venerdì 29 novembre 2024

CONFERENZE CONTRO LA MALAGIUSTIZIA ITALIANA

 


Dalla toga al secondino :

conferenze al calor bianco

 sulla malagiustizia italiana

Il Monitore segnala l’ iniziativa dell’ avvocato Longo di proporsi per tenere conferenze/presentazioni di libri  sulla filiera della malagiustizia in questa sciagurata Italia : dalla corruzione giudiziaria nei processi e nelle sentenze, fino al degrado incivile del sistema penitenziario. L’ iniziativa è interessante perché vede un relatore ( l’ avvocato Longo) che è un professionista del diritto, 41 anni di esperienza forense e sei di esperienza giudiziaria come vicepretore di Pordenone , nonché editore non allineato , oltre che per esserci passato attraverso tutto il tritacarne criminale delle toghe italiche, compreso il carcere e compreso  il finale  indecente ed illegale dell’ ordine forense della sua città che lo ha pugnalato alla schiena. L' avvocato Edoardo Longo è forse  uno degli ultimi prigionieri politici in Italia,  triturato dalle toghe con l' accusa di " lesa maestà giudiziaria", e solo  per la sua indipendenza professionale e culturale.  Oltre che ad avere un valore politico, queste conferenze hanno un valore documentario unico  in quanto, opportunamente registrate, andranno a costituire altrettanti libri dossier per il pubblico italiano e per gli enti internazionali di controllo della legalità.  Sappiamo che fra i Lettori di questo blog ci sono Movimenti Politici e Associazioni culturali e siamo certi che questa solida iniziativa politico/culturale attrarrà il loro interesse. Di seguito riportiamo la comunicazione che l’ avvocato Longo sta inoltrando in questi giorni :

“Chi vi scrive ha patito una ingiusta condanna con parentesi di detenzione carceraria e intende mettere a disposizione la propria esperienza per segnalare il degrado della giustizia dapprima e del sistema penitenziario poi in questo paese retto da istituzioni degradate e incivili. Patita una ingiusta condanna per oltraggio a magistrato in udienza ( ed altre tutte riconducibile a una sorta di lesa maestà giudiziaria ) mentre in udienza non c’ ero, il sottoscritto ha anche pubblicato molti libri di memorie, oltre che proprie ,  di altri detenuti e di vittime di italica  malagiustizia,  che gettano un fascio di luce sconosciuto sulla realtà carceraria che il perbenismo ipocrita non vuole vedere : mi  metto quindi  a disposizione anche per presentare queste pubblicazioni poco note. Sono disponibile, in sintesi, a dare un contributo – del tutto gratuito – alle Vostre iniziative culturali attraverso la eventuale presentazione della mia vicenda tormentata e anche presentazione dei libri da me editi. Mia vicenda e recensioni dei libri possono essere consultate sul blog Monitore Veneto all’ indirizzo :https://monitore1980.blogspot.com/ Ove foste interessati, contattatemi. Darò volentieri la  mia massima disponibilità. “

Il Monitore

alfatrac88@protn.me

 


BASTA ILLEGALITA' AL TRIBUNALE DI PORDENONE !

 


Qui sopra : il motto di 
Giovanni dalle Bande Nere

L’ avvocato penalista Edoardo Longo, 41 anni di professione forense , dopo aver patito malagiustizia e per questo deportato illegalmente in carcere per otto mesi, è vittima ora di altri soprusi. Dopo la libertà, ora gli negano il lavoro. L’ ordine forense della città di Pordenone  lo ha cancellato illegalmente dall’ albo degli avvocati. Illegalmente, sì , perché la legge stabilisce che l’ avvocato uscito dal carcere ha diritto di svolgere il suo lavoro. Cosi’ ha deciso anche lo stesso organismo forense di Pordenone che il 29.12.2022 stabiliva : “ Lo stato di detenzione è impedimento all’ esercizio della professione di avvocato. Con il venir meno della detenzione , a norma dell’ art. 17 comma 15 legge 147/2012, l’ avvocato Longo avrà diritto ad essere nuovamente iscritto “. Il nuovo direttivo forense lo ha invece cancellato quando era già libero e lavorava da un anno con autorizzazione giudiziaria ! Gli nega ancora oggi , sia pur libero e ben  nove mesi dopo  , il diritto di lavorare.

Una illegalità scandalosa per ostilità politica verso il difensore dei Veneti che reclamano la loro indipendenza dall’ oppressione dello stato italiano. Verso il difensore  dei ribelli contro il sistema. Verso il difensore delle vittime di malagiustizia. Verso l’ Editore controcorrente nemico dei poteri usurai.

Il consiglio dell’ ordine degli avvocati di Pordenone viola la legge e la Costituzione che garantisce tutela  al lavoro, negandolo ostinatamente all’ avvocato Edoardo Longo , professionista serio, rispettato, indipendente. Lo vogliono morto.

Le redazioni dei blog DISSONANZE e MONITORE VENETO

RECLAMANO

Le immediate dimissioni dell' attuale presidente dell' ordine  forense di Pordenone, Visentin Igor di Portogruaro, e del suo direttivo , una cricca che non rispetta né la legge, né le proprie precedenti decisioni . Chi ha ordinato a questa gente di scarsa tenuta  morale di fare retrofront  sulle proprie decisioni rinnegando la legge, le loro stesse decisioni,  nonchè il loro stesso onore  ? Con quali argomenti non legali  sono stati convinti ? E da parte di chi ? Qualche sospetto lo abbiamo già, ma attendiamo : prima o poi questi ultimi emergeranno e  verranno a galla.

DIMISSIONI

SUBITO !  

Basta soprusi di regime da parte dei Commissari della nuova inquisizione  giudiziaria del regime italiota. 

