A fronte delle tante richieste di Lettori di questo blog, è il momento di fare il punto della situazione. Il fine pena dell’ avvocato Edoardo Longo , dopo lo sconto di 135 giorni per buona condotta del 2024, è determinato ora al 15 marzo 2026. Questa data può essere ulteriormente abbreviata fino all' incirca alla metà di dicembre 2025 , se gli verranno concessi gli ulteriori 90 giorni di sconto ( sempre per buona condotta) di cui ha diritto, ma che l’ ufficio di Sorveglianza non ha alcuna intenzione di concedere dopo le pressioni contrarie ed illegittime dell’ “ ente ordinistico” che teme, evidentemente ( cfr https://monitore1980.blogspot.com/2025/05/novita-dal-palazzo-dell-indecenza.html ) , che ciò possa giovare alla re-iscrizione all’ albo forense dell’ avvocato Longo, iscrizione cui ha comunque diritto , anche senza concessione di sconti. Tali indecenti pressioni indicano però chiaramente come la cricca forense del Noncello abbia delle spaccature interne e non è compatta come un sol uomo nel rigettare un diritto indiscutibile violando la legge.
Evidentemente il pressing
dell’ Autorità Dogale, particolarmente inviso dagli “ ordinistici” e dai
loro apparati di supporto giudiziario in FVG , ha avuto effetto nella sensibilizzazione
delle coscienze oneste. La impugnazione contro questo illecito diniego è ora
avanti alla Corte di Cassazione in attesa della fissazione della relativa
discussione.
Da quando è stato rimesso in libertà, l' avvocato Longo ha il diritto di svolgere la sua professione ed è sottoposto solo a limiti negli spostamenti extra - regionali e negli orari , nonchè è tenuto allo svolgimento di attività di volontariato sociale. Prescrizioni che verranno a cessare con il fine pena e che il nostro amico ha rispettato quasi in modo maniacale, comportamento encomiabile che a quanto pare non gli sta giovando granché.
Ricordiamo che l’ avvocato Longo venne
deportato bestialmente in carcere il 16 luglio 2022 a seguito di un cumulo di
due condanne illegali , frutto di due processi artefatti in cui e' stata cercata e pronunciata condanna ,
laddove era legalmente dovuta la assoluzione. Sulla illegalità delle due condanne
ci siano soffermati a lungo in vari post :
1)
https://lanterna88.blogspot.com/2022/10/una-losca-operazione-regia.html ,
2)
https://lanterna88.blogspot.com/2022/10/appunti-per-la-corte-di-giustizia-veneta.html
..e in vari libri :
Ricordiamo che all’
avvocato Longo venne inflitta una condanna esagerata anche a volerla considerare
legittima ( e legittima non è ) , determinata scientemente e callidamente in modo da sforare di 20
giorni il tetto dei 4 anni che impedisce l’ esecuzione detentiva alle condanne inferiori: e ciò proprio al
fine di raggiungere l' agognato obiettivo di gettare il carcere lo scomodo legale. La esagerazione della
condanna è apparsa evidente anche al giudice di Sorveglianza veneto che ha scarcerato
il legale il giorno del Capodanno Veneto del 2023, che lo ha sottolineato nella
ordinanza di scarcerazione, consentendo anche all’ avvocato di tornare liberamente
alla sua professione.
Grazie a un intrigo di
palazzo coordinato a Pordenone e fase finale di una lunga operazione a regia , è stata negata la possibilità di lavorare all’ avvocato da parte del
consiglio forense della sua città nel marzo 2024 ( cfr : https://monitore1980.blogspot.com/2025/04/i-calendari-ordinistici.html
) esaustorando l’ autorità giudiziaria
veneta e lo stesso consiglio forense che, retto da altro ed onestissimo
presidente , nel momento più buio della deportazione del professionista, aveva
decretato, fin dal dicembre 2022, in conformità assoluta alla legge, che lo stesso potesse tornare senza
vincoli alla sua professione una volta rimesso in libertà.
Della assoluta illegalità
della nuova dirigenza forense di Pordenone " insediatasi " nel gennaio 2023, ne abbiamo già parlato un anno fa e
rimandiamo a quel post : https://monitore1980.blogspot.com/2024/07/la-legge-e-uguale-per-tutti.html
L’ avvocato Longo ha diritto quindi per legge e per decreto del medesimo ente alla iscrizione all’ albo professionale. Non esistono argomentazioni contrarie : l’ avvocato Longo non ha debiti disciplinari in sospeso ( per i fatti di cui alle condanne penali ha avuto 3 mesi di sospensione dal lavoro nel 2016 , peraltro prescritti già quella volta ) , le condanne infertegli non sono ostative all’ esercizio della professione e i fatti a cui si riferiscono risalgono al 2007 e 2010, e negli anni successivi, mica pochi , l’ avvocato Longo ha sempre esercitato la professione con continuità .
