lunedì 30 settembre 2024

EUPOL COPPS : TOGHE A MANO ARMATA

 


Vorremmo rispondere al Lettore che ci ha scritto “La vicenda giudiziaria dello stimato Avvocato Longo purtroppo ricorda quella vissuta alcuni decenni fa dai reggenti del Fronte Nazionale di Franco Freda, perché la ingiusta magistratura giudaico-massonica è sempre la stessa di allora.”

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Ringraziamo per l’ efficace messaggio che ci ha mandato, perché esso in poche parole rende efficacemente i termini della vicenda dell’ avvocato Longo. Poiché questo è la seconda lettera che svolge un parallelo fra la vicenda di Franco Giorgio Freda e quella dell’ avv. Edoardo Longo, ci vuole un breve accenno al fatto che l’ avvocato Longo conosce il dott. Freda dal 1980, e nel periodo della aggressione giudiziaria al Fronte Nazionale ( 1991-1993) , pur non essendo iscritto al FN, era collaboratore delle Edizioni del dott. Freda, di tal che fu oggetto, come disse  ironicamente Freda in una celebre testimonianza a favore dell’ avvocato  avanti al tribunale di Pordenone nel 2005, di una “ ‘moderata’ attenzione “ da parte degli organi repressivi dl Stato. Il parallelo non è quindi del tutto astratto. 

Divenuta da “ moderata” a “ smodata” detta attenzione dopo il 2001, va ricordato che il Lettore ha ragione a sottolineare il problema della ColoniaItalya  che nelle sue istituzioni giudiziarie è infiltrata e diretta da esponenti giudiziari di dubbia imparzialità e legalità. Entriamo nel merito della nostra risposta : esiste la ingiusta magistratura giudaico-massonica in Italia , come scrive il nostro Lettore ? Giudicate un po' voi.

Nel caso dell’ avvocato Longo di cui ci occupiamo in questo blog, abbiamo già segnalato la  violenta schedatura subita ad opera di centrali sioniste che lo hanno tacciato poco poco di essere un terrorista antisemita per le sue ricerche culturali  . Cfr il post “ Le toghe di Giuda e la cancel cultur  “ :

https://monitore1980.blogspot.com/2024/09/le-toghe-di-giuda-e-la-cancel-cultur.html

Fra i vari magistrati riconducibili a questa connection vogliamo qui segnalare il pubblico ministero che diede la svolta finale alla operazione a regia che ha condotto l’ avvocato Longo al carcere e alla morte civile professionale, in quanto se ne parla a lungo nel libretto “ Io accuso” , scritto nel 2010 e che oggi appare profetico. Ecco il link del libro :

https://www.lulu.com/shop/edoardo-longo/io-accuso/paperback/product-w9nvgy.html?page=1&pageSize=4

[ Il pubblico  ministero "italiano" è la donna in piedi in prima fila, vicino alla negra con la divisa militare USA ]

Io credo che pochi persecutori giudiziari abbiano nel loro curriculum professionale dati più espliciti della loro funzione al servizio della lobby sionista americana : già dipendente da magistrato italiano dal ministero della difesa degli Stati Uniti d’ America in quanto comandante onorario della base USAF- NATO di Aviano ( provincia di Pordenone), assicuratasi nel 2015 la duplice condanna penale che portò l’ avvocato Longo in carcere , entrò in una neonata struttura ispettiva del Ministero della Giustizia, mutuata dagli USA,  per poi approdare in una struttura di polizia giudiziaria  internazionale denominata EUPOL COPPS , sotto controllo USA e UE e stanziata dallo zio Sam a svolgere i suoi servizi di intelligenza  a favore dell’ entità sionista israeliana e a danno del popolo palestinese e precisamente a Tel  Aviv, come risulta dal suo stesso profilo professionale dove si qualifica "giurista esperta"  (  già, perchè "spia" pareva brutto) :

https://il.linkedin.com/in/annita-sorti-122454245  

Attualmente i suoi serviGi sono richiesti in altra colonia e precisamente in Ucraina dove, sempre come elemento del EUPOL COPPS  sarà destinata prossimamente , come risulta dalla pagina del Consiglio Superiore della Magistratura e del Ministero della Giustizia Coloniale Italiana  ( “Annita Sorti, attualmente fuori ruolo quale resident twinning advisor Palestina: deliberata la conferma del collocamento fuori ruolo quale senior adviser on prosecution presso al missione EUAM Ukraine “)  :

https://www.csm.it/web/csm-internet/dettaglio/-/asset_publisher/kPfLeBsi9DD1/content/brevi-dal-pl-260?inheritRedirect=false

Suo braccio destro presso la procura di Pordenone un ispettore di polizia con diplomi della Base Usaf – Nato di Aviano e con una benemerenza conferitagli dal presidente della repubblica italiota per l’ eroica impresa di aver tratto giù dal Campanile di San Marco i famosi Serenissimi – disarmati ! - nella altrettanto loro famosa impresa…

Sono queste toghe che hanno deciso del destino dell’ avvocato Longo. Assolutamente attendibili, imparziali e indipendenti. Sì, indipendenti. Indipendenti dalla legalità e dalla giustizia. COPPS, sbirri , appunto…

Il Monitore



sabato 28 settembre 2024

SI PROCEDE CON L' APPELLO CONTRO L' ORDINE DI PORDENONE

 


