Ieri, 12 settembre, dopo
fugace tappa d' obbligo alla biblioteca Marciana di
Venezia, visita a Venezia ad Albert Gardin, il grande combattente che ha
affrontato l’ “ ente ordinistico” degli squilibrati in toga di
Pordenone pur di aiutarmi. ( Il Doge è quello a destra, l’ altro sono
io). Presto il Doge scenderà in campo di nuovo, assieme alla sua
organizzazione. Ecco la prima manifestazione in programma il 16 dicembre prossimo e questa volta ci sarò anch' io davanti al fetido Palazzo dell' Indecenza :
https://monitore1980.blogspot.com/2025/09/scendere-in-campo.html
Sono giunto a Venezia con
un viaggio in treno dopo quasi due anni di blocco in Friuli e solo
mediante autorizzazione e sotto possibile
sorveglianza delle forze dell’ ordine, come se fossi un boss mafioso . Viaggiare
dopo due anni e in queste condizioni mi dà la sensazione di essere all’
estero in luoghi dove un pericolo può affacciarsi da un momento all’ altro…
Sono tutto stordito… effetto della mancanza di libertà e della possibile sorveglianza
. Affanculo lo Stato ! .. E pensare che sto viaggiando attraverso Spresiano e
Susegana, ridenti e ospitali paesini della campagna trevigiana, mica sul Rio delle
Amazzoni … il mio odio verso la
magistratura, già molto elevato, sta
raggiungendo picchi STELLARI … . Sento acre in bocca il bisogno di rivalsa, il desiderio di far pagare cara alle toghe la loro ingiustizia e la loro arroganza ... So già che questo disagio vertiginoso nel viaggiare attraverso
le terre in cui sono nato e che ho frequentato per sessant’ anni , mi passerà in pochi
giorni di libertà autentica ed assoluta, e lontano dalla spada di Damocle di una Sorveglianza
di Stato che incombe sul mio capo se sgarro alle prescrizioni ,
ma soprattutto mi passerà COMBATTENDO contro l’
arroganza e la violenza delle toghe e della loro intrinseca viltà che li
rende forti coi deboli e deboli coi forti…
Per questa ragione, Amici miei, vi invito a essere presenti in tanti alla manifestazione
del 16 dicembre,
avanti al tribunale di Pordenone. Care toghe, la partita non è ancora chiusa. La mia salute è la guerra.
Edoardo
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