraziamo l' Autorità Dogale che ha disposto a sorpresa anche questa iniziativa ! Mercoledì, come sempre, appuntamento per tutti gli spiriti liberi avanti al tribunale di Pordenone per il terzo volantinaggio dell' Autorità Dogale : questo tribunale è l'  epicentro della vile aggressione togata all' avvocato dei ribelli. Si combatte per la giustizia e il diritto   usque ad inferos.

Il Monitore

giovedì 23 gennaio 2025

ROTTE DI LIBERTA'

 


Raccolta integrale di tutti gli atti di ricusazione effettuati dai  movimenti dei Veneti auto-determinati nei confronti dei giudici italiani dal 2012 ad oggi ad opera dell’ avvocato Edoardo Longo, difensore storico degli indipendentisti e dei dissidenti irriducibili ed esperto irraggiungibile di tecniche  di filibustering processuale e ostruzionismo alla malagiustizia. Ampio saggio introduttivo dell’ autore sulle tecniche di ricusazione giudiziaria, strumento di equilibrio processuale inviso ai settori giustizialisti della corporazione giudiziaria .

Una considerazione  finale : dopo le prime ricusazioni a sorpresa , in tutti i processi successivi al 2015 è stato reso impossibile all’ avvocato Edoardo Longo giungere come difensore alla sentenza finale : una coincidenza ? O forse con questi processi centra qualcosa la operazione a regia giudiziaria che ha portato alla deportazione in carcere  dell’ avvocato nel corso del 2022 impedendogli questa battaglia processuale , fino alla recente esclusione della possibilità di lavorare ?

Una bussola unica per orientarsi nella lotta giudiziaria alla faziosa magistratura italica, un libro  scritto in modo chiaro e comprensibile a tutti. Da leggere assolutamente, per capire il degrado della giustizia del belpaese.

LINK PER L’ ACQUISTO DEL LIBRO :

https://www.lulu.com/it/shop/edoardo-longo/rotte-di-liberta/paperback/product-95er7e2.html?page=1&pageSize=4  


mercoledì 22 gennaio 2025

SECONDO INTERVENTO DELL' AUTORITA' DOGALE

 


Mercoledì 22 gennaio 2025 : volantinaggio avanti al tribunale di Pordenone  in favore della reiscrizione dell’avvocato Edoardo Longo all’Albo dei professionisti, ostacolata, a parere dell’Ufficio Dogale, da un complotto camarillesco messo in atto per impedirgli di proseguire le sue battaglie giudiziarie in favore dei diritti civili.

Il volantinaggio sarà ripetuto ogni mercoledì mattina davanti al medesimo tribunale .

Nel documento distribuito si continuerà a chiedere:

-        -  La immediata reiscrizione dell’ avvocato Longo che attende da due anni,

-     - La convocazione del Tribunale contro i crimini giudiziari “Enzo Tortora” per mettere in chiara luce la congiura contro l’avvocato Edoardo Longo;

-    - Le dimissioni della Direzione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pordenone che continua ad eludere scorrettamente la reiscrizione all’Albo del penalista : con oggi sono NOVANTA GIORNI dall' ultima istanza di reiscrizione che dovrebbe essere decisa per legge  nel termine massimo di  trenta giorni. 

Sergio Rolle

–Ufficio Dogale



SFIDA ALLA BESTIA GIUDIZIARIA

 


[ Il palazzo di " giustizia"
di Pordenone ] 

( …) Leggo dell’ iniziativa del volantinaggio di Autorità Dogale (  https://monitore1980.blogspot.com/2025/01/e-le-stelle-stanno-guardare.html  ).

Io apprezzo moltissimo l' iniziativa di Doge del volantinaggio, ma vorrei capisse che l’ abitudine  di mandare comunicati stampa dappertutto danneggia l’ avvocato Longo , in quanto i giornali daranno SEMPRE l' ultima parola ai suoi avversari togati :  in quanto i  giornalai  giudiziari e gli avvocati di palazzo fanno affari assieme... mah....Vediamo cosa succederà oggi , 22 marzo :  ho letto il comunicato stampa ....il palazzo ha paura dei volantini,  non degli articoli di merda che DETTA  ai pennivendoli....Si combatte sul terreno dove si vince, non in quello dove si perde: si vince nel presidiare il palazzo del " nemico " e a far risuonare al suo interno la VERITÀ  :  infatti, mi si dice che il tribunale è  presidiato tutto il giorno da forze di polizia nei giorni di volantinaggio di Doge : lo Stato , manettaro e corrotto,  colpito nel vivo, reagisce mostrando i muscoli per minaccia e ritorsione in quanto vede la libera espressione del dissenso come lesa maestà giudiziaria e credo che l’ avvocato Longo ne sappia qualcosa, perché lo hanno sbattuto in galera per questo..

Si perde, invece,  se il terreno è la carta ( poco) igienica del Gazzettino...

Onore a Doge che da solo, anche oggi, affronta la Bestia Giudiziaria ferita nell’ orgoglio da un volantino.

Un Lettore




giovedì 16 gennaio 2025

LA GIUSTIZIA IN I-TA-LYA E I L TRIONFO DI ZOG

 


Caro Avvocato, sto seguendo il Monitore  :  Tutti d’ accordo ! Tutto questo sistema è un’ escrescenza sifilitica della giudeo massoneria ! Complimenti al Doge  che è sceso in piazza per lei . E i camerati dove sono ? 