In data  25 settembre  2024 è stato depositato atto di impugnazione nei confronti della delirante decisione di non iscrizione all’ albo pronunciata dalla cricca forense accampata sulle rive del fiume Noncello ( cfr https://monitore1980.blogspot.com/2024/09/sulle-rive-del-noncello.html )  . La scombicchierata pseudo-motivazione viola la norma che impone la reiscrizione automatica del professionista uscito dal carcere , del resto richiamata dallo stesso decreto che disponeva la cancellazione temporanea ( vedi immagine qui sopra) che ribadiva a chiare lettere  che all’ uscita dal carcere l’ avvocato Edoardo Longo aveva diritto alla reiscrizione automatica . Riportiamo la parte conclusiva del ricorso dell' avvocato Longo :

 “….dopo un decreto di cancellazione amministrativa che espressamente dichiara il diritto del professionista alla reiscrizione una volta tornato in libertà, per un colpo di testa del COA di  Pordenone, gli si nega l’ esercizio di un diritto al lavoro che ha svolto per QUARANTUNO ANNI E PER QUASI VENTI DAI FATTI DI CUI AL CONTESTO. Incredibile , allucinante, illegale. In ambito amministrativo si parla di “ diritti quesiti” a tutela dei colpi di testa cui un lavoratore potrebbe essere esposto a causa di poteri impazziti. Qualcosa del genere va invocato anche nel caso di specie. Non è ammissibile che un lavoratore, dopo 41 anni e 20 dai fatti in oggetto sia esposto a simili arbitri, contro ogni normativa che lo tutela. Non è concepibile in uno stato di diritto e di legalità.  (…)  Dopo quasi  venti anni dai fatti delle condanne , condanne avvenute in una fase di assoluta persecuzione come conferma la citata sentenza del CNF del 2010, l’ avvocato Longo ha ampiamente diritto a conservare la sua professione. Venti anni non sono un giorno, venti anni sono quasi una vita. Di certo una vita professionale,  che non può essere gettata nel cestino per un colpo di testa di un organismo territoriale che smentisce se stesso, nega la legge, nega il diritto, nega l’ evidenza e nega anche la propria dignità,  sconfessandosi indecorosamente.  Quella che si impugna è una decisione scandalosa che butta alle ortiche tutto il sistema repubblicano di legalità, di diritto, di dignità, di civiltà.”

§

Purtroppo, la decisione d’ appello a Roma non sarà certo presa prima di un anno, perché non ci saranno toghe che ne supplicheranno una rapida decisione, anzi… Anche le toghe del Noncello  sanno di aver partorito una cagata , ma il loro obiettivo non è far rispettare una legge ( che dice il contrario di loro) o mantenere la parola d’ onore da loro presa un anno prima ( questa gente sa cos’è il portafoglio, ma non l ‘ Onore) , a loro, da bravi camerieri in toga , interessava servire la  testa del professionista su un vassoio d’ argento alla magistratura del FVG. Obiettivo raggiunto, assieme alla dispersione della clientela dell’ Avvocato, tolto di mezzo per i processi politici che seguiva. Muoia di fame lui e la famiglia e magari se ne torni in galera. Nella speranza, che sarà frustrata, che – magari fra un anno o due – logorato dal sadico  trattamento inflittogli nel frattempo dalla solita magistratura furlana ( https://monitore1980.blogspot.com/2024/09/come-ti-stronco-il-ribelle.html ) - decida di ritirarsi a vita privata…

Potranno tanto affannate toghe dormire tranquille per almeno un anno o due, essendosi “ tolti dai coglioni” ( si esprimono così, con rara e togata finezza,  presso il tribunale di Pordenone) l’ inviso legale ? Si illudono. Per adesso facciano pure il ruttino soddisfatti , ma il loro godimento durerà per poco. Al netto da altre iniziative e della presenza quotidiana di questo fastidioso  Monitore, convitato di pietra che ricorderà ogni giorno i loro crimini, l’ avvocato Edoardo Longo la prossima istanza di reiscrizione la presenterà fra 20 giorni. A Pordenone.

Il Monitore

giovedì 26 settembre 2024

COME TI STRONCO IL RIBELLE

 


Vorremmo rispondere al Lettore che ci ha scritto : ... “Ma come si fa a liberare dal carcere un uomo   per poi togliergli  il lavoro, confinarlo a casa e impedirgli pure di trovarsi un’ altra occupazione ! Ma scherziamo ? E’ onestà morale questa ? Ma siamo in un paese civile o mussulmano ?  Mi ricorda una parabola taoista in cui si libera una persona dalla prigione per portarla in un infinito deserto e gli si dice : “ Ora sei libero”. Ma è libertà questa ? Come si può vivere in un deserto? A chi si può chiedere un aiuto se non c'è nessuno e non si hanno né viveri,  né acqua ? 