Anche un bambino capirebbe che l’ attuale e persistente diniego, dopo quasi 20 anni, è
assolutamente illegale ed è un atto golpistico contro
la legge e lo stesso organismo forense che nel dicembre 2022 ne aveva sancito con decreto passato in giudicato il
diritto alla reiscrizione. Tutto ciò dimostra come il diniego frapposto dall’ attuale cricca
forense non sia neanche frutto della volontà del mondo dell’ avvocatura – che aveva sancito il diritto alla reiscrizione già nel dicembre 2022 – ma è frutto di pressioni illegali esterne che, a differenza di prima, trovano ora fertile sponda nell’ attuale presidenza dell’
ente ordinistico.
Che tali pressioni vengano dall’ ambiente giudiziario di Pordenone, portavoce forse anche di altri soggetti rimasti dietro le quinte, è dimostrato da vari fattori. Ne ricordiamo solo alcuni, i più clamorosi e documentati, oltre alla circostanza – che parla da sola – che durante la fase lavorativa del professionista nel 2023 , dopo la scarcerazione, abitualmente soggetti giudiziari insultavano pubblicamente il professionista lamentandosi di non riuscire a “ toglierselo dai coglioni” . Ricordiamo che appena libero, nel marzo 2023, e con autorizzazione giudiziaria all’ esercizio della professione, l’ avvocato fu oggetto di indecenti pressioni ad opera dell’ ufficio penale del FVG affinchè rinunciasse ( !) spontaneamente ( !!) a svolgere la sua professione quanto meno avanti al tribunale di Pordenone , oltre a subire altri pesanti ricatti che documenteremo prossimamente. Pressioni che furono respinte al mittente, sia pure con garbo, ma con fermezza. E’ ora di finirla con gli abusi !
Ma non solo : il linguaggio che trasuda dai decreti illegali degli ordinistici del Noncello, trasuda di terminologie e concetti tipici di pubblici ministeri e non di avvocati. ( cfr https://monitore1980.blogspot.com/2025/02/quando-lo-stato-uccide.html ) . Alcuni passaggi li abbiamo trovati identici in atti vomitevoli firmati da pubblici ministeri. Prima o poi ne parleremo, così, per riflettere assieme sulle strane coincidenze del Palazzo dell' Indecenza...
E, per finire, solo una
pertinente osservazione : come documentiamo su questo blog , l’ avvocato Longo
ha intrapreso una azione di recupero dei propri crediti professionali che dal
2022 ( guarda caso) gli uffici giudiziari non gli pagano più e riguardano per lo più attività processuale svolta anni e
anni fa. Chi più , chi meno tutti gli uffici giudiziari coinvolti si stanno attivando
a saldare i debiti e a ricostruire i dati della annosa posizione. Tutti, meno
due… Quali ? Quelli del circondario giudiziario di
Pordenone e precisamente il tribunale e il giudice di pace di quella città ! ( cfr https://monitore1980.blogspot.com/2025/05/i-debiti-vanno-pagati-anche-da-parte.html ). Una
coincidenza. Semplice distrazione. Con tante cose cui debbono pensare, poverini, l' idea di pagare i debiti gli è sfuggita di mente. Gli sarà ricordata con le dovute maniere che spettano al loro nobile rango...
Una considerazione finale. Non è infrequente che un avvocato possa finire in carcere. La legge stessa , riconoscendo il diritto del professionista a continuare la sua professione anche dopo una disavventura del genere, riconosce una ovvietà di cui pochi parlano : la professione forense può essere una professione rischiosa. Da oltre cento anni i sistemi totalitari sono soliti deportare in galera con qualche pretesto gli avvocati più vigorosi nelle difese di oppositori politici. E’ una piaga ben nota che dovrebbe trovare gli organismi forensi in prima linea nella tutela dei propri iscritti più esposti a questo rischio. Ma gli enti ordinistici da molti decenni a questa parte sono controllati dall’ autorità giudiziaria e sono composti per lo più da docili yes men che si adattano ben volentieri al ruolo di cani da guardia della categoria , in cambio di intuibile "riconoscenza "... diciamo un " do ut des " che soddisfa entrambi i contraenti. Nihil novi sub solem.
Cosicchè accade che gli enti ordinistici frantumino i testicoli a tutti con manifestazioni a favore di avvocati turchi o iraniani, gettati in carcere per l’ assistenza prestata a oppositori dei regimi, ma .. si dimenticano di quanto accade in Europa ai difensori di imputati revisionisti ( leggasi “ Anonima Estorsioni “ : https://www.lulu.com/it/shop/edoardo-longo/anonima-estorsioni/paperback/product-rmzq26z.html?page=1&pageSize=4 ) , ma soprattutto si dimenticano di quanto accade in Italia, dove spesso sono loro stessi, come nel caso dell’ avvocato Longo, i carnefici entusiasti dei loro colleghi…Uno scandalo che grida VENDETTA al cospetto di Dio.
Il Monitore
Nessun commento:
Posta un commento