DISSONANZE

https://lanterna88.blogspot.com/

 

MONITORE VENETO

https://monitore1980.blogspot.com/

 


Leone di San Marco

con Libro chiuso e spada sguainata

martedì 19 novembre 2024

NEI TEMPI OSCURI

" L'uomo vedrà sempre solo la sciagura che appaga la sua immaginazione. Niente gli riesce più difficile di percepire un infelice che sta semplicemente soffrendo – si limita a passargli accanto, come i bravi credenti nella parabola del buon samaritano. La grandezza di San Martino non sta tanto nel fatto che egli porga aiuto, quanto nel fatto che egli porga aiuto immediatamente al prossimo sulla via. È questa la virtù che sfiora il miracolo."  ( Ernst Juenger) .

Caro Avvocato Longo, Le mando questa riflessione di un autore che Lei conosce bene perchè è l' ideatore della figura ultra contemporanea dell' Anarca e perchè penso sia una vicenda emblematica che  si adatti alla Sua vicenda : lei è stato nella sua vita in passato una specie di  San Martino in quanto non ha esitato ad estrarre la spada della giustizia a favore di tanti sfortunati oppressi dalla malagiustizia italica e a condividere le sue capacità con la loro sorte (infatti molti giudici non distinguono gli imputati dai loro difensori e se questi ultimi sono troppo vigorosi si vendicano su di loro ) ed ora è anche il personaggio  dell' infelice, dal momento che La hanno privata del suo lavoro, gettato in galera e  sottoposto a stretta sorveglianza, manco fosse un trafficante di droga...avrà   come San Martini a sua volta coloro cui Lei è stato più vicino in questi anni, combattendo al loro fianco nei tribunali corrotti d' Italia. 

Non Le dico di tener duro e non avvilirsi, perchè - per come La conosco - finchè Lei combatte Lei sta benissimo  ed è solo l' inerzia rassegnata che può ucciderLa. Le dico solo che però con Lei sparisce quella generazione di avvocati, come i compianti avvocati Tassi e Bezicheri, grandi camerati  che mai si tirarono indietro dal  difendere persone umili ed emarginate, a costo di affrontare quei  Kraken tentacolari che sono le toghe italiche di questa oscena democrazia farlocca. Oggi ormai gli avvocati sono solo dei magna - magna alla Azzeccagarbugli, una vera cricca senza Onore... Ormai sono i tempi oscuri , come scriveva il prof. Paolo Signorelli, in cui " Giuda si congiunge con Caino".  Non arrendiamoci mai, lasciamo che " i cadaveri seppelliscano i cadaveri". Un abbraccio.

Marco S. ,  da Ferrara 


giovedì 14 novembre 2024

IL MONITORE INFORMA

 


Il Monitore INFORMA . E' giunta in data odierna la decisione in ordine alla istanza del 5 ottobre scorso e di cui al post https://monitore1980.blogspot.com/2024/10/signor-giudice-posso-studiare.html ed è stata positiva : ora l' avvocato Longo dispone di una autorizzazione permanente a recarsi in Trieste per ricerche bibliografiche. L' autorizzazione si aggiunge a quelle già concesse sulle città di Venezia e di Padova. Il cambio di giudice nell' ufficio preposto ha generato un riallineamento alla legalità di detto ufficio, pur se fra alti e bassi . Resta invece  ancora fuori controllo e da DISINFESTARE un certo ufficio di toghe cocainomani sulle rive del fiume Noncello, in quel di Pordenone .....

Il Monitore

VIVA SAN MARCO



 Caro avvocato, ho letto il post ( https://monitore1980.blogspot.com/2024/11/questo-libro-non-s-ha-da-fare.html ) :   non possono sotterrare per sempre il nostro anelito di liberta' e giustizia...e quando sotterrano semi, essi poi spuntano dal terreno e crescono. W S.MARCO, W LA LIBERTA', W LA GIUSTIZIA. 

Arch. E.Scandian


QUESTO LIBRO NON S' HA DA FARE


Giusto allo scadere del CINQUANTACINQUESIMO  GIORNO dalla domanda ( vedi : https://monitore1980.blogspot.com/2024/10/chi-ha-paura-delle-memorie-dalla-fogna.html  ) , giunge la decisione del giudice sulla richiesta di Edoardo di incontrare un ex deportato del carcere – fogna di Udine per redigere assieme un libro di memorie su questa dimensione dell’ orrore da entrambi vissuta. La risposta è un secco NO . Questo libro non s’ ha da fare : le motivazioni sono piuttosto e marcatamente pretestuose, ma su esse non ci  divulgheremo per ragioni di privacy del Professore . Anticipiamo però che l’ avvocato Longo stenderà a breve un memoriale da trasmettere al nuovo Giudice prima che anche questi venga fuorviato dietro le quinte, memoriale nel quale sarà dato spazio  anche a questo punto e che sarà pubblicato su questo blog e sarà posto  come il resto in osservazione internazionale nel prossimo libro-dossier. Alquanto assurdo negare gli incontri fra Edoardo e il Professore, dal momento che quest’ ultimo durante il 2023 ebbe come avvocato proprio l’ amico Longo che lo andò pure a trovare in carcere un paio di volte, riscontrando personalmente le pessime condizioni di salute dell’ assistito. Ricordiamo solo che l’ avvocato Longo dovette rinunciare ad assistere il Professore perché la direzione del carcere – fogna respingeva le lettere che l’ avvocato inviava al cliente in carcere con la dicitura “ sconosciuto”…. Comprendendo che era in atto un sabotaggio alla difesa fuor di misura, piuttosto che lasciare il Professore senza avvocato e nelle grinfie di codesti secondini, Edoardo si mise da parte a favore di altro legale che non trovava il medesimo ostruzionismo in carcere. Questo è il rispetto del diritto alla difesa in Italia…

Il motivo reale del diniego è ben altro : un libro di memorie sul carcere di Udine firmato da due intellettuali avrebbe l’ effetto di una bomba che potrebbe far saltare la direzione de La Fogna , tanto più che i giornali di Udine e diversi uomini politici di opposizione hanno sollevato il caso delle condizioni indegne di questo braccio della morte, dove la gente si suicida , manca assistenza sanitaria, i secondini seguono la scuola comportamentale delle dittature sudamericane e blatte e scarafaggi dividono il letto con i detenuti senza che il carcere provveda alla disinfestazione, come avviene anche nel Terzo Mondo. Di tutto ciò è a contezza da sempre la magistratura, alla quale va bene che le cose continuino così e le copre.  E forse il diniego ha  qualcosa anche  a che vedere con il fatto che il Professore è un esponente indipendentista friulo-giuliano e l’ avvocato Longo difensore degli indipendentisti e auto-determinati del Veneto. Voi pensate di no, che la repressione del dissenso politico non c'entri  ? Ingenui….