§

Precisiamo : questa situazione allucinante che è  esattamente l’ opposto di quanto prescrive l’ ordinamento in materia di misure alternative al carcere, è il frutto del sovrapporsi dell’ intervento di DUE magistrature  con obiettivi contrapposti : quella legalitaria di Padova che ha scarcerato l’ avvocato Longo autorizzandolo alla sua professione di avvocato penalista  e quella ostile del FVG che ha sempre avuto l’ obiettivo opposto : quello di impedirgli il lavoro di penalista . Per uscire dal carcere , l’ avvocato Longo doveva avere un lavoro ( e lo aveva ) ed essere autorizzato a svolgerlo. Così è stato. Per scrupolo, l’ avvocato Longo, che delle toghe non si fida,  ha anche chiesto l’ autorizzazione a svolgere in subordine anche   l’ attività di editore e ricercatore culturale. Autorizzato anche a questa. Una volta fuori dal carcere , non c’è alcun bisogno di autorizzazioni  a svolgere qualsiasi attività , proprio perché ciò rientra nei diritti di ogni persona libera. Ma se la magistratura veneta ( dello Stato italiano) liberava e autorizzava , la magistratura del FVG osteggiava silenziosamente , perché non voleva svolgesse l’ attività di avvocato penalista. Infatti, in carcere da innocente ce lo avevano deportato  per questo motivo.  Si ricordi, come documenteremo nei prossimi giorni , che l’ avvocato Longo non fu liberato dal carcere di Udine per QUATTRO MESI semplicemente perché la magistratura del FVG non lo autorizzava a fare l’ avvocato. La situazione si sbloccò passando alla giurisdizione veneta nel novembre 2022.   Scarcerato nel marzo 2023,  riprese il suo lavoro e anche la magistratura del FVG riprese i suoi magheggi , trovando nel nuovo presidente della cricca forense di Pordenone un soggetto molto duttile, sensibile alle richieste e maneggevole, molto comprensivo con i desideri di quelle mammolette dei magistrati.  Siamo giunti quindi al colpaccio del 21 marzo scorso  ( giorno rituale dell’ equinozio di primavera, chi ha orecchi per intendere intenda…) con cui all’ avvocato Longo con un colpo di mano forense-giudiziario  è stato impedito il suo lavoro.


[ Il famigerato carcere di Udine :

una via di mezzo fra una fogna e una sorta di Spielberg asburgico ]

 §

Ora però potrebbe , almeno, in attesa di tornare al suo lavoro,  fare il ricercatore culturale, essendone stato autorizzato ma – stranamente – non vengono  concesse le relative autorizzazioni agli spostamenti, assolutamente necessarie, anche per la presentazione di libri e tenere  conferenze , cosa che li terrorizza letteralmente...( cfr https://monitore1980.blogspot.com/2024/09/liberta-e-lavoro-possono-aspettare.html   ). Di fatto, all’ avvocato Longo viene impedita anche la seconda attività culturale  . Perché ? Ovviamente per comprimere al massimo  i suoi ambiti di libertà, per impedirgli attività culturale sospettando che abbia risvolti politici ( Come no ! Ma non siamo in democrazia ?)  , per rendergli più difficile anche la reiscrizione all’ albo degli avvocati, magari presso sede diversa da quella di Pordenone : se non si può spostare, non può neanche iscriversi all’ ordine forense di altre città.

 Siamo maliziosi ? Il tempo , purtroppo, ci sta dando ragione. Intanto, l’ avvocato Longo attende ancora la concessione dei 135 giorni di sconto di pena a tutt’ oggi maturati (https://monitore1980.blogspot.com/2024/09/il-lavoro-redne-liberi.html  )  , che gli sarebbero molto utili per la ripresa del lavoro sfuggendo a queste elaborate tenaglie che lo stringono. Di fatto tutte le autorizzazioni del 2023 gli sono state tolte silenziosamente, senza ufficialmente revocarle perchè non sarebbe stato legalmente possibile . L' avvocato Longo è l' unico ex detenuto in Italia che , due anni dopo esser stato scarcerato, gode di meno diritti e libertà di quando era recluso. Forse, forse  perchè è un   prigioniero politico ?   L’ avvocato Longo è stato così ridotto di fatto allo stato di detenzione domiciliare... di fatto gli è concesso solo recarsi presso le proprie abitazioni, proprio come negli arresti domiciliari. "Detenzione domiciliare" un po’ allargata, ma senza possibilità di fare alcunchè di produttivo. E di fastidioso per le delicate toghe del FVG.  Bel colpo, vero ? E la chiamano “ democrazia”…

E le stelle stanno a guardare questo cupo cielo italiota che è, come direbbe il Poeta, un atomo opaco del male.

Il Monitore

alfatrac88@proton.me

mercoledì 25 settembre 2024

AL COSPETTO DEL CIELO


Voi chiamate questi giudici  la magistratura del FVG , ma dovreste chiamarla magistratura del c…@kvK !

 ... Ma come si fa a liberare dal carcere un uomo   per poi togliergli  il lavoro, confinarlo a casa e impedirgli pure di trovarsi un’ altra occupazione ! Ma scherziamo ? E’ onestà morale questa ? Ma siamo in un paese civile o mussulmano ?  Mi ricorda una parabola taoista in cui si libera una persona dalla prigione per portarla in un infinito deserto e gli si dice : “ Ora sei libero”. Ma è libertà questa ? Come si può vivere in un deserto? A chi si può chiedere un aiuto se non c'è nessuno e non si hanno né viveri,  né acqua ?  L’ avvocato Longo di cui leggo  è sicuramente una persona onesta e non ha certo l’ indole di ricorrere alla malavita per vivere, dato che giudici e avvocati  gli hanno rubato il suo legittimo  lavoro ! E gli hanno dato pure due anni e quattro mesi di carcere per avere offeso un giudice , neanche un vero e proprio giudice . Due anni e 4 mesi, ci rendiamo conto della follia ? E poi noi qui ad Aviano conosciamo benissimo quel giudice che non ha mai fatto  l' esame di magistratura e che si chiama Rino Chiaradia e vi assicuro che per la strada tutti lo evitano e nessuno vuole salutarlo, ora che è in pensione e  non è più giudice da qualche anno. E chiedetevi il perché ! Io spero che l’ avvocato Longo, un giorno abbia  giustizia e anche qualche cosa di più, una soddisfazione maggiore, perché ha subito torti che gridano vendetta al cospetto del Cielo ! Forza Avvocato, non si arrenda. Attenda sulla riva del  fiume che qualche cosa prima o poi passerà

Un Lettore da  Aviano,

provincia di Pordenone

TOGHE DI GIUDA


 

La vicenda giudiziaria dello stimato Avvocato Longo purtroppo ricorda quella vissuta alcuni decenni fa dai reggenti del Fronte Nazionale di Franco Freda, perché la ingiusta magistratura giudaico-massonica è sempre la stessa di allora.