Un collaboratore delle edizioni della Lanterna,

da Latina

MACCHINAZIONE OSCURANTISTA CONTRO L' AVVOCATO EDOARDO LONGO

 


mercoledì 15 gennaio 2025

E LE STELLE STANNO A GUARDARE

 


ASSOLUTAMENTE A SORPRESA PER TUTTI, compreso l’ interessato avvocato Edoardo Longo che era all’ oscuro dell’ iniziativa , volantinaggio solidale  pro Longo avanti al tribunale di Pordenone effettuato da Autorità Dogale il giorno 15 gennaio  e anticipato di poche ore  dal volantino poi diffuso . Massiccia presenza di Digos e Carabinieri messi in allarme la sera prima dalla cricca forense del palazzo di giustizia  sconvolta dalla " pericolosa azione eversiva", di cui era stata informata la sera prima da un gazzettiere locale . Digos e carabinieri hanno stazionato avanti al tribunale per tutta la durata del volantinaggio, benchè non vi fosse alcun motivo di ordine pubblico.

E mentre le eroiche  toghe noncellesi, alla vista di un anziano guerriero  di San Marco, armato solo di un pacco di volantini ( ma si sa : la verità fa male), si nascondevano dietro le divise,  sono 80 GIORNI che l avv. Longo ha depositato la terza istanza di reiscrizione e la cricca forense non risponde per disprezzo e arroganza nei confronti dello sfortunato collega :  l’ istanza per legge deve essere decisa entro 30 giorni, ma a  Pordenone , nel palazzo di “ giustizia”, la giustizia e i diritti altrui possono aspettare, an che due anni, quanto è il tempo che sta aspettando l' avvocato Edoardo Longo  : qui, sulle rive del  fiume Noncello,  regna solo il diritto del più forte. 

E le stelle stanno a guardare :  il vergognoso tramonto di una repubblica, quella italiana,  disprezzata da tutti e che annega ingloriosamente nel guano dei  soprusi e della corruzione della sua classe dirigente. 

Il Monitore 





martedì 7 gennaio 2025

DIMISSIONI SUBITO DEL DIRETTIVO FORENSE DI PORDENONE !

 


DENUNCIAMO L’ ILLEGALITA’ COMMESSA

NEL TRIBUNALE DI PORDENONE

 

Gravissima violazione compiuta ai danni dell’ avvocato Edoardo Longo di Pordenone, 41 anni di professione forense , già vittima di malagiustizia e deportato ingiustamente in carcere per  8 mesi. Da un anno ormai libero , ha il diritto a riprendere la sua professione, come stabilisce la legge e lo stesso decreto che lo ha cancellato il 29.12.2022 dell’ ordine forense :

“ Lo stato di detenzione è impedimento all’ esercizio della professione di avvocato. Con il venir meno della detenzione, a norma dell’ art. 17, comma 15, della legge 147-212, l’ avvocato Edoardo Longo avrà diritto ad essere di nuovo iscritto” :


Nonostante ciò, l’ ordine forense di Pordenone, ILLEGALMENTE lo mantiene già da un anno e quasi due da quanto è libero, in stato di cancellazione e gli impedisce di lavorare, pur avendone pieno diritto.

Questa scandalosa  ostilità politico/giudiziaria, di sapere corporativo, ottiene di impedire le difese penali dell’avvocato Longo nei processi politici in danno al Movimento Veneto che reclama il diritto di autodeterminazione dalla oppressione della repubblica italiana e lo reclamano nei loro processi chiedendo il rispetto delle legge internazionali che glielo consentono.

Il consiglio dell’ ordine degli avvocati di Pordenone viola le leggi e si rende complice della repressione del Movimento Indipendentista veneto impedendo le difese penali politiche  del coraggioso avvocato Edoardo Longo.

I Comitati di indipedenza del Popolo Veneto tutti uniti

RECLAMANO

La immediata reiscrizione all’ albo professionale dell’ avvocato Edoardo Longo e le dimissioni immediate dell’ attuale presidente degli avvocati di Pordenone e del suo direttivo.

L’ avvocato Edoardo Longo, 4i anni di professione forense e da sempre impegnato a difendere persone e movimenti di opposizione al sistema politico dominante, per queste ragioni ha subito la malagiustizia ritorsiva che lo ha condotto ad essere incarcerato, per impedirgli la professione forense.

Già sottoposto alla privazione illegale della libertà, ora gli viene pure negato il lavoro.

L’ ordine forense di Pordenone si ostina a tenerlo in stato di cancellazione benchè libero da DUE ANNI e così facendo viola la legge ( art. 17, comma 15 , legge 147 -2012) e lo stesso decreto che  29.12.2022 lo cancellava ,ma  stabiliva il suo diritto a riprendere il lavoro una volta scarcerato . L’ avvocato Longo ha potuto lavorare per un anno dopo scarcerato con l’ autorizzazione del tribunale di Padova, che or al’ ordine forense di Pordenone ha buttato al macero. Uno scandalo !

Questa ostinazione dell’ ordine forense di Pordenone che dura da un anno è scandalosa  ed illegale  e priva il movimento indipendentista veneto del suo coraggioso difensore che non temeva di contestare la illegittimità della magistratura italiana che nega il diritto alla autodeterminazione del popolo veneto garantita da legge italiane e sovranazionali. 

Il consiglio dell’ ordine degli avvocati di Pordenone opera in violazione della legge che garantisce il diritto al rientro alla professione forense dell’ avvocato Longo, professionista serio, coraggioso, rispettato, indipendente con 41 anni ininterrotti di esperienza professionale in ambito penale.

Per queste ragioni il direttivo forense di Pordenone e il suo neo-presidente Igor Visentin  se ne devono andare senza ulteriori indugi !

DIRITTO AL LAVORO PER L’ AVVOCATO EDOARDO LONGO E DIRITTO ALLA AUTODERMINAZIONE AL POPOLO VENETO !

 

PER SAN MARCO !

 

Comitati per l’ Indipendenza

del Popolo Veneto