Ad ogni buon conto il libro si farà lo stesso, la magistratura del FVG ha perso un' altra occasione per far bella figura e l’ avvocato Longo si sta organizzando per proporre conferenze sul problema carcerario e della malagiustizia in Italia. Altra iniziativa che dalle parti della magistratura del FVG vedono come il fumo degli occhi. A buon rendere a tutti.

Il Monitore

alfatrac88@proton.me



La Fogna 

lunedì 11 novembre 2024

CI SCRIVE UN MAGISTRATO CORAGGIOSO


Quella che state per leggere è una lettera che un Magistrato ha inviato all' avvocato Edoardo Longo. Ne  pubblichiamo alcuni passaggi, togliendo quelli più diretti e celando accuratamente il nome del magistrato e ogni altro dato che potrebbe identificarlo, per ovvie ragioni di riservatezza. Dopo alcuni passaggi più personali che non riportiamo e che indicano come il magistrato non fosse a conoscenza fino a poco tempo fa della situazione  (".... e sono molto addolorato per la sua terribile esperienza di detenzione, per giunta trascorsa  in  condizioni di degrado e di pericolo..")  il Magistrato, passa soprattutto ad esprimere il suo sdegno per la detenzione patita dal professionista ed esprimere il suo disgusto per situazioni di questo tipo : "La detenzione produce sofferenze ingiuste con le sue dinamiche sotterranee ,che sfuggono ad ogni controllo, e che  talvolta è impossibile o perfino inutile denunciare perché non vi sono prospettive di effettivo cambiamento, ma semmai di peggioramento della propria condizione. (..) Il degrado viene sempre più frequentemente evidenziato dai mezzi di informazione ”. ( ...) Tutto ciò offende la coscienza civile e fa ritenere che sarebbe ora che  la politica legislativa si dia una mossa per adeguarsi a queste nuove improrogabili emergenze, ad esempio semplificando al massimo gli intoppi burocratici. (..) 


 La lettera prosegue con altre riflessioni pertinenti  : "E’ ingiusto subire, oltre alla perdita della libertà,  altre umiliazioni , pesanti pericoli per la propria incolumità , violenza fisica o psichica. Ricordo di aver letto su un quotidiano a diffusione nazionale un’intervista ad un medico volontario presso la casa di reclusione di Bollate (Milano) il cui padre è stato assassinato dalle brigate rosse. Nel compiere la sua opera meritoria, finalizzata a dare sollievo ai detenuti, affermava che secondo lui il carcere avrebbe dovuto essere come un hotel a 5 stelle perché già la privazione della libertà personale costituiva  una pena indicibile. Mi ha molto impressionato perché ha avuto il coraggio di dire una parola di civiltà in un contesto generale  in cui domina la convinzione superficiale  , unita talvolta ad un  maligno compiacimento, che il carcere sia “solo” privazione della libertà , mentre invece da esso derivano conseguenze  che possono portare alla disperazione l’essere umano , compromettere la sua speranza per il futuro , il suo destino professionale , economico , sociale e affettivo. Giungendo alla conclusione, il magistrato non manca di sottolineare un auspicio finale :  " (..) Le auguro vivamente che la sua situazione vada a buon fine e che trovi la forza di non lasciarsi abbattere , anche nell’interesse della sua famiglia" . 

Tagliata la parte finale della lettera con passaggi personali e con la firma del Magistrato ( che non riveleremo mai, benche all' avvocato Longo non si sia chiesto nulla in proposito  ) , per non creare all' autore  dei problemi con certi suoi nobili colleghi -  e benchè la lettera non contenga nulla che possa creare pregiudizio al magistrato, se non i segni di amicizia, stima e rispetto nei confronti del destinatario , ma di questi tempi .. -   , non possiamo non sottolineare che la lettera, assolutamente autentica, dimostra che persone d' onore e di coraggio ancora ne esistono anche  nel vile  mondo giudiziario, ma sono una assoluta eccezione. Senza parlare poi del ripugnante mondo" forense", dove nessuna voce si è  levata a favore dell' avvocato Longo  e che,  anzi,  hanno provveduto pure a pugnalarlo vilmente alla schiena.  Vero,  Visentin Igor? Questo succede nei nostri anni di miseria morale e di viltà , quelli, per dirla con le parole del compianto prof. Paolo Signorelli, martire della malagiustizia italica , in cui "Giuda si congiunge con Caino".

Il Monitore 

GIUSTIZIA E' FATTA

 


Il tribunale di sorveglianza
di Trieste

A seguito dell’ accoglimento della istanza per liberazione anticipata per buona condotta e che ha fruttato all’ avvocato Longo uno sconto di pena di 135 giorni e la relativa certificazione che incrina l ‘ allineamento strategico delle autorità giudiziarie coinvolte nella operazione a regia che ha condannato senza responsabilità penale l’ avvocato dei ribelli, Edoardo ha dichiarato di rinunciare al ricorso inoltrato al tribunale del capoluogo , in quanto cessata la materia del contendere. Un vantaggio per tutti : per l’ avvocato Longo che ha ottenuto quanto gli spettava e ha evitato le udienze - farsa di detto tribunale, fatte di nascosto, senza le parti, né gli avvocati, quasi celebrate in un sottoscala oscuro. Ma il vantaggio è stato anche per questo tribunale : infatti, il Comitato di Liberazione Nazionale Veneto aveva già programmato una presenza massiccia di suoi militanti fuori dal tribunale stesso, in occasione dell’ udienza, celebrata pubblicamente o per sotterfugio, a sostegno di chi ha subito deportazione, sorveglianza e perdita illegale del lavoro per la sua onestà professionale e culturale. Francamente , sarebbe stato un bello spettacolo...Ma ci saranno di sicuro altre occasioni : Lo Stato italiano, nella sua nequizia strutturale, ne fornisce sempre a josa….Nel mirino del Monitore adesso ritorna la cricca forense del fiume Noncello. Come dimenticarsi di queste care ed oneste persone ?