Un Lettore 

SI CONSIGLIA LA LETTURA DI " LE TOGHE DI GIUDA" : 

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LE TOGHE DI GIUDA E LA " CANCEL CULTUR"


Un libretto poco noto , ma molto significativo, opera dell’ instancabile avvocato Edoardo Longo e ora ripubblicato. Se  oltre 15 anni fa, era già noto lo scandalo della " giustizia ad orologeria" e dei processi politici eseguiti su commissione di potenti lobbies occulte, non è mai stata abbastanza investigata l’ azione  della occhiuta " lobby che non esiste", ma che controlla il cd " Libero Occidente". Questi appunti , attingendo a esperienze patite sulla propria pelle dall’ autore  , inizia a dare qualche risposta su questo argomento proibito e di cui esistono poche fonti cui attingere. Qui troviamo documenti sconcertanti quali la schedatura dell’ autore di questo libro  effettuata nel 2001   con rara ferocia da una centrale veneziana della lobby sionista che additò l’ autore come “ pericoloso terrorista antisemita” (!) solo per le sue ricerche culturali sui “ protocolli di Sion”! Un segno evidente da quali centrali nasca la attuale imperversante e totalitaria “ cancel cultur “. Una pseudo cultura che per ora si ferma a cancellare libri, statue, dipinti , ma punta in realtà  a cancellare le persone : umanamente, socialmente, professionalmente e prima o poi FISICAMENTE

 Facciamoci anche qualche domanda : se l' avv. Longo, anzichè essere bianco e cattolico, fosse stato arabo e mussulmano, avete dei dubbi che sarebbe stato descritto come " terrorista di Hamas "e non sarebbe partita al volo una campagna per " sterminarlo", magari solo per mandarlo in galera , solo perchè intellettuale sgradito ?...Naturalmente, ci sarà ancora chi - dato che anni dopo l' avvocato Longo in galera ci  è stato mandato veramente  con una sporca " operazione a regia" giudiziaria - crederà che la carcerazione del legale avvenuta nel 2022 sia solo una coincidenza..... Come no, proprio una coincidenza... Che forse qualche " toga di Giuda" si sia , PER CASO, attivata nel frattempo ? Ovviamente, sono solo coincidenze....

In questo libretto, oltre ai citati documenti , leggiamo anche i commenti della mailing list del 2003-2005 dell’ autore  con  il lungo elenco delle espressioni di disgusto della gente comune di fronte al vero volto della magistratura italiana, non dissimile da quello tratteggiato dal Collodi oltre 100 anni...Un quaderno scottante da leggere e meditare  assolutamente.

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( Alcuni degli scottanti documenti riguardanti le matrici dell' aggressione giudiziaria " democratica" patita dall' avvocato Edoardo Longo,  pubblicati in questo libretto )

venerdì 20 settembre 2024

SOLIDARIETA' DALLA COMUNITA' MARCIANA DI VICENZA

 


COME SUPER CIUK


Come Super-Ciuk, la magistratura italiana ruba ai poveri per dare ai ricchi ( cioè a se stessa):


Una amara denuncia della corruzione del "sistema giustizia" italiano, in quest'opera dell'avvocato Edoardo Longo. In questo libretto caustico ed amaro viene svelato un nervo scoperto accuratamente celato dietro le quinte: come funziona il sistema di truffe giudiziarie per impedire il pagamento degli avvocati dei poveracci, i cui modesti onorari sono a carico dei tribunali. Il libro, fondato su documenti e casi assolutamente autentici, non è di quelli che si dimenticano tanto presto: come dimenticare, del resto, figure come il “ contabile dottor Paguro “ ( ispirato a una figura di bradipo disonesto realmente esistente ),  e i suoi strani e non euclidei conteggi ? 

E il losco tribunale di Piddìnia, con i suoi giudici Super-ciuk che rubano ai poveri per dare ai ricchi ? E il trucco giudiziario delle “ tre fatture” per non pagare i poveracci, variante malandrina in toga del “ gioco delle tre carte “? 

Una impietosa disamina del sistema con cui, negando il compenso agli ultimi, lo Stato italiano si ingrassa. Se chi ti giudica è anche quello che ti frega la retribuzione del  lavoro, come si può pensare che l'ordine giudiziario in Italia sia rispettabile ? Ai Lettori l'ardua sentenza.

Terza edizione. In vendita  esclusiva    da questo  link  :

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giovedì 19 settembre 2024

SOLIDARIETA' MILITANTE DA VICENZA

 


Lettera di solidarietà alle vicissitudini e privazioni tuttora in atto all'avv. Edoardo Longo

Salve Avvocato Longo,

Forse si ricorderà di me, Maurizio Bedin, amico di Isacco Favero e Silvano Viero.

Le invio questa mail, a nome del gruppo di cui faccio parte e partecipo, che per loro e mia convinzione, lei merita le sia ufficialmente dovuta e riconosciuta.

