Il libro è una fotografia precisa e documentata di una scandalosa condotta in voga diversi anni fa presso il palazzo di giustizia di Pordenone. Per oltre venti anni il consiglio dell' ordine forense di questa città, unico in tutta Italia, ha utilizzato le aule di udienza penale per i processi ai propri dissidenti interni: avvocati politicamente scorretti invisi a lobbies di potere o giudiziarie o avvocati sulla cui clientela hanno messo gli occhi i settori affaristici che muovono gli ordini corporativi. Un uso illegale di strutture dello Stato, fuori da ogni parametro di legalità e fuori da ogni controllo, con la connivente complicità dell' autorità giudiziaria locale. Un costo che grava sulla collettività ignara. Uno scandalo di potere e di affari, del tutto " italiano". Chiamala, se vuoi, mafia...Il libro - denuncia è opera di meticolose ricerche ed indagini svolte dall' avvocato Edoardo Longo, da cui, fra l’ altro, risulta che l’ utilizzo delle aule d’ udienza penale per i farlocchi processi deontologici forensi, non è legale, non è autorizzato dal Ministero, non ha copertura assicurativa e il personale del palazzo di giustizia che presta assistenza lo fa senza contratto e copertura legale. Emerge anche che l’ utilizzo degli uffici del consiglio forense nei tribunali è regolato da un contratto di locazione stipulato con il comune del luogo. Nel caso di Pordenone, quando gli accertamenti vennero fatti all’ inizio degli anni 2000, risultava che l’ ordine forense non pagava l’affitto da almeno DIECI anni e il Comune colluso non richiedeva neanche il pagamento, nè imponeva lo sfratto. Con ogni probabilità ciò avviene in molte città… Dopo la pubblicazione di questo libretto a Pordenone lo scandalo è finito. Non so però se i canoni arretrati siano stati pagati.. Non sarà mica che i 10 anni di arretrati siano diventati TRENTA ? .....provate voi a non pagare l' affitto per trent' anni e ditemi cosa vi succede.....Penso non sarebbe male una nuova investigazione…Da leggersi assolutamente per capire una delle tante ragioni per le quali la giustizia italiana non funziona e non potrà mai funzionare, essendo immersa profondamente in un guano di illegalità diffusa. Tant’ è vero che il testo di questo libro è costituito da una denuncia penale sporta presso la procura di Pordenone tanti anni fa e archiviata frettolosamente senza indagini .... Come diceva Cronin : "...e le stelle stanno a guardare"....
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