Il Monitore

QUANDO FINI' LA LIBERTA' DI PENSIERO IN ITALIA


 Un volume unico dedicato alla malagiustizia italiana e all’ inizio, venti anni orsono, del declino delle libertà democratiche in Italia per mano giudiziaria. Il processo "Holy war vs ZOG : A circa venti  anni dalla sua allucinante celebrazione, rimane il prototipo insuperabile dei processi politici all ' italiana: grondante di illegalità giudiziarie, di protervia in toga e costellato dal totale sabotaggio dei diritti alla difesa, dimostra quanto in basso può cadere la magistratura di un paese occidentale quando è ostaggio della lobby ebraica. 

Il volume raccoglie tutti gli articoli scritti dal difensore avvocato Edoardo Longo su questo processo sui media  durante le varie udienze: articoli al fulmicotone qui raccolti unitamente per la prima volta. la seconda parte del volume documenta le illegalità giudiziarie e il sistematico diniego giudiziario del diritto alla difesa, fino all’ istruttoria farsa, qui documentata con gli sconvolgenti verbali integrali autentici nella versione registrata dal tribunale . L' esame del consulente della difesa prof. Gian Pio Mattogno e i tentativi aggressivi  del giudice di farlo tacere sui punti più scottanti riguardanti il Talmud ebraico . Tutto presente nei verbali qui pubblicati, integrali, senza tagli o censure . Oltre 150 note ne fanno un testo unico per lo studio della dinamica dei processi politici in Italia. Una lettura impressionante. Le connection nascoste  fra le  procure dedite alla lotta all' antisemitismo per annichilire la libertà d' opinione. Imbrogli e truffe giudiziarie mai viste e collaudate in quella occasione. Un processo celebrato mentre la piazza del tribunale di Pontedera veniva  militarmente occupata da centinaia di poliziotti in assetto da guerra, mitra innescato, cani lupo e blindo in tutta la piazza. La città militarizzata. Italia, anno 2000, Giubileo,  non Cile anni ' 70....

Quando è finita la libertà di espressione in Italia ? La risposta è in questo libro : è finita anche con il " caso Holy war", senz' altro è finita la libertà di pensiero espressa senza il rischio delle manette e della repressione giudiziaria. Aveva ragione Orwell : "fai l’ abitudine a mettere in galera i fascisti senza processo e il sistema non si fermerà ai fascisti”. E’ esattamente quello che è successo in questi anni . Il sistema non si è mai fermato : è cominciato tutto con il processo “ Holy war” che coinvolgeva l' interesse di poche migliaia di persone,  e siamo arrivati silenziosamente ai lock down e alle infinite leggi liberticide che ci stanno strangolando  tutti, fascisti e no, in una stretta  senza respiro, nelle spire di una dittatura globale mai vista finora. Debbo ricordare anche che l' autore di questo libro ha conosciuto il carcere per il suo impegno intellettuale e di difensore nei processi politici, e debbo sottolineare l' inquietante coincidenza ( ?) che i pubblici ministeri artefici della operazione a regia che lo ha condotto in carcere da innocente appartenevano proprio  a quella connection di cui si parla in questo libro  ? Guarda i casi della vita....

Un testo  da leggere assolutamente per capire proprio l' Italia di oggi e prepararsi a un futuro che rende probabile l' ipotesi di Ernst Juenger : il " passaggio al bosco " per chi non si piega alla nuova , implacabile, tirannia che non è possibile fermare con le armi della legge.  

In vendita esclusiva da questo solo link.  :

https://www.lulu.com/it/shop/edoardo-longo/il-caso-holy-war/paperback/product-5798ewk.html?page=1&pageSize=4 



domenica 10 novembre 2024

PROFILI DI DITTATURA GIUDIZIARIA


 9 dicembre, 2022 – Al Ch.mo Magistrato di Sorveglianza di Padova. – Ch.mo Magistrato, chi scrive è l’ avv. Edoardo Longo di Pordenone , regolarmente iscritto all’ albo professionale a attualmente recluso presso il penitenziario “ Due Palazzi “ di Padova. Il sottoscritto espone :

1)      Sono stato incarcerato il 19 luglio 2022 e portato alla casa circondariale di Udine, da cui sono stato trasferito in data 8 novembre 2022 all’ attuale penitenziario.

2)      La carcerazione patita in Udine è a tutti gli effetti contraria agli standard minimi di dignità imposti sia dalla legge nazionale, sia dalla legislazione europea.

3)      Dal 19 luglio, per un periodo di 12 giorni circa il sottoscritto è stato posto in isolamento “ covid” in una cella della prima sezione di detto carcere , unitamente ad altri due detenuti.

4)      In questa cella non esisteva la metratura minima di 3 mq per persona, imposta dalla legge. Non è neanche pensabile ipotizzare forme di “ compensazione ”m stante il carattere di isolamento di questa detenzione.

5)      La cella in oggetto era particolarmente sudicia e anti – igienica , alla faccia del fatto che avrebbe dovuto “ isolare “ il covid : quello forse sì, ma non di sicuro le altre malattie con cui poteva contaminare i detenuti.

6)      In questa cella la doccia non funzionava ( ugelli rotti) ed era impossibile lavarsi adeguatamente e dignitosamente.



 [ Cartelli esposti dal Comitato di Liberazione Nazionale Veneto davanti ai tribunali in occasione dei sit - in di  protesta per la incarcerazione del loro legale. Si noti la copertina del libro " Io accuso" che espone l' inizio della operazione a regia per gettare in carcere il professionista,  ad opera della magistratura pordenonese ]

§

7)      Nella cella, complice il caldo estivo e l’ assenza di ogni manutenzione strutturale igienica da parte dell’ istituto penitenziario, fuoriuscivano nottetempo numerose blatte e scarafaggi di otre dieci centimetri . HO trascorso le notti a inseguirle per ucciderle a copi di scopa, ma ho scoperto essere insetti velocissimi e resistentissimi . Mi sono anche chiesto se questo schifo facesse parte di qualche “ programma di rieducazione” (?) dei detenuti, oi facesse solo parete della criminalità del sistema penitenziario italico, degno del terzo mondo o delle galere islamiche.