Nell'area di Vicenza e relativo territorio, stiamo cercando di formare una vera Comunità Marciana, per l'appunto Comunità Marciana di Vicenza 1404, nel sentimento e negli intenti, affinché gli abitanti abbiamo veramente discernimento su quanto accade in questi tempi, purtroppo sempre più bui. Ci riproponiamo di dare sensibilità civica e politica alla popolazione, conoscenza storica e dei loro Diritti, ed argomenti su cui ragionare, anziché dogmi inculcati e calati dai vari enti ed istituzioni di Stato, al solo fine di perpetuare il potere che essi rappresentano.Solo prendendo coscienza di cosa stiamo tutti, passivamente o meno, subendo ogni giorno, e restando inermi avvaliamo e rendiamo sempre più forte ed opprimente, potremo aver coscienza di avere NESSUNA decantata "sovranità", pochissima democrazia, poca reale libertà e, soprattutto, nessun potere decisionale, come tanto decantato in Costituzione. Questa presa di posizione sarà l'inizio, necessario purtroppo, per acquisire una nuova visione della realtà, quale è, e non come vogliono indurci a vedere: il fantascientifico Matrix, è già in atto da decenni.

Solo allora, ripulita la nebbia dalle menti, sarà possibile avere una visione più lucida ed allargata. Pronti per un nuovo futuro che tragga valori dal passato e prosegua avendo veramente a cuore l'Uomo, con la sua identità che la sua persona incarna, nelle radici del suo territorio e della sua comunità.

A nome di tutto il gruppo  la nostra comune solidarietà e vicinanza morale per le vicissitudini da Lei subite, nella difesa delle proprie convinzioni e libertà.

Caro Edoardo, gradisca anche i miei più fraterni saluti.

Maurizio Bedin

martedì 17 settembre 2024

BENTORNATO A PORDENONE

 Salve Avv.

da quando ho saputo della tua condanna quasi tutti i giorni Ti ricordo anche perché Ti ho in WhatsApp. Sono contento che tu abbia ripreso ( vedi : https://monitore1980.blogspot.com/2024/09/riprende-l-attivita-legale-dell.html ) ,  sia pur in modo estremamente ridotto, ad esercitare il tuo lavoro che da sempre sai svolgere molto bene e con onestà, che di questi tempi è un valore da pochi praticato. Con quest'anno ne ho fatti 84 e mi muovo poco da casa, ma per un caffè bevuto con Te sono sempre disponibile. Ogni volta che passavo in viale Libertà guardavo il tuo studio e vedere le serrande abbassate mi ha fatto provare sempre un senso di tristezza. Voglio essere fra i primi a darti il benvenuto. Un caloroso abbraccio. 

NINO. A. Marcon

venerdì 13 settembre 2024

INVOCAZIONE AL DIO DEGLI ESERCITI



 “Vadano in rovina le loro macchinazioni. 


Sorgi, Signore, nel tuo sdegno,

levati contro il furore dei nemici,

alzati per il giudizio che hai stabilito.

Poni fine al male degli empi.


Dio che fai giustizia: mostrati!


Alzati, giudice della terra,

rendi la ricompensa ai superbi,

riversa su di loro il tuo sdegno,

li raggiunga la tua ira ardente.

Davanti a Te cammina il fuoco

e brucia tutt’intorno i tuoi nemici.

Tu detesti chi fa il male,

fai perire i bugiardi.

Il Signore detesta sanguinari e ingannatori,

Egli ritorcerà contro di essi la loro malizia,

per la loro perfidia li farà perire,

li farà perire il Signore nostro Dio.


 Chi non temerà, o Signore, e non glorificherà il Tuo nome?


Ecco, sono caduti i malfattori,

abbattuti, non possono rialzarsi.

Siano confusi e coperti di ignominia,

retrocedano e siano umiliati.

Condannali, o Dio, soccombano alle loro trame, per tanti loro delitti disperdili,

perché a Te si sono ribellati.

Per essi non c’è conversione e non temono Dio.

Siano come pula al vento

e l’angelo del Signore li incalzi;

li colga la bufera improvvisa,

li catturi la rete che hanno tesa,

siano travolti dalla tempesta.

Poiché essi non parlano di pace,

contro gli umili della terra tramano inganni.

Retrocedano coperti d’infamia,

siano presi da tremore e da vergogna.


 E’ caduta, è caduta Babilonia la grande!


Gli empi sfoderano la spada

per uccidere chi cammina sulla retta via.

La loro spada raggiungerà il loro cuore

e i loro archi si spezzeranno.

Ma il Signore ride dell’empio,

perché vede arrivare il suo giorno.

Il Signore non torna forse ad affilare la spada, a tendere e puntare il suo arco?

Si prepara strumenti di morte,

arroventa le sue frecce.

I piedi degli empi corrono a versare il sangue, strage e rovina è sul loro cammino.

La loro gola è un sepolcro spalancato,

tramano inganni con la loro lingua,

veleno di serpenti è sotto le loro labbra,

per tanta iniquità non abbiano scampo.


 Tu, o Signore, ci custodirai, ci guarderai da questa gente per sempre !


Perché ti vanti del male

o prepotente nella tua iniquità?

Ordisci insidie ogni giorno,

preferisci il male al bene,

la menzogna al parlare sincero.

Perciò Dio ti demolirà per sempre,

ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda

e ti sradicherà dalla terra dei viventi.


Ma io, Signore, in Te confido!


Fa piovere su di loro carboni ardenti,

gettali nel baratro e più non si rialzino.