8)      Blatte e scarafaggi fuoriuscivano dall’ ugello dello scarico della doccia e dal buco della fogna presente aperto nel bagno .

9)      L’ unico modo di impedire l’ accesso degli insetti era di tappare di sera detti “ accessi”, ma non bastava la plastica delle bottiglie o pezzi di cartone : ci volevano i piatti di ferro usati per mangiare. Va da sé che, dovendo usare detti piatti per bloccare l’ accesso degli insetti, ho dovuto digiunare per tutto il tempo, poiché le “ regole” del carcere non mi permettevano di ottenere dei piatti di plastica.

10)  Successivamente sono stato spostato in altra cella contermine ( stesso settore) da solo, con i medesimi problemi : blatte , doccia non funzionante , e in più lavandino del bagno rotto da cui fuoriusciva l’ acqua ininterrottamente 24 h  su 24 . Inutili i miei tentativi di farlo riparare e di avere materiale per le pulizie.

11)  Metratura libera di questa cella inferiore ai 3 metri quadri, come in tutte le celle del carcere di Udine.

12)  Dopo 2 o 3 giorni, sono stato trasferito alla “ terza sezione”, i una cella per 2 persone in cui eravamo in 4 con 2 letti a castello. Anche qui metratura inferiore al minimo di legge e sovraffollata al doppio delle capacità di contenimento.

Tutto ciò premesso il sottoscritto svolge istanza di risarcimento di carcerazione inumana , non conforme agli standard di dignità della persona reclusa, nonché per sovraffollamento. Il sottoscritto svolge una precisazione : non chiedo un risarcimento  “ monetario”, perché la mia libertà e la mia dignità valgono molto di più dei 4 miseri denari che lo stato lancia alle vittime del suo sistema carcerario. Poiché lo Stato si è lanciato con avidità a divorare i giorni della mia vita – di cui non me ne restano poi molti alla mia età di 64 anni – chiedo che detto risarcimento mi venga erogato in termini di  liberazione anticipata. Con osservanza. Padova, 9 dicembre, 2022. Avvocato Edoardo Longo .

§

Questo il testo integrale di una istanza redatta dall’ avvocato Edoardo Longo in carcere, vittima di una operazione a regia giudiziaria da dove emergono le condizioni allucinanti delle carceri italiane, di cui nessuno di occupa, preferendo pensare a quelle ungheresi  o di altre nazioni . Ricordiamo che il successivo 1 marzo 2023 il tribunale di Padova annullava la deportazione  dell' avvocato Edoardo Longo .

Il Monitore


sabato 9 novembre 2024

L' UFFICIO DOGALE CHIEDE LE DIMISSIONI DI VISENTIN IGOR


 Al Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pordenone

Per conoscenza:

Consiglio Nazionale Forense

Roma

Oggetto: discriminazione del COA di Pordenone verso l’attività professionale dell’avvocato Edoardo Longo

Presidente COA di Pordenone,

dopo la nostra comunicazione del 23 giugno 2024, rimasta senza risposta, ritorniamo sulla questione della vostra cancellazione dell’avvocato Edoardo Longo dall’Albo dei professionisti del Consiglio degli Avvocati di Pordenone. Ribadiamo qui la convinzione che il provvedimento assunto dal COA di Pordenone sia di carattere personalistico e non amministrativo, un provvedimento dunque palesemente contrario ai principi del diritto e dell’avvocatura stessa.

Intendiamo sollevare pubblicamente e politicamente la questione per una presa di coscienza collettiva sulla grave violazione di giustizia e chiedere le dimissioni dell’attuale dirigenza del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Pordenone per il comportamento gravemente contradditorio assunto sui fatti in oggetto.

Venezia, 5 novembre 2024

Albert Gardin

Ufficio Dogale - Venezia 

SIGNOR GIUDICE, POSSO ALMENO STUDIARE ?

 


[ La biblioteca civica A. Hortis
in Trieste ]

ISTANZA PER AUTORIZZAZIONE

 Il sottoscritto  avv. Edoardo Longo necessita di  svolgere ricerche bibliografiche in Trieste  presso la “ Biblioteca A. Hortis “ in Trieste e presso le altre biblioteche , pubbliche e private della città , comprese le biblioteche private accessibili.

2.      Il sottoscritto precisa che tale richiesta è finalizzata alla raccolta di materiale a fini di elaborare e scrivere un testo sul tema  ( ...).

3.      Il sottoscritto precisa che la pubblicazione di libri  è l’ unica, modestissima , fonte di reddito rimasta al richiedente dopo lo scippo della propria professione effettuatogli dal consiglio  dell’ ordine degli avvocati di Pordenone che, illegalmente, in disprezzo totale della normativa sul punto e del suo stesso decreto esecutivo del 29.12.2022 che sancisce il diritto alla reiscrizione del sottoscritto  uscito dal carcere ( ancora in data 1.3.2023 !) , si ostina a negare detta reiscrizione.

4.      Detta autorizzazione non può essere negata per le seguenti ragioni : a)  nel decreto di ammissione alla presente misura di affidamento pronunciato dalla magistratura di Venezia/Padova ancora  l’ 1.3.2023 il sottoscritto è autorizzato a un tanto a fini di mantenimento personale e famigliare  , b)  il diritto al lavoro trova tutela costituzionale ed è uno dei cardini portanti della misura di affidamento alternativo al carcere, c) il sottoscritto in quasi due anni di affidamento ha dato ampia prova di rispettare le prescrizioni impostegli.

5.      il sottoscritto insta per un rapido accoglimento della presente istanza.