Gli empi cadano insieme nelle loro reti,

le tue folgori disperdano i nemici,

lancia frecce, sconvolgili.

Tu, o Dio, li sprofonderai nella tomba

gli uomini sanguinari e fraudolenti :

essi non giungeranno alla metà dei loro giorni perché il male è nelle loro case e nel loro cuore. "


Un collaboratore delle Edizioni della Lanterna ci trasmette da Latina questa bellissima  preghiera al Dio degli Eserciti, a sostegno dell' avvocato Edoardo Longo, della sua famiglia, di chi gli è vicino e di chi combatte al suo fianco.  Persona integerrima e professionista coscienzioso , ricercatore culturale senza paraocchi,  L' avvocato Longo è  impegnato da trent'anni  in una impari battaglia per sopravvivere, attaccato a comando  dalle corrotte toghe giudiziarie e forensi italiche, che da sempre mostrano il loro grugno violento, aggressivo, illegale contro chi non accetta il loro sordido potere di iniquità. 

Il Monitore

alfatrac88@proton.me




L' UNIONE FA LA FORZA

 


L' UNIONE FA LA FORZA: i danni prodotti dalla cricca forense  di Pordenone non riguardano solo l ' avvocato Longo che non può lavorare da quasi 7  mesi , ma si riverberano sui suoi clienti, costretti a cambiare avvocato. ATTENZIONE: trattandosi per lo più di associazioni politiche indipendentiste, il cambio di avvocato produce loro un danno perché altri avvocati non proporranno le medesime ed articolate istanze per la tutela del diritto all' indipendenza. Questi movimenti, vittime di processi politici totalitari, non potranno più avvalersi di una difesa che valorizzi le loro ragioni politiche e rovesci il processo addosso a chi lo ha ordito, “ processando il processo” e non lasciandosi processare come pecore alla tosatura…

 Emerge così chiaramente anche il carattere politico del comportamento del C.O.A. che ha trattenuto dolosamente ferma la istanza di re/iscrizione automatica dell' avv. Longo per sei mesi ( il tempo per legge è di giorni 30) al fine di garantirsi la realizzazione del danno ( perdita totale del lavoro dell' avv. Longo ) e di procrastinare il più possibile la impugnazione del loro rigetto insensato , un  delirio a lungo covato e declamato 

 Intanto i processi politici , senza l' avvocato Longo, andranno a finire secondo lo stile forense  italico , cioè senza disturbare il manovratore… Sicuramente l' ordine giudiziario dimostrerà concreta gratitudine alla cricca forense del Noncello che li ha lautamente serviti...

Si invitano le associazioni a supportare ogni  iniziativa di protesta  in tutti i modi: uniti si vince ! Per aggiornamenti seguire il " Monitore Veneto " ( https://monitore1980.blogspot.com/ ).

Contattare : alfatrac88@proton.me

Il Monitore

alfatrac88@proton.me

martedì 10 settembre 2024

QUARTA DIFFIDA ALL' ORDINE FORENSE DI PORDENONE : VISENTIN IGOR : DIMETTITI !!

 


Pordenone, 10.09.2024

Al

CONSIGLIO DELL’ ORDINE DEGLI AVVOCATI

Al

PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI PORDENONE

Ch.mo Sig.

DOTT. PIETRO MONTRONE

Procuratore della Repubblica di Pordenone

AL

CONSIGLIO DISTRETTUALE DI DISCIPLINA DI TRIESTE

Ecc.mo Sig.

DOTT. CARLO NORDIO

Ministro della Giustizia

DIFFIDA AL CONSIGLIO DELL’ ORDINE FORENSE

DI PORDENONE

Il sottoscritto AVV. EDOARDO LONGO di Pordenone sporge la presente diffida nei confronti del Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati della città di Pordenone e per tale effetto preliminarmente

ESPONE :

1)      In data 29.06.2024  trasmettevo alle intestate Autorità ( qualche giorno prima all’ Ecc.mo Sig. Ministro della giustizia) copia per conoscenza della allegata “ diffida al consiglio dell’ ordine forense di Pordenone”), copia che riallego ex novo alla presente per praticità di consultazione, e alla quale faccio integrale richiamo,

2)      Tale diffida rimaneva assolutamente lettera morta, in quanto il destinatario COA disponeva un burlesco rinvio per la decisione, ammantato di pretesti speciosi e francamente ridicoli,  un goffo tentativo di auto-giustificazione per un comportamento che ha intuibili  profili penali di omissione degli atti dovuti d’ ufficio, aggravati da un  comportamento mobbizzante nei confronti del ricorrente.

3)      Nonostante siano passati quasi  SEI  mesi dalla istanza di reiscrizione e quasi 20 mesi dalla cessazione della detenzione, il COA di Pordenone, avendo anche sforato BEN SEI VOLTE  il termine di 30 giorni entro cui ha obbligo giuridico di decidere sulla istanza del 27 marzo us, ancora non si è pronunciato.

4)      Sono peraltro passati anche due mesi e mezzo dalla mia diffida stessa e dal mio appello alle autorità istituzionali in oggetto, come extrema ratio. 

5)      Che tale ritardo è doloso, illegale ed inaccettabile ed è solo un atto emulativo volto a procrastinare la decisione al fine di danneggiare il più possibile il sottoscritto rallentando il più possibile il ritorno al proprio lavoro del sottoscritto richiedente, rallentando anche l’ iter di impugnazione , poiché il sottoscritto è convinto che il citato COA di Pordenone non rispetterà la legge e respingerà illegalmente ed illegittimamente la istanza di reiscrizione del sottoscritto.

§

Tutto  ciò premesso, il sottoscritto, avendo già pazientato anche troppo nell’ attesa di una deliberazione che tarda per motivazioni illegali ,

DIFFIDA ULTERIORMENTE

Il consiglio dell’ ordine degli avvocati di Pordenone e il suo attuale presidente Visentin Igor , dal persistere nel presente comportamento omissivo della decisione , che non merita alcun apprezzamento giuridico ed è inqualificabile, a 6 mesi dalla proposizione della istanza e a 20 mesi dalla fine dell’ impedimento de quo.

SI RISERVA

Ogni tutela legale nei confronti del COA di Pordenone e del suo attuale presidente, nessuna esclusa, e in particolare tutela risarcitoria per il danno professionale derivante da 6 mesi di illecito mantenimento in stato di cancellazione amministrativa,  con la conseguente perdita del lavoro e dell’ integrale avviamento del mio studio professionale, ormai chiuso da sei mesi .  Mi riservo , chiaramente,  la impugnazione della futura decisione del citato COA, con amarezza non confidando il sottoscritto che il citato ente rispetterà la legge che garantisce il diritto del sottoscritto alla reiscrizione all’ albo e non darà corso alla sua stessa delibera del dicembre 2022, passata in giudicato dal marzo 2024.

RICORDA

Al suddetto COA che già nell’ anno 2001 , di fronte ad comportamenti illegali anche meno gravi  dello stesso ente,  ebbe già a richiedere il commissariamento dell’ ente al Ministro della Giustizia e non si esclude di procedere ex novo in tal senso anche ora.

COMUNICA

-          Copia della presente diffida ( la terza spiccata) al Ch.mo Sig. procuratore della repubblica dott. Pietro Montrone e al Ch.mo Sig. presidente del tribunale di Pordenone per doverosa conoscenza, in quanto figure istituzionali con incarico di garanzia che la legge venga rispettata dagli uffici ospitati nel palazzo di giustizia, fra cui anche il locale COA.

-           Copia viene anche trasmessa al Consiglio Distrettuale di Disciplina presso l’ ordine degli avvocati di Trieste come prima segnalazione di condotte scorrette anche sotto il profilo deontologico poste in essere dal locale COA e - in primis -  dal suo legale rappresentante pro tempore Visentin Igor,  il quale dovrebbe sentire l’ obbligo morale e giuridico di dimettersi immediatamente dalla ambita carica di presidente del consiglio dell’ ordine degli avvocati di Pordenone , in quanto con questa vicenda ha dimostrato di non essere minimamente all’ altezza dell’ incarico di presiedere un ordine forense di una  città . Lo sottolineo in quanto oltre 40 anni di iscrizione all’ albo professionale di Pordenone  e di esercizio dell’ Avvocatura in questa città , mi danno ampiamente il diritto di affermarlo.

-          Ribadisco la mia pregressa istanza di ispezione ministeriale rivolta all’ Ecc.mo Sig. Ministro  nei confronti del COA di Pordenone.

§

 Rimango sorpreso di come l’ ente COA ritenga di poter   violare la legge in modo così spudorato, invitando ulteriormente le figure istituzionali del Presidente del Tribunale e del Procuratore Capo a vigilare perché questa condotta abbia a cessare immediatamente e senza sotterfugi ulteriori  .

Ci si riserva ogni ulteriore istanza e azione legale.

Con osservanza e con fiducia verso le istituzioni destinatarie  del presente atto.

Si allega copia della pregressa diffida.

Avv. Edoardo Longo  

PER SAPERNE DI PIU', LEGGI ANCHE : 

https://monitore1980.blogspot.com/2024/07/la-legge-e-uguale-per-tutti.html

venerdì 6 settembre 2024

IL MONITORE INFORMA

 


Ad integrazione di quanto esposto nello scritto “ Una operazione a regia “ ( https://monitore1980.blogspot.com/2024/08/una-operazione-regia.html ) , INFORMIAMO che in data 4 settembre scorso l’ avvocato Edoardo Longo ha depositato un nuovo ricorso per riduzione di pena per buona condotta. Il ricorso vale 135 giorni di sconto  ed è stato elaborato per il caso specifico previsto dall’ art 3 del recente decreto legge in materia, che prevede la possibilità di sconti di pena per particolari ragioni soggettive. Le ragioni motivate sono quelle inerenti il diritto al lavoro e ben note ai Lettori di questo blog e cioè l’ illegale sabotaggio della domanda di reiscrizione automatica all’ albo professionale , bloccata da 6 mesi dalla cricca forense del Noncello. Il diritto al lavoro è garantito dalla Carta costituzionale ( art. 1) e la legge penale impone ai giudici di favorire in ogni modo lo svolgimento dell’ attività lavorativa di ogni condannato in regime di libertà personale. L' avvocato Longo era già stato autorizzato dalla magistratura veneta a riprendere la sua professione ed era così uscito dal carcere il primo marzo 2023. Il lavoro gli è stato poi sottratto in data 21 marzo 2024  con azione illegale dall' attuale presidente della cricca forense di Pordenone, certo Visentin Igor, discusso esponente veneziano di Forza Italia. 