6.      L’ autorizzazione deve essere permanente e non “ una tantum” perché il prestito librario e relativa consultazione richiedono diversi accessi a scadenze piuttosto ravvicinate  per la restituzione dei libri che è sottoposta a breve e perentori termini di tempo. Per esempio, la Biblioteca Hortis concede solo 15 giorni di prestito di ogni libro. L’ autorizzazione deve ricomprendere tutte le biblioteche di Trieste e provincia : pubbliche, universitarie e di altri istituti scolastici e di ricerca, e anche quelle private purchè  accessibili su richiesta.

7.      Chiede pertanto di essere autorizzato a recarsi  nelle varie biblioteche come sopra e   per un tanto  , precisando che sarà cura del sottoscritto informare  del giorno in cui, previa autorizzazione, si recherà a Trieste   per detti incombenti.

ISTANZA INOLTRATA

IL GIORNO 5 OTTOBRE 2024

CHI HA PAURA DELLE " MEMORIE DALLA FOGNA" ?

 


[ Il carcere di Udine, 
denominato " La Fogna" ]

La lettura dell’ ennesimo articolo sul degrado incivile della struttura carceraria di Udine ( leggasi : https://www.ilfriuli.it/cronaca/carcere-udine-chiudere-sezione/ ) che l’ avvocato Longo chiama “ una via di mezzo fra una fogna e uno Spielberg di asburgica memoria”  ( leggasi : https://monitore1980.blogspot.com/2024/10/italia-guantanamo.html ), ci porta alla memoria altra istanza svolta da Edoardo che attende giustizia da oltre un mese e precisamente dal 22 settembre scorso. Si tratta della richiesta ad essere autorizzato a incontrare altro ex detenuto della fogna attualmente ristretto ai domiciliari dopo essere stato triturato nella galera furlana per oltre due anni…la legge sulla sorveglianza impone che un “ pregiudicato” non possa incontrare altro “ criminale” come lui senza autorizzazione. Chi è questo pregiudicato e perché l’ avvocato Longo vuole incontrarlo ? Presto detto, con rispetto della privacy. Si tratta di un anziano professore di Udine, quasi settantenne, insegnante di materie tecniche in una delle  più prestigiose scuole del capoluogo friulano , autore di numerosi libri – fra cui una intervista a un capo dell’ Al Kaida araba di tanti anni fa, che le Edizioni della Lanterna ambirebbero a ristampare -  nonché attivo indipendentista che, prima di finire in carcere, aveva realizzato un accordo di collaborazione reciproca fra varie realtà indipendentiste friulane, triestine e giuliane, riducendo notevolmente la conflittualità interna di questi organismi, che a forza di liti si erano quasi estinti . 

In carcere, Edoardo e il Professore avevano  stretto amicizia e si erano reciprocamente sostenuti nell’ affrontare la situazione. Si erano ripromessi di scrivere a quattro mani un libro di memorie sulla esperienza carceraria, una volta usciti. Edoardo uscì nel marzo 2023, il Professore, benchè malatissimo e in condizioni di incompatibilità fisica con il regime carcerario, tanto più nella Fogna e nella sezione denominata La Giungla , solo poco tempo fa, poco prima che le sue precarie condizioni di salute potessero diventare un serio  problema giudiziario per l’ amministrazione penitenziaria e di Sorveglianza  : non andava a questi esimi burocrati  che morisse in carcere : ne avrebbero tratto un danno le loro splendide ed immacolate  carriere di bojardi di Stato..

Basti dire che, nel marzo 2023, saputo che Edoardo era stato scarcerato, volle affidarsi a lui come legale, ma l’ avvocato Longo dovette rinunciare ad assisterlo perché l’ amministrazione penitenziaria  non  consegnava al Professore  le lettere dell' avvocato  e pure le rispediva al mittente con false e risibili attestazioni, fra cui la dichiarazione di “ sconosciuto”… 

Sia l’ avvocato Longo che il Professore erano in carcere con decreti di arresto illegali, emessi senza il rispetto delle garanzie di legge obbligatorie, peraltro rispettate in genere dalle altre autorità giudiziarie italiche, ma non nel famigerato recinto giudiziario  del FVG…



[ La scala che conduce alla famigerata " I sezione", inagibile , infestata da insetti e degradata. Qui avvengono i suicidi per disperazione dei detenuti, nella totale indifferenza della polizia penitenziaria che in genere non interviene mai in tempo. ] 

Orbene , il criminale avvocato Longo ha chiesto  un mese fa l’ autorizzazione a periodici incontri col Professore per scrivere assieme il loro libro di memorie sul carcere di Udine. A tutt’ oggi sono passati

QUARANTANOVE 

 GIORNI

Senza alcuna risposta…. Qualcuno ha paura delle Memorie di due reclusi della Fogna ?

Vi terremo informati. Chi è interessato al tema, legga intanto l’ ampia pubblicistica che le Edizioni della Lanterna hanno dedicato al tema carcerario del Bel Paese :

https://lanterna88.blogspot.com/search/label/Arcipelago%20Gulag

Il Monitore

alfatrac88@proton.me 



giovedì 7 novembre 2024

NON NASCONDIAMOCELO

 


Si vis pacem, 

para bellum


Il post “ Disallineamento” (  https://monitore1980.blogspot.com/2024/11/disallineamento.html ) ha suscitato , come era prevedibile, un mare di interesse e molte sono le mail in proposito che giungono al Monitore. Molte riguardano lo scandaloso comportamento,  del giudice di sorveglianza che per QUINDICI MESI  ha omesso volutamente di concedere gli sconti di pena cui l’ avvocato Longo aveva diritto. Così ci ha scritto un Lettore del blog in un commento : “..Una volta chiesero alla figlia di un amico, medico, come mai avesse scelto di fare il magistrato…..le si illuminarono gli occhi e rispose:” non puoi neanche immaginare il POTERE che hai in mano”…. Io rabbrividii…..:il padre era un vero medico, di quelli che visitava pure in piena notte senza chiedere un soldo!” 

Ma è lo stesso avvocato Longo a scriverci in proposito e la sua mail valga come risposta a questo Lettore e  molti altri che, al par suo, sono rimasti scandalizzati :NON NASCONDIAMOCELO: un giudice che con spocchia non decide in 15 mesi su un ricorso di un condannato , nonostante vari solleciti e istanze, compie al fuori di ogni dubbio il reato di omissione di atti dovuti d' ufficio. È con raro piacere che denuncero' pertanto l’ ex giudice di Sorveglianza Mariangela  Cunial di Udine, da poco messasi in quiescenza. Avv. Edoardo Longo “.

Altri Lettori sono rimasti colpiti dalla pazienza e determinazione di Edoardo nel chiedere la giustizia che gli spettava : “Pazzesco sopportare una simile ingiustizia !” Ma vogliamo anche ricordare la generosa e incoraggiante  mail della signora Graziella Caporilli, erede del grande Pietro Caporilli, editore perseguitato per ostilità politica dal regime antifascista post bellico : “Edoardo, costante e allo stesso tempo travolgente........ Sul mio comodino ho le riflessioni di Marco Aurelio e di Sant’ Agostino ; tu mi ricordi le " res gestae " di Ottaviano Augusto . Ad maiora “!

Ma ci scrive anche il nostro informatore riservato negli ambienti giudiziari, che abbiano qui soprannominato affettuosamente La Talpa (  https://monitore1980.blogspot.com/2024/10/la-talpa-ci-racconta.html ) :


Attenzione !
“ Disallineamento” sì, c’è stato. Molti uffici giudiziari non sono più disposti a perseguitare l’ avvocato Longo e tanti giudici manco sapevano cosa gli era successo. Io stesso ho sentito personalmente  un pubblico ministero, riferendosi a certi suoi colleghi, esclamare “ Ma quelli hanno esagerato!”. Ma non c’è da stare tranquilli. Gli ambienti che vogliono l’ avvocato Longo professionalmente “ morto” possono contare ancora su due “ pezzi da 90” : un vecchio avvocato maneggione incistato nel consiglio giudiziario del FVG e un pubblico ministero con ambizioni di carriera sempre frustrate. Sono molto nocivi. Possono interagire con i giudici della Sorveglianza quasi a titolo istituzionale, con autorevolezza, anche mentendo  e senza dare a intendere che agiscono per scopi illeciti.  E tutti costoro fanno affidamento sull’ attuale  presidente dell’ ordine degli avvocati di Pordenone, più sensibile alle loro pretese illegali del precedente che le respingeva.  Gli esponenti giudiziari finora hanno puntato a “ bloccare” l’ orologio della situazione dell’ avvocato Longo al 16 luglio 2022 ( carcere), rifiutandosi di portarlo al 29 dicembre dello stesso anno, quando il vecchio COA aveva stabilito sì la cancellazione, ma anche il diritto alla immediata reiscrizione , una volta scarcerato. Questo proprio non vogliono che nessuno se lo ricordi e purtroppo la nuova presidenza del COA li asseconda in questo loro delirio. Ora che la situazione dell’ avvocato Longo, già scarcerato il 2 marzo 2023, mica ieri ,  si è andata sbloccando anche con la buona condotta e gli sconti di pena  – dopo 15 mesi allucinanti  di diniego mascherato, che non so neanche io come sia stato tollerato dalle autorità giudiziarie sovraordinate  -   non possono più rimanere fissi al 16 luglio 2022, come se nel frattempo non fosse successo niente ed è probabile che cercheranno di creare un incidente per impedire la reiscrizione, utilizzando un vecchio trucco, in modo da portare l’ attenzione sull’ “incidente” creato ad arte e vanificare tutto . Massima attenzione”.

L’ amico ci ha spiegato di quale trucco si tratta ed è proprio un imbroglio penoso…se ricorreranno a questo vuol dire che sono alla frutta.  Ne parleremo più avanti, quando avremo raccolto altri dati. Grazie a tutti del sostegno che ci date attraverso il Monitore. Non abbandonate l’ avvocato Longo in mano a questa genìa….

Il Monitore

alfatrac88@proton.me

LA MALEDIZIONE CHE NON TI ASPETTAVI DI RICEVERE

 


Terza edizione in pochi anni per uno dei testi più sconvolgenti delle Edizioni della Lanterna. Ritorna, dopo ripetuti tentativi di censure editoriali, il libro di Gain Pio Mattogno, ricercatore degli aspetti meno noti della religione giudaico – talmudica. Si tratta della sua famosa consulenza tecnica depositata presso il Tribunale di Pisa – Pontedera ancora nel 2000 e ripubblicata con il titolo di “ Il non – ebreo nella letteratura rabbinica”. Un testo sconvolgente fin dal suo apparire in Tribunale dove il giudice tentò inutilmente di evitarne l’ acquisizione agli atti. Mattogno ci documenta come nelle attuali sinagoghe si effettuino attualmente riti di odio verso i non ebrei , quali la recita della “ Quindicesima Benedizione” che consta di una maledizione verso i non – ebrei, per i quali si chiede all’ Altissimo ogni male, fino alla morte e allo sterminio. Pagine poco note del mondo ebraico che qui ci vengono documentate anche attraverso le fotografie originale delle pagine dei libri di “ preghiere” che racchiudono detta Maledizione e che non vengono ma comunicati all’ esterno del mondo ebraico. Un libro sconvolgente, che contiene anche documentazione circa la piaga dei processi politici nei confronti di chi mette in dubbio la cristallinità del mondo religioso ebraico. Volume annotato e curato dall’ avvocato Edoardo Longo , noto difensore in ambito di processi politici.

In vendita ESCLUSIVA da questo  link  :

https://www.lulu.com/it/shop/gian-pio-mattogno-and-edoardo-longo-and-edoardo-longo/il-non-ebreo-nella-letteratura-rabbinica/paperback/product-g6w9jr.html?page=1&pageSize=4

mercoledì 6 novembre 2024

LO STATO STRANGOLATORE


 Un testo sempre attualissimo : la consulenza tecnica scritta da un esperto di economia e dinamiche bancarie per lo studio legale dell' avvocato Edoardo Longo, difensore di Luciano Franceschi, militante per la indipendenza del Veneto e combattente anti usura, accusato dal tribunale di Padova di tentato omicidio di un direttore di banca che nel negargli un prestito lo condannava al fallimento e alla fame. Questo testo è stato depositato nel 2015, ai tempi del processo a Franceschi, agli atti del tribunale di Padova e descrive le cause della tragica disperazione sociale derivanti della cessione della sovranità monetaria dallo Stato alle centrali usuraie eurocratiche da parte di uno Stato criminale che , come il Crono della mitologia , divora i suoi figli/cittadini .Presentazione di Luciano Franceschi, scritta dal carcere di massima sicurezza di Padova. In appendice, la sentenza con cui l' Alta Corte Veneta di Giustizia, erede dei tribunali della Serenissima Repubblica di Venezia, ha assolto Franceschi dall' accusa di tentato omicidio, per la quale invece la magistratura italiana lo ha condannato pesantemente fino alla morte in detenzione . La prima sentenza della Corte di Giustizia Veneta , ora sotto attacco dalle forze di polizia dello Stato italiano.

Link   per l’ acquisto :

https://www.lulu.com/it/shop/anonimo-pontino-and-luciano-franceschi/usurai/paperback/product-rmmd999.html?page=1&pageSize=4


LA GIUSTIZIA NEGATA AL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE


 Ampia rielaborazione , corredata da note e documenti, di una conferenza tenuta nel dicembre 2014 dall' avvocato Edoardo Longo presso il Movimento Trieste Libera, sul tema della " giustizia negata". Il libro tratta delle ritorsioni giudiziarie patrimoniali subite dal presidente del Movimento indipendentista triestino, Roberto Giurastante, per aver contestato nelle forme di legge il carattere di non terzietà di alcuni magistrati. Il libro analizza senza infingimenti e per la prima volta la deriva totalitaria della magistratura italiana nell' ambito del diniego del diritto costituzionale alla ricusazione del giudice che agisca fuori dalla legalità. Diritto al giudice imparziale negato mediante l' inflizione di pesanti sanzioni a chi osi contestarla. Il sistema giudiziario , nel suo profilo più repellente : quando  agisce fuori dai cardini di legalità e con aggressione del cittadino attraverso il braccio secolare dello Stato, cioè attraverso Equitalia prima e Agenzia delle Entrate, poi. Al manganello ed olio di ricino è subentrata, in tempi " democratici", la cartella esattoriale.  

link per l' acquisto del libro : 

https://www.amazon.it/Giustizia-Negata-Edoardo-Longo/dp/1326169394


IL DISONOREVOLE SUICIDIO DELLA DEMOCRAZIA


 Sei saggi politicamente scorrettissimi,  lontani nel tempo, ma  con un filo conduttore: il fallimento dell'idea democratica e delle istituzioni che dovevano garantirla e realizzarla, in primis il fallimento irreversibile della giustizia in Italia. Esperienze tratte dalla tragica realtà dei processi politici in Italia e dal degrado di una politica asservita ai poteri forti transazionali. Saggi sulla repressione del movimento politico di "Terza Posizione" (La runa del lupo "), sui processi alla destra radicale degli anni 90 - 2000, sul caso Amaudruz, sul caso" Holy war ", sul sistema di repressione politica in ambito forense .Un testo che unisce rigore analitico, alla forza delle argomentazioni tratte dalla realtà. Se la "democrazia è morta", il regicidio è opera delle medesime istituzioni democratiche. Una analisi revisionista controcorrente. Potremmo definirlo, il “ manifesto” professionale di un avvocato scomodo e controcorrente, che ha combattuto tutta la vita contro l’ idra dalle sette teste della malagiustizia” democratica”. Appunto. ( Terza edizione. la seconda è stata violentemente distrutta e annullata da Amazon).

In vendita     da questo  link  :

https://www.lulu.com/shop/edoardo-longo/il-gratuito-ladrocinio/paperback/product-422p4q.html?page=1&pageSize=4

martedì 5 novembre 2024

UN ORIZZONTE DI MANETTE E PATIBOLI


 “ Libero Occidente “ ? Può essere ancora definito così l'insieme dei paesi occidentali? L' espressione appare stridente e assurda, sol che si pensa che nell' Unione europea esiste un reticolo semi sconosciuto di leggi liberticide che colpiscono con pene durissime e detentive chiunque osi esprimere dei dubbi sulla versione storica ufficiale della seconda guerra mondiale che riguardi gli ebrei. Proibito dubitare anche alla luce di ricerche storiche che smentiscano coi fatti la cd “ vulgata olocaustica “ del secondo conflitto mondiale. Proibito dubitare, ma anche ricercare: pochi, infatti, che è vietato l'accesso ai reperti dei campi di concentrazione tedeschi a tutti gli storici di cui non sia certi del loro devoto ossequio alla versione ufficiale dei fatti e che, con le loro ricerche , potrebbe incrinare questo dogma. L'ultimo e unico dogma di un occidente che ha rinnegato Dio ed ogni forma di verità assoluta. Il liberalismo estremo finisce con il rinnegare se stesso, esattamente come il serpente che si morde la coda. In questo misconosciuto contesto che ha trasformato in satrapie medio-orientali i paesi occidentali , non deve meravigliare la sorte di Vincent Reynouard, storico che ha dedicato anni a ricerche e ha rinvenuto forti elementi di contrasto fra la verità dei fatti e le versioni ufficiali. Condannato al carcere per i suoi studi e per averli esposti, riparato in Inghilterra dove la ricerca storica non è ritenuta un crimine, è sottoposto ad una indecente pressione delle autorità giudiziarie francesi per essere estradato come un criminale e gettato in qualche oscura prigione. In questa lettera che Reynouard ha scritto al presidente della repubblica francese si leggono tutti i dettagli di questo dramma sconosciuto e che hanno inverato la profezia di Voltaire, il quale scrisse: “ un giorno l' intiero occidente sarà ricoperto di forche e patiboli “. Quel giorno è arrivato.

In vendita   ESCLUSIVA  da questo  link  :

https://www.lulu.com/shop/vincent-reynouard/lettera-a-emanuel-macron/paperback/product-nk6rv7.html?page=1&pageSize=4