Vedremo se la magistratura del FVG rispetterà la legge o i diktat di qualcuno dietro le quinte. ... In ogni caso l’ esito sarà interessante perché detta magistratura per il caso Longo è già posta in stato di osservazione internazionale per tutti gli atti illegali che ha compiuto, dall’ arresto del luglio 2022, fino ai recenti rigetti scandalosi degli sconti per buona condotta certificata . I primi  dossier da portare alle autorità internazionali sono  già pronti ( si tratta dei libri “ Io accuso” e “ Quando il leone ruggirà “, edizioni della Lanterna) e altri lo saranno a breve.  Vedremo se il semaforo sarà verde o rosso. Sàppiano comunque le toghe che sono monitorate con molta serietà e con assente benevolenza perché in questa battaglia un proposito ci siamo posti e cioè quello di combattere ad oltranza e  senza fare prigionieri.  A buon intenditore, poche parole.

Chiudiamo per il momento il riflettore sulla magistratura del FVG e ritorniamo ad occuparci della cricca forense che pascola pasciuta e felice sulle rive del fiume Noncello. In fondo, l’ avvocato Longo non si è mai atteso nulla di buono dalla magistratura italiana, né in passato, né ora e non confida che gli venga riconosciuta dalla stessa quella sua qualità che le toghe odiano più di ogni altra cosa, perchè a loro totalmente estranea  : L’ ONESTA’ .

Il Monitore

giovedì 5 settembre 2024

E' L' ORA DELLA GIUSTIZIA DEL POPOLO VENETO


Riceviamo questa foto dal Canton Dolomitico, comunità bellunese della Repubblica Veneta e la pubblichiamo con raro piacere e convinzione. La foto è accompagnata da un proposito che è anche il nostro e che condividiamo fino in fondo  : pronto il Tribunale del popolo veneto per giudicare i crimini dello stato italiano oppressore. 

 E' ora che la ipocrita giustizia italica, corrotta, fasulla e immorale, marxianamente volta solo a consolidare il potere della sua classe dirigente apolide, venga soppiantata, delegittimata e moralmente destituita in nome di una giustizia vera, sincera, conforme alle leggi morali e della miglior tradizione giuridica bimillenaria occidentale e veneta . Una Santa Vehme Veneta . Una giustizia data al popolo, non emessa come un fiato intestinale da una corrotta casta di toghe al fine di dominare e sottomettere il popolo sovrano. Una giustizia in nome del popolo veneto e DEL popolo veneto. 

Il Monitore è vicino a questo progetto cui conferirà le proprie pagine  l' esperienza professionale dell' avvocato Edoardo Longo : esperienza  quarantennale di avvocato, di perseguitato politico e anche  di magistrato. Sì, perchè dal 1986 al 1992 l' avvocato Longo è anche stato Vice Pretore onorario della ex pretura di Pordenone. 

Chiunque vorrà partecipare al progetto di creare la Giustizia alternativa del Leone di San Marco, sia che sia cittadino del popolo marciano o no, ci contatti a questa mail : alfatrac88@proton.me 

Il Monitore 

SOLIDARIETA ' DA SACILE, " GIARDINO DELLA SERENISSIMA "

 


Caro Avvocato Longo ! Qui è M.R. da Sacile, il  Giardino della Serenissima”, come ben sanno i Suoi amici venetisti, che Le scrive ! Come Lei sa, sono anni che acquisto i Suoi coraggiosi libri e non voglio mancare di  scriverLe la mia più assoluta vicinanza nei Suoi confronti. Leggo il Monitore e debbo dire che i Suoi nemici trinariciuti e tri-puntuti fanno veramente schifo, ma da loro non c’è da aspettarsi niente di buono. Ma un accenno a qualcuno che  tira di sicuro le fila dietro le quinte oltre alle italiche toghe di cacca, ci vuole, altro che se ci vuole ! Le cito una frase del grande Louis – Ferdinand Cèline : “ Se mi trovate morto, non fate finta di cercare chi è stato”. Non si dimentichi, caro Avvocato – Editore, che lei ha pestato piedi, calli e naso anche alla terribile Tribù, quella della “ lobby che non esiste”, ma che riesce a far del male ovunque. Vadano a dirglielo ai Palestinesi che la lobby ebraica non esiste ed è solo una fola antisemita e che le bombe che gli cadono in testa gliele manda Babbo Natale… Non si dimentichi, caro Avvocato, che nelle sinagoghe maledicono anche il Suo nome e tanti sono i giudei, i marrani e i giudeofili nel mondo delle puzzolenti toghe…Non Le scrivo “ non si arrenda” come fanno in tanti, perché so che Lei non ha bisogno di questo incoraggiamento, perchè  ha nel cuore il “ boja chi molla “ della nostra giovinezza che abbiamo gridato nelle piazze  e si vede benissimo dai libri che continua a pubblicare che neanche la galera basta perché Lei molli… devono proprio ammazzarla, come prescrive il Talmud ! Posso dirle, io che sono anziano come Lei, che la Sua vicenda mi ricorda un poco quella di Franco Freda, anche lui veneto ,  anche lui  Avvocato – Editore e anche lui  perseguitato a sangue dallo stato italiano per una vita ?

Per chiudere, Mi permetta un consiglio : perché non tiene delle conferenze presso circoli culturali a presentare il Suo caso , magari il Suo libro “ Quando il Leone ruggirà” ? Non si lasci isolare,  faccia conoscere la Sua vicenda alle tante persone che Le sono vicine e che accorrerebbero per stringerle la mano. Oddìo, accorrerebbero anche sbirri di tutte le armi della repubblica, ma di questo CHI SE NE FREGA

Un fraterno saluto con la mano levata verso il Sole , dalla Sua città natia,  dai Suoi lettori di Sacile che non la dimenticheranno mai. Grazie. 

Un lettore della Lanterna,

da